La cervicalgia o cervicale infiammata è una patologia di cui soffrono davvero tante persone: è un malessere a volte davvero pesante da sopportare per i sintomi ad esso correlato come ad esempio minor capacità di movimento, dolore alla testa, vertigini, nausea.
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La cervicalgia può infatti essere forte e costringere a letto chi ne soffre. Vi sono alcune buone pratiche che possono prevenire questo dolore e alcuni rimedi naturali che possono invece curare l’infiammazione.
Scopriamo quello che c’è da sapere su questa patologia e come affrontarla efficacemente.
Si chiama cervicalgia ed è uno dei disturbi più diffusi nel mondo occidentale che interessa l’infiammazione delle vertebre superiori della colonna vertebrale, la zona detta regione cervicale.
La regione cervicale è costituita da sette vertebre, che formano l’asse di sostegno del collo e della testa. I dolori e le infiammazioni che interessano quest’area sono principalmente di origine traumatica e possono riguardare le vertebre cervicali, le articolazioni o la muscolatura che le sorregge.
I dati dicono che colpisce di più le donne e la fascia di età over 40. Il dolore della cervicale causa scarsa mobilità del collo e delle spalle e irrigidimento, a volte nausea e vertigini e mal di testa, talvolta tanto forte da desiderare solo di rimanere a letto al buio.
Di solito il malessere si risolve da solo nel giro di pochi giorni: vi sono però rimedi che possono affrettare la guarigione e vi sono consigli che possono aiutare a prevenire il problema.
L’infiammazione dell’area cervicale può essere causata da tanti fattori come lo stress, l’ansia, poco esercizio fisico, postura sbagliata, ma anche da traumi derivati da incidenti oppure infortuni derivati dall’attività sportiva.
Una volta valutate le cause della cervicalgia sarà più facile anche trovarne una soluzione o prevenirla.
L’importante è individuare le cause scatenanti del dolore per poter porre rimedio.
Se viene infatti curata in maniera preventiva la cervicalgia può anche non tornare più. Al contrario se non cerchiamo soluzioni la cervicalgia può protrarsi a lungo e divenire cronica.
Vi consigliamo dunque di fare un lavoro di controllo cause scatenanti per poter lavorare su questa infiammazione così dolorosa.
Il medico curante potrà dare tutti i consigli e indirizzarvi verso la risoluzione del problema.
La cervicale si infiamma a causa di traumi come infortuni mentre si pratica sport, oppure il classico colpo di frusta causato da un incidente stradale.
Non solo si può infiammare anche a causa di una postura scorretta mantenuta troppo a lungo o di una scarsa attività motoria che definisce una perdita di tono muscolare.
Vi sono poi motivi legati alla alterazione nella curvatura della colonna vertebrale come la scoliosi, la cifosi dorsale o la lordosi lombare.
Le cause della cervicalgia possono ritrovarsi anche in altre patologie legate alla degenerazione delle ossa, come l’artrite reumatoide, l’osteoartrosi, oppure l’ernia del disco.
Infine può essere causa di dolori alla cervicale anche un problema di ortodonzia come la cattiva occlusione dentale ovvero le arcate dentali che non si chiudono correttamente a bocca chiusa e causano tensioni e fastidi alla mandibola.
Tra i più comuni fattori di rischio vi è poi lo stress, che causa tensione muscolare e così come accade nel caso di posture scorrette rende più sensibile la regione ai traumi e alle reazioni infiammatorie.
Spesso quindi in periodi di fatica emotiva intensa, di stress psicologico e di ansia si tende a immagazzinare tutte le tensioni a livello della cervice e delle spalle che si bloccano causando infiammazione dell’area.
I primi sintomi che ci inducono a pensare di avere la cervicale infiammata sono questi:
Il dolore percepito da chi soffre di cervicalgia può localizzarsi in differenti punti tra nuca, cervice e spalle e questo servirà al medico per capirne l’origine e aiutare a trovarne un rimedio.
I dolori sono a volte molto intensi e per qualche giorno possono rendere inattivi e costretti a letto.
Di solito dopo un paio di giorni i sintomi regrediscono spontaneamente, in alcuni casi hanno bisogno di un trattamento farmacologico.
Se persiste le cause possono essere di natura fisica e bisogna rivolgersi a un medico ortopedico o un fisiatra che localizzerà il dolore attraverso gli opportuni esami diagnostici come la radiografia, TAC, la risonanza magnetica o l’elettromiografia.
Vi sono vari stadi di infiammazione della cervicale:
Prevenire la cervicalgia nella maggior parte dei casi è possibile: la prevenzione inizia come sempre da uno stile di vita sano e rigoroso:
Tutti questi consigli esulano da alcune importanti cause fisiche che possono essere traumi causati da incidenti, patologie esistenti o comunque l’ avanzare dell’età che espone più facilmente alla cervicalgia così come ad altri disturbi come il mal di schiena.
Vediamo come è possibile prevenire e non curare la cervicalgia.
Vi sono alcune pratici consigli da poter eseguire per allontanare il rischio di cervicalgia.
Ad esempio si consiglia di
Anche la fisioterapia può aiutare a correggere gli eventuali problemi posturali.
La dieta sana e bilanciata anche in questo caso è la cura principale per un corpo sano. Assumere una dieta ricca di acqua, frutta e verdura e povera di grassi può essere comunque di aiuto a mantenere il corpo sano e in forma.
Si possono poi assumere integratori mirati come
Fai esercizio costante per il collo: bastano 5 minuti al giorno per stimolare la muscolatura e donare nuova tonicità.
Ad esempio
Bastano dunque 5 minuti di esercizio ogni mattina: se invece sono presenti spondilosi, protrusioni erniali o gravi patologie al tratto cervicale è bene evitare questi esercizi se non sotto il controllo di un esperto.
Se la cervicale è infiammata cosa fare come prima cosa? Prima di tutto è consigliato il riposo evitando movimenti che possano aggravare il dolore.
Si consiglia di non:
Rivolgersi immediatamente al medico
Esistono alcuni rimedi naturali per la cervicale che si rivelano efficaci per alleviare i sintomi e anche per prevenire l’irrigidimento muscolare: si tratta infatti di tisane naturali in grado di rilassare la muscolatura e allentare le tensioni che sono causa del dolore.
In particolare vi consigliamo tisane alla:
Esiste una gamma di creme e pomate da poter spalmare sulla zona interessata dal dolore che utilizzano principi attivi a base completamente naturale:
Un toccasana per risolvere problemi di cervicale infiammata possono essere massaggi o manipolazioni eseguite da esperti massaggiatori: in particolare i massaggi possono prevenire il formarsi dello stato doloroso, mentre non sono consigliati se l’infiammazione è originata da artriti o ernie. In questi casi, infatti, i massaggi possono essere controindicati.
Si consiglia di eseguire trattamenti professionali mirati alla risoluzione del problema come ad esempio
Si possono usare olii essenziali per eseguire massaggi rilassanti della zona cervicale. Per un massaggio decontratturante si può usare un olio neutro riscaldante, oppure un olio di arnica dal potere disinfiammante.
Ingredienti:
Preparazione: miscelare gli ingredienti.
Come si usa: stendere l’olio sul collo e sulle spalle fino al completo assorbimento. Si può stendere una fascia di lino o di cotone leggermente riscaldata sulla zona e mantenere per qualche minuto, fino a quando resta calda, permettendo così agli oli di assorbirsi lentamente.
La medicina tradizionale cinese riconosce la cervicalgia tra le sindromi definite Bi che vuol dire ostruzione. Indica infatti sintomatologie causate ristagno dell’energia a livello locale con conseguente pesantezza e dolore della zona.
Secondo la medicina tradizionale cinese è dovuta alla penetrazione delle tre energie contemporaneamente
Per alleviare il dolore dell’infiammazione alla cervicale esiste una ampia gamma di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) che hanno la capacità di placare l’infiammazione e ridurre il dolore.
Vengono anche utilizzati a tal scopo, sotto prescrizione medica, alcuni farmaci appartenenti alla classe dei cortisonici.
I farmaci per la cervicale possono essere assunti sia per via orale sia sotto forma di pomate o gel per un’azione localizzata.
Di solito il trattamento viene consigliato per qualche giorno fino ad una settimana. Se il dolore non passa va identificata l’origine con una serie di visite specialistiche ed esami mirati.
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