Risparmio energetico

Guida pratica all’etichetta energetica dei condizionatori

Cosa dice e come leggerla

Tutti gli apparecchi elettrici di casa hanno adottato per legge un nuovo sistema che indica i consumi e caratteristiche tecniche in maniera facile, intuitiva e universale. Esiste dunque anche un’etichetta energetica dei condizionatori, una delle più voraci consumatrici di energia elettrica, che in questi tempi di cambiamento climatico è diventato imprescindibile nelle estati roventi della nostra Penisola e non solo. Impariamo a conoscerla.

Guida pratica all’etichetta energetica dei condizionatori

Cos’è l’etichetta energetica dei condizionatori

Nel 2021 si è assistito all’introduzione di un nuovo sistema di etichettatura per le diverse tipologia di elettrodomestici a livello europeo, per tutti i grandi elettrodomestici e di refrigerazione dei settori domestico, professionale e commerciale. Sono etichette obbligatorie che il produttore deve apporre su tutti i nuovi prodotti in vendita.

Questi nuovi condizionatori hanno consumi più bassi, così da abbattere i consumi energetici, ma si è reso  necessario imparare a leggere le etichette energetiche.

Il sistema limita le classi di efficienza energetica per i soli condizionatori a sette classi, dalla A+++ alla D per gli apparecchi alimentati dalla rete elettrica con una capacità nominale minore o uguale a 12kW, destinati al raffreddamento e/o al riscaldamento. Vale solo per quelli immessi sul mercato dal 1 gennaio 2019.

Nell’etichetta energetica dei condizionatori, siano essi solo raffrescatori o pompe di calore in grado di riscaldare, trovate diversi settori, che riassumono tutte le informazioni importanti, dal nome del costruttore al suo consumo e rumorosità.

Nel caso di sistemi multisplit, che prevedono la presenza di un’unità esterna e di una o più unità interne, devono essere indicati sia il modello dell’unità esterna che di quella interna.

Come accade anche per gli altri elettrodomestici, l’etichetta energetica dei condizionatori è divisa in diverse sezioni o settori. Vediamo come si leggono.

  • Settore 1 – Info prodotto. Posta nella parte alta, riporta il nome, il marchio ed il modello do condizionatore, Accanto c’è anche il QR code per accedere al database europeo Eprel UE (European Product Database for Energy Labelling) che archivia altre informazioni aggiuntive inserite dal produttore a partire da marzo 2021. Sotto, un piccolo pittogramma ci mostra se l’apparecchio funziona solo in modalità raffreddamento o anche di riscaldamento con EER e l’indicazione di un ventilatore blu e di un’onda d’aria se solo condizionamento. Oppure EER e COP per le unità che hanno raffreddamento e riscaldamento, con un ventilatore blu e  un’onda d’aria per l’EER e di un ventilatore rosso e di un’onda d’aria per il COP.
  • Settore 2 – Efficienza energetica. Posto sotto le info prodotto, c’è la parte importante delle classi di efficienza energetica e la classe assegnata dalla Ecolabel europea all’apparecchio. La lettera A+++ indica i consumi minori, mentre la lettera D i consumi maggiori.
  • Settore 3 – Consumo energetico. Sotto le classi di efficienza, si trova la parte relativa al consumo di energia annuo espresso in KWh. Va precisato che il consumo indicato in questa sezione è relativo ad un utilizzo del condizionatore di 500 ore annue testato secondo procedure standard di laboratorio. Il consumo reale ed effettivo dipende dal modo in cui viene utilizzato l’elettrodomestico e dal clima. Vengono inoltre indicati la potenza refrigerante del condizionatore in kW che l’indice di efficienza energetica (rapporto tra il freddo emesso e l’energia consumata dall’apparecchio in modalità di raffreddamento a pieno regime).

Etichetta energetica del solo condizionatore

Il settore 4 varia in base al tipo di macchina. Se è un apparecchio che fa solo raffrescamento troverete queste informazioni divise in pittogrammi:

comprende 3 settori dove vengono forniti dati sulle caratteristiche tecniche ed energetiche dello specifico modello utilizzando dei pittogrammi: ‒ la capacità nominale di raffreddamento, in kW il valore dell’EER  consumo orario di energia per 60 minuti, in kWh (VII) ‒ il rumore emesso dall’unità all’interno della stanza, in decibel

  • Settore 4 – Specifiche e prestazioni. Sotto la parte relativa al consumo, ci possono essere quattro riquadri per le caratteristiche tecniche. Viene indicata capacità nominale di raffreddamento, in kW. Poi c’è il valore dell’EER, ovvero l’efficienza energetica nominale. Infine il consumo orario di energia per 60 minuti in kWh ed il rumore emesso dall’unità all’interno della stanza, espresso in dB.

Cos’è l’etichetta energetica di condizionatore e riscaldamento

Il settore 4 di un apparecchio che fa solo sia raffrescamento che riscaldamento, alimentato in maniera elettrica, troverete queste informazioni:

  • Settore 4 – Specifiche e prestazioni. Se il condizionatore ha anche funzione riscaldamento, è presente la la capacità nominale di raffreddamento e riscaldamento in kW. Il valore dell’EER (efficienza energetica) e del COP (coefficiente di resa). Poi c’è il consumo orario di energia per il raffreddamento e il riscaldamento per 60 minuti, in kWh. Ed infine la rumorosità in dB dell’unità interna.

Cos’è l’etichetta energetica di condizionatore a split

Nel caso di un condizionatore dotato di un’unità esterna e diverse unità interne, gli split, ci sono delle differenze nell’etichetta.

  • Settore 1 – Info prodotto. Oltre all’apparecchio, al marchio del costruttore e al nome del modello, si troverà la dicitura SEER e SCOP a seconda che sia un apparecchio destinato solo al raffreddamento o riscaldamento. Il condizionatore sarà contrassegnato con il disegno di un ventilatore blu e di un’onda d’aria, mentre la parte di riscaldamento, sarà contrassegnato con il disegno di un ventilatore rosso e onda d’aria.
  • Settore 2 – Efficienza energetica. Le classi di efficienza energetica vanno dalla A+++ alla D per i consumi maggiori
  • Settore 3 – Consumo energetico. Sotto le classi di efficienza, si trova la parte relativa alle caratteristiche tecniche ed energetiche per ogni modello
  • Per prima cosa troviamo  il carico teorico per il modo di raffreddamento in kW ed il carico teorico per il modo riscaldamento in kW, quest’ultimo scaglionato per le tre zone climatiche. Qualora non siano riportati i valori delle zone climatiche per il carico del riscaldamento deve essere messa X
  • Poi troviamo l’indice di efficienza energetica stagionale per il modo di raffreddamento SEER e l’indice di efficienza per il modo di riscaldamento SCOP sempre ripartito per le tre zone climatiche. Anche qui, se non c’è valore per le zone, si avrà X
  • Più in basso è riportato il consumo annuo di energia per il riscaldamento e il raffreddamento espresso in kWh/anno

etichetta energetica dei condizionatori

 

Etichetta energetica del condizionatore che funziona come riscaldamento

Viene inserita una sezione solo per i condizionatori con funzione riscaldamento per indicare la potenza di riscaldamento espressa in kW.

Nella stessa viene inoltre indicata la classe di efficienza energetica in modalità riscaldamento, con la lettera A che indica bassi consumi, mentre la lettera G indica consumi elevati.

I condizionatori alimentati da fonti di energia non elettriche e quelli in cui il condensatore e/o l’evaporatore non utilizzano aria per il trasferimento termico non sono contemplati in questo nuovo sistema di etichettatura.

  • I modelli monoblocco sono contrassegnati dall’indice di efficienza energetica nominale EER per la funzione raffreddamento e dal coefficiente di rendimento nominale COP per la funzione riscaldamento.
  • I modelli split hanno una classificazione energetica con indice di efficienza energetica stagionale SEER per la funzione raffreddamento e coefficiente di prestazione stagionale SCOP per la funzione riscaldamento, che si basa su 3 fasce climatiche “media”, “più fredda” e “più calda”.

Questo sistema di coefficienti permette di mettere in relazione la capacità di raffreddamento/riscaldamento con la quantità d’energia elettrica assorbita quando l’apparecchio opera in determinate condizioni di temperatura ed umidità dell’aria. E quindi calcolare il suo consumo.

Le classi di efficienza del condizionatore

Dal 1 marzo 2022 è in vigore per tutti i paesi comunitari la nuova etichetta sulle classi energetiche per i grandi elettrodomestici, ossia climatizzatori, frigoriferi, lavastoviglie, forni elettrici e microonde dalla A alla G, ma per i condizionatori è limitata alla scala da A+++ a D.

Per 350 ore di utilizzo i consumi per categoria sono questi:

  • Classe A+++ ≤ 213 KWh/350 ore
  • Classe A++ da 243 a 214 KWh/350 ore
  • Classe A+ da 282 a 244 KWh/350 ore
  • Classe A da 337 a 283 KWh/350 ore
  • Classe B da 365 a 338 KWh/350 ore
  • Classe C da 417 a 366 KWh/350 ore
  • Classe D da 486 a 418 KWh/350 ore

Altre informazioni

Scopri anche come si leggono le etichette delle altre principali classi di elettrodomestici:

Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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