Scopriamo quali sono le proprietà ed i benefici per la salute del fosforo
Rafforza il sistema scheletrico, è alleata della memoria e agisce contro la depressione.
Tutto sul Fosforo: una sostanza fondamentale per lo sviluppo e il benessere del nostro organismo: Scopriamone le proprietà e dove trovarla, vi ricordo anche che abbiamo dedicato un speciale dedicato proprio agli alimenti che ne sono più ricchi.
Sommario
Cosa è il fosforo
E’ un minerale solido, bianco, di natura tossica e altamente infiammabile, fondamentale per il nostro corpo. In natura, è il dodicesimo elemento più diffuso e, essendo molto reattivo, lo si trova sempre combinato ad altri minerali, sia nelle formazioni inorganiche, come le rocce, che negli organismi viventi (es. fosfati e acido fosforico).
Analisi chimica e proprietà
Il fosforo è un elemento indispensabile per tutti i processi biochimici, in particolare nelle trasformazioni di energia a livello cellulare. Per questa ragione, nel corpo umano, è molto presente (cuore, sangue, ossa, muscoli, tessuto nervoso…) ed indispensabile per la sopravvivenza.
- Per citare alcuni processi vitali in cui interviene, basti pensare al ruolo fondamentale rivestito nel processo di formazione ossea, nella crescita dell’organismo, nell’assorbimento del calcio ed altre vitamine, come la D.
- Il fosforo ha un effetto fondamentale sulla psiche, prevenendo la depressione, tenendo a bada la collera e l’irascibilità, migliorando la memoria e sviluppando energia.
Nel nostro organismo il fosforo è presente sia come minerale (facente parte, ad esempio, della struttura ossea e dei denti), sia come fosfato organico, facente parte della struttura cellulare. Circa l’1% del nostro peso corporeo è dato dalla presenza di fosforo, sotto entrambe le forme.
Ecco una tabella che ne mostra la distribuzione nel nostro organismo:
Componente | Distribuzione (%) |
---|---|
Apparato scheletrico (minerale, sale di calcio o fosfato tricalcico) | 85% |
Sangue | 10% |
Cervello | 4% |
Fosfolipidi nelle cellule del sistema nervoso | 1% |
La sua presenza nel sangue, influenza quella del calcio. Maggiore è la concentrazione di fosforo, più agevolato sarà il processo di accumulo di calcio nelle ossa. A livello cellulare invece, oltre a stimolare la contrazione e il corretto utilizzo dei muscoli (compreso il cuore), agevola lo sviluppo e la riparazione delle cellule.
Quali sono le cause della mancanza di fosforo
Considerata l’abbondanza in natura di questo minerale, sia nell’acqua che nelle sostanze nutritive, esserne carenti è una condizione non molto comune.
- Quando i valori riscontrati nel sangue risultano più bassi della media, è possibile che vi sia una carenza di vitamina D, tale da generare patologie come il rachitismo.
- In altri casi si potrebbe essere di fronte a ipotiroidismo, diabete o patologie legate ai reni. Anche l’abuso di alcool o delle gravi ustioni possono provocare una carenza.
Quali sono i sintomi del fosforo basso
Di fronte ad una condizione di fosforo basso i sintomi possono essere:
- alterazioni e ritardi nello sviluppo
- asma
- disturbi cardiaci
- stress
- alterazioni neurologiche
- spossatezza e stanchezza mentale
- mancanza di appetito
- squilibri a livello del sistema nevoso
- fragilità ossea.
Quali invece i sintomi dell’eccesso di fosforo
Allo stesso modo, il fosforo alto nel nostro organismo può generare altre problematiche e patologie quali:
- calcificazione dei tessuti molli (es. polmoni, cuore, vasi sanguigni). Questo avviene per effetto dello sbilanciamento con il calcio, tale da determinare il deposito di sali di calcio anche al di fuori dell’apparato scheletrico.
- I casi di patologie più gravi possono essere insufficienza renale cronica e iperparatiroidismo.
Dove trovarlo, come e quanto assumerne
La sua diffusione in natura fa sì che il fosforo possa essere facilmente assunto tramite gli alimenti. È presente in diversi ingredienti:
- cereali: grano, farro, farina di soia, farina di riso
- legumi: in particolare soia, fagioli, ceci e lenticchie
- carne: in particolare il fegato
- pesce: soprattutto merluzzo e spigola, che ne contengono grandi quantità
- frutta secca: pistacchi, anacardi e mandorle dolci ne hanno un contenuto molto importante
- formaggi: tra i più ricchi troviamo l’emmental, la mozzarella e la ricotta di bufala.
L’assunzione quotidiana dovrebbe essere:
- 1000 mg per adulti e bambini
- 1200 mg per adolescenti e donne in gravidanza
- 500 mg per i lattanti.
L’assorbimento e il passaggio nel sangue avviene a livello intestinale ed è agevolato dalla vitamina D. L’espulsione delle quantità in eccesso, avviene in gran parte ad opera dei reni, quindi attraverso le urine
Quali sono i benefici
Vediamo ora nel dettaglio su quali parti del nostro organismo agisce e quali sono i suoi effetti benefici sulle nostre funzioni.
Per la memoria
Questo minerale potenzia le capacità di memoria e sviluppa l’intuizione. Per questo gli studenti trovano spesso beneficio nell’assumere integratori o nel nutrirsi di alimenti ricchi di fosforo. È di aiuto anche contro la stanchezza mentale e gli stati depressivi.
Nei bambini e in gravidanza
In queste due condizioni, l’apporto corretto di fosforo è cruciale per lo sviluppo dell’apparato scheletrico del feto e dei bambini durante l’infanzia. È per questo che il fabbisogno (1200 mg al giorno) è superiore rispetto agli adulti (800-1000 mg al giorno).
Per il ciclo mestruale e la menopausa
Agendo sul sistema nervoso, assumere fosforo è utile durante il periodo pre-mestruale per attenuare gli sbalzi di umore e l’irascibilità. Durante la menopausa, invece, facilitando l’assorbimento del calcio da parte delle ossa, è un valido alleato contro gli effetti dell’osteoporosi.
Come rimedio omeopatico
Abbiamo visto come le proprietà di questo elemento agiscano in maniera benefica sul nostro organismo. Per queste ragioni è molto utilizzato anche in omeopatia, grazie alle sue proprietà stimolanti per il metabolismo cellulare e per la capacità di rafforzare e stabilizzare il sistema neuro-vegetativo.
In particolare, è molto indicato per chi soffre di mal di testa, stati di ansia, infiammazioni ai denti (es. gengiviti), debolezza muscolare e spossatezza, infiammazione dei reni e delle vie urinarie.
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Ultimo aggiornamento il 25 Giugno 2024 da Rossella Vignoli
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