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Crema catalana: ricetta originale e versione vegan

La sua bontà l’ha resa celebre in tutto il mondo, complice anche la semplicità e la velocità di preparazione. Parliamo della Crema Catalana, il dolce spagnolo per antonomasia che oggi impareremo a preparare sia nella versione classica che in quella ‘veg’.

Ecco una guida pratica per realizzare una crema Catalana perfetta.

Crema catalana: ricetta originale e versione vegan

Come suggerisce il nome, è un dessert originario della regione spagnola della Catalogna. Realizzare questo dolce cremoso e goloso è molto semplice. Date un’occhiata alla ricetta classica o, se preferite, provatela nella versione vegana sostituendo latte e uova con gli ingredienti giusti. Ecco le ricette con tutti i suggerimenti pratici per prepararla in appena 10 minuti.

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crema catalana
La crema catalana può essere preparata anche con delle varianti, per esempio utilizzando le scorze d’arancia al posto di quelle di limone, aggiungendo la panna, oppure il pan di spagna, fragole o frutti di bosco.

Crema Catalana ricetta classica

Ingredienti 

  • 4 tuorli d’uovo
  • 5 cucchiai di zucchero
  • 25 gr di amido di mais
  • 500 ml di latte
  • 1 stecca di cannella
  • la scorza di un limone
  • zucchero di canna qb

Preparazione. Rompete le uova e separate i tuorli dagli albumi. Montate i rossi delle uova con lo zucchero fino ad ottenere una crema liscia e soffice. A parte, sciogliete l’amido di mais con due cucchiai di latte.

Versate il restante latte freddo in un pentolino e portate ad ebollizione. Aggiungete la scorza di limone e un pizzico di cannella. Una volta pronto, togliete il latte dal fuoco e lasciatelo intiepidire a temperatura ambiente.

Trasferitelo in una ciotola più ampia unendovi lo zucchero e le uova, avendo cura di eliminare la scorza del limone.4

crema catalana
Questo famoso dolce al cucchiaio viene servito per tradizione il 19 Marzo per la Festa di San Giuseppe. In Catalogna, in fatti, viene anche chiamata “crema de Sant Josep”.

A questo punto rimettete il composto nel pentolino e riportatelo a bollore. Lasciate cuocere la crema per pochi minuti continuando a mescolare con un cucchiaio di legno e spegnete il fuoco ad operazione conclusa.

La vostra crema Catalana sarà trasferibile in coppette di terracotta o di vetro che lascerete freddare in frigo per almeno 4 ore.

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Prima di servire, cospargete la superficie di ogni coppetta con un po’ di zucchero di canna e caramellate con una piccola fiamma ossidrica o il cannello.

Fate attenzione a cuocere lo zucchero senza bruciarlo. Quando la superficie di zucchero sarà croccante e solida, servite le coppette di crema Catalana.

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Crema Catalana ricetta vegana

La ‘spagnolissima’ crema Catalana è facile da preparare anche in versione ‘veg’ che nulla fa rimpiangere della ricetta classica. Basta sostituire il latte vaccino con quello di riso e di mandorla ed utilizzare la farina di riso al posto delle uova per ricreare la consistenza e la cremosità del tradizionale dessert catalano.

Scommettiamo che vi piacerà? Ecco come realizzare la variante vegana.

crema catalana
Una leggenda narra che questa crema fu inventata da alcune monache catalane che aggiunsero zucchero caramellato caldo ad un semplice budino. Quando lo servirono a un vescovo egli gridò “crema!” che in catalano significa anche ‘brucia’. Da allora la crema viene anche chiamata “crema cremada”.

Ingredienti per 4 persone

  • 400 ml di latte di riso
  • 100 ml di latte di mandorla
  • 60 gr. di  zucchero di canna integrale
  • 25 gr. di farina di riso
  • 1/2 baccello di vaniglia
  • cannella

Per la guarinizione

Preparazione. Per prima cosa occorre mescolare accuratamente il latte di mandorla con la farina di riso utilizzando una frusta da cucina. Quando avremo sciolto per bene la farina nel latte, versiamo il composto in un pentolino e uniamo lo zucchero e la cannella.

Continuano a mescolare e aggiungiamo la vaniglia sgranata. Amalgamiamo tutti gli ingredienti a fuoco basso e portiamo ad ebollizione mescolando con la frusta per 10 minuti circa.

crema catalana
Si pensa che la crema non sia propriamente di origini spagnole, bensì provenga dall’Inghilterra e che sia stata “inventata” nel XVII secolo.

Raggiunta la cremosità desiderata, trasferiamo la crema ancora calda in ciotoline di terracotta e lasciamola raffreddare a temperatura ambiente. Coprite ogni coppetta con uno strato di pellicola per alimenti. Dopo qualche minuto, trasferiamo le ciotole in frigorifero e lasciamole freddare per almeno un’ora. Un attimo prima di portare la Crema Catalana in tavola, aggiungiamo una spolverata di zucchero di canna in superficie e caramellizziamo con il Kitchen torch o cannello lo zucchero.

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In mancanza di questi strumenti, possiamo mettere le coppette di Crema Catalana in forno preriscaldato a 200°, molto vicino al grill. Quando lo zucchero sarà diventato scuro avrà formato la tipica ‘crosticina’ sulla crema, il vostro dolce sarà pronto per essere servito.

CREMA CATALANA
Ovviamente i catalani ne rivendicano l’invenzione e ritengono che la Crema Catalana sia l’antenata della crème brûlée francese. La differenza sta nel metodo di cottura: la crema catalana è cotta sul fuoco mentre quella brûlée viene cotta a bagnomaria.

Ed ecco consiglio importante valido per entrambe le versioni. La crema catalana è buonissima anche il giorno dopo, ma il rischio è di farla impazzire mentre si riscalda in forno. Per fare in modo che ciò non accada, infornatela sotto il grill ma posizionate le coppette in un recipiente più grande pieno di acqua fredda.

Un suggerimento per presentare in tavola la Crema Catalana? Decorate ogni coppetta con meringhe, scaglie di cioccolato e bastoncini di cannella e lascerete gli ospiti a bocca aperta!

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata a Cosenza il 25 febbraio 1980, all'età di 4 anni si trasferisce dalla città alla campagna, dove trascorre un'infanzia felice a contatto con la natura: un piccolo orticello, un giardino, campi incolti in cui giocare e amici a 4 zampe sullo sfondo. Assieme a lattughe, broccoli e zucchine coltiva anche la passione per la scrittura e la letteratura. Frequenta il liceo classico della città natale e dopo la maturità si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali del bolognese. Nel 2011 approda alla redazione di TuttoGreen con grande carica ed entusiasmo. Determinata, volitiva, idealista e sognatrice, spera che un giorno il Pianeta Terra possa tornare ad essere un bel posto in cui vivere.

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