Salute

Ecco cosa fare in caso di puntura di tracina

Sintomi, come comportarsi e cosa non fare

Uno dei più comuni inconvenienti in cui è facile incappare se si trascorrono le vacanze al mare, è quello di essere punti da una tracina.
Vediamo allora come riconoscere questa puntura e come agire. Andremo anche a sfatare ‘luoghi comuni’ sul trattamento di questa lesione. E daremo preziosi consigli su come prevenire ed evitare la puntura di questo pesce.

Ecco cosa fare in caso di puntura di tracina

Che pesce è la tracina

Comunemente chiamata anche ‘pesce ragno’, è una specie ittica molto diffusa nei mari europei. Appartiene al genere Trachinus, che a sua volta appartiene alla vasta Famiglia Trachinidae. Essendo dotata di aculei sulla parte dorsale destinati alla difesa, è possibile essere punti da questi, che rilasciano poi il veleno.

Come riconoscere la tracina

Si tratta di un pesce osseo dal corpo piuttosto lungo (max 40 cm) e, di media, pesa 700-800 gr. Ha un muso corto e una bocca abbastanza grande con tanti piccoli denti. Il corpo è di colore grigio-roseo, che sul dorso tende al bruno e sul ventre bianco.

Dappertutto, ha nebulose macchie nere con striature azzurre sulla parte anteriore e superiore del corpo, e gialle su fianchi e ventre.

tracina

La pinna dorsale è divisa in due parti: la prima spinosa e l’altra molliccia. Le punte che contengono il veleno si trovano sulla prima pinna dorsale e sugli opercoli.

Dove si trova la tracina

Vive solo nelle acqua salate del mare, in zone ad alta temperatura. In particolare, la si trova nel Mediterraneo, nell’Oceano Atlantico orientale, nel Mar Nero, nel Mare del Nord e nelle zone costiere europee.

Si infossa nei fondali sabbiosi e fangosi, di solito entro i 30 m di profondità. In inverno scende anche a profondità maggiori.

Sul fondo del mare, riesce a mimetizzarsi alla perfezione. Ecco perché è difficile individuarne una anche dove l’acqua è bassa, così da schivarne la puntura.

Abitudini e comportamento della tracina

Vive sotto la sabbia e si nutre di piccoli invertebrati, molluschi e crostacei, come gamberi e piccoli pesci. Si riproduce in primavera ed estate e la maturità sessuale è raggiunta dopo i primi 3 anni di età.

Come riconoscere la puntura di una tracina

Quando si viene punti da questo pesce si avverte subito un piccolo pizzicore che, nel giro di breve tempo, aumenta sempre più. Oltre al dolore, la puntura si riconosce dai seguenti sintomi:

  • arrossamento
  • dolore di tipo pulsante che spesso si estende all’intero arto
  • gonfiore che tende ad aumentare
  • perdita di sensibilità nella zona colpita
  • formicolii

Nei soggetti più sensibili, tali sintomi possono essere associati anche a:

  • febbre
  • nausea
  • vomito
  • svenimento

Nei casi più gravi, si può addirittura incorrere in una crisi allergica, con alterazioni del ritmo cardiaco e difficoltà respiratorie.

Se trattato correttamente, il dolore per la puntura può durre alcune ore, fino a massimo un giorno.

Cosa fa il veleno della tracina

Il veleno non è mortale, ma contiene varie sostanze tossiche di tipo proteico. Tra queste, la più nota è la dracotossina, una molecola sensibile alla temperatura e che distrugge le cellule del sangue.

Inoltre, sono presenti anche la serotonina e l’istamina, responsabili del senso di panico che assale coloro che vengono punti.

tracina

Quanto dura il veleno della tracina

Il dolore provocato dalla puntura di questo pesce può durare 24 ore o poco più. In genere, le parti maggiormente colpite sono i piedi o le mani, e poi può estendersi a tutta la gamba o al braccio.

Cosa fare se ti punge una tracina

Il veleno della pesce contiene la dracotossina, che è sensibile alla temperatura. Proprio per questo motivo, quando si viene punti, la prima cosa da fare è esporre la zona colpita al calore.

Quindi, immergere la parte colpita in acqua molto calda (40° circa). Se non si ha a disposizione l’acqua calda, coprire la parte con la sabbia calda, sfruttandone il calore. Al contrario, non va mai applicato il ghiaccio!

Qualora nella pelle fossero rimasti frammenti di spine, è bene rimuoverli con una pinzetta ben disinfettate.

Infine, se il soggetto punto non avesse la copertura anti-tetanica, sarebbe buona cosa provvedere a fare il richiamo.

E cosa non fare in caso di puntura di tracina

Come spesso accade, anche nel caso della puntura, sono diffusi molti luoghi comuni che, però, non hanno alcuna efficacia. Anzi, spesso, peggiorano la situazione.

Ecco quindi cosa NON fare se si viene punti da questo pesce:

  • applicare ghiaccio o acqua molto fredda
  • versare urina sulla puntura
  • tamponare la zona lesa con dell’aceto
  • spegnere una sigaretta sulla zona colpita
  • versare ammoniaca sulla lesione
  • assumere antidolorifici perché non sono efficaci

Oltre ad evitare tutte le azioni appena elencate, è molto meglio consultare un medico per una eventuale profilassi antibiotica o antitetanica, e l’eventuale prescrizione di cortisonici.

Dove si può trovare una tracina

Il suo habitat ideale è il Mare Mediterraneo, ma la si può trovare anche nel Mar Nero, lungo le coste dell’Africa occidentale, nelle acque del Cile, e nelle acque atlantiche europee, dalla Scozia alle Canarie.

Pur essendo un pesce, è un pessimo nuotatore. Per questo vive infossata sotto la sabbia o il fango dei fondali, e caccia nel fondale smosso dal moto ondoso.

Durante le mareggiate, è sospinta verso la battigia. Per questo, dopo alcune ore di mare mosso, aumenta il rischio di una puntura.

Come prevenire la puntura di una tracina

Questo pesce vive nei fondali e punge solo se disturbata.

Ecco perché la parte generalmente più colpita è il piede. Per prevenire efficacemente questo tipo di inconveniente al mare, è bene entrare in acqua indossando le apposite scarpette da scoglio dotate di suola in gomma dura.

Più raramente, può colpire le dita delle mani, quando ad esempio si va alla ricerca di vongole e telline sugli scogli o sulla battigia, oppure se si pratica pesca in apnea e la si afferra per errore o senza fare attenzione ai suoi aculei.

Che sapore ha la tracina

Non tutti forse lo sapranno ma, oltre che per la sua temuta puntura, è rinomata anche per le sue carni.

Si tratta infatti di un pesce commestibile, tra l’altro ricco di proteine e di grassi polinsaturi, come l’omega 3, alleato prezioso per il benessere e la salute del sistema cardiovascolare.

100 gr di questo pesce apportano circa 96 kCal. La sua carne è bianca, soda e dal sapore delicato. È molto buona nella zuppa, in umido e alla piastra. Molti la utilizzano per fare il brodetto e per il sugo con cui condire i primi piatti.

Quanto costa la tracina al chilo

Il prezzo in pescheria varia a seconda della stagionalità e delle dimensioni del pesce stesso: si parte da 4-5 euro al kg fino ad arrivare a 15-18 euro al kg.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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