Ecoturismo

Social Trekking, un nuovo modo di fare eco-vacanza

Questa è l’era del social: in qualsiasi momento l’esigenza di condividere qualcosa con gli altri è diventata quasi un imperativo a dimostrazione di quanto la corsa sfrenata al “benessere individuale” abbia portato con sé strascichi di solitudine.

Social Trekking, un nuovo modo di fare eco-vacanza

Esiste un modo divertente ma soprattutto green per gestire le proprie vacanze e fare tante  nuove conoscenze: il social trekking!

Più volte abbiamo parlato dei benefici della camminata e di quanto sia rigenerante attraversare boschi e vallate, respirando a pieni polmoni e regalando ai nostri occhi scorci paesaggistici indimenticabili.

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Se a tutto questo aggiungiamo la possibilità di poter incontrare persone mosse dal nostro stesso spirito d’avventura e dall’amore per Madre Natura, il social trekking viene a definirsi come un’opzione davvero interessante per i nostri futuri weekend fuori porta.

Le statistiche parlano di 600.000 camminatori abituali nel nostro Paese e la maggioranza sarebbe composta da donne tra i 40 e i 50 anni e da single.

Ci si sposta con i mezzi pubblici o condividendo l’auto con più persone, ci si arma di zaino da trekking e si parte con degli scarponi comodi ai piedi.

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Il social trekking nasce anche con l’intento di valorizzare il territorio, per cui vengono preferiti prodotti e servizi di cooperative locali per rifocillarsi durante il viaggio.

Con questo spirito sono nati anche due importanti eventi destinati a far riflettere sulla condizione del nostro Paese: il “Cammina cammina” nel 2011, la marcia che da Milano è scesa fino a Napoli in onore dell’Unita d’Italia, e “Stella d’Italia” che nel 2012 ha visto arrivare da Venezia, Genova, Taranto e Messina migliaia di persone per visitare la città de L’Aquila, devastata dal terremoto.

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A maggio invece sarà la volta di 16 detenuti del carcere di Rebibbia (Roma) che partiranno per percorrere la via Francigena.

Anche i disabili hanno modo di prendere parte a queste innovative escursioni grazie all’uso della joelette, una carrozzella speciale che consente di avventurarsi nei percorsi di montagna.

Insomma il social trekking riesce a coinvolgere un po’ tutti e noi siamo pronti a sostenerlo, perché crediamo che rappresenti un’iniziativa che punti a migliorare lo spirito dell’uomo, avendo cura del patrimonio che lo circonda.

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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Un commento

  1. In Penisola Sorrentina nella vicina Costiera Amalfitana ci sono alcuni sentieri sospesi nel blu intenso del mare. Si possono fare programmi da uno a tre giorni di cammino visitando i centri piu’ belli del territorio come Positano (Sentiero degli Dei), Amalfi ( via Maestra dei Villaggi) oppure Sorrento ( Sentiero delle Sirenuse o Sentiero di Athena).

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