Una delle esperienze più raccapriccianti che possa capitare è aprire un sacchetto di pasta e trovarla infestata da insetti della pasta. Da che cosa dipende? Si può evitare?
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A chi non è mai capitato, almeno una volta, di aprire la propria dispensa e di prendere un pacchetto di pasta, aprirlo e… Trovarci dentro brutte sorprese, come degli insetti che la abitavano?
Di insetti che ci possiamo trovare ce ne sono tantissimi, e vanno da insetti che volano, i cosiddetti “farfallini”, ad insetti neri che camminano; possono essercene solo alcuni o molti, e generalmente, schifati, si butta la pasta e magari si chiama la ASL.
Ma da che cosa dipendono quegli insetti, insomma da dove vengono? Si possono evitare in qualche modo o dobbiamo rassegnarci alla loro presenza?
Parlandone, ho sentito delle teorie molto fantasiose, come la vecchia teoria medievale secondo la quale le mosche si formavano dallo sporco. C’è qualcuno (nel 2016) che pensa ancora che sia la pasta a formare gli insetti. Non ci vuole un genio a capire che non è così.
Gli insetti nella pasta vengono, ovviamente, dalle loro uova. La grande varietà di specie che è possibile trovare (molto grande, per cui è difficile farne un elenco) c’è perché il loro insetto-genitore ha deposto le proprie uova tra i chicchi della spiga di grano, e queste uova microscopiche sono arrivate fino alle nostre case.
Nel processo di produzione della pasta, infatti, il grano viene raccolto, la crusca viene tolta, i chicchi macinati per farne farina, la farina impastata per fare la pasta: anche se la pasta viene portata ad una certa temperatura, in produzione, non si può portare a più di 75 gradi perché questo la snaturerebbe (sarebbe precotta…) e non si possono mai raggiungere temperature tali da distruggere le uova, che pertanto rimangono.
E (non ci sono dubbi) in tutta la pasta che mangiamo c’è qualche ovetto, per cui è così… vegani e vegetariani, li mangiate anche voi.
Ed è una cosa assolutamente naturale, perché è impossibile eliminarli, se non usando sostanze chimiche che diventerebbero pericolose quando mangiamo la pasta: per questo non si utilizzano, e gli insetti restano. La ASL, se la chiamiamo, non fa nulla, al massimo consiglia di richiedere la sostituzione del pacco di pasta nel negozio dove la abbiamo acquistata: non esiste infatti alcuna legge che incrimini i produttori, perché semplicemente è un problema che non si può risolvere.
Naturalmente, se le uova nella pasta ci sono molto spesso, ciò non vuol dire che si schiudano spesso: ci vogliono le condizioni giuste di umidità perché succeda, e soprattutto la pasta deve rimanere a lungo in dispensa per permettere agli insetti di svilupparsi
Questo significa che se compriamo la pasta e la mangiamo nel giro di una settimana non avranno tempo di schiudersi, poi la pasta si bolle e le uova si distruggono definitivamente.
In ogni caso la loro presenza non è causa di alcun problema sanitario, è solo disgustosa.
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Se avete letto bene quanto abbiamo appena scritto, diventa semplice capire come eliminare il problema alla radice sia impossibile, perché non esiste ad oggi un modo che non sia pericoloso per il consumatore per eliminare le uova di questi insetti.
Il problema, quindi, sorge solitamente in casa, quando dopo aver lasciato a lungo la pasta in dispensa le uova si sono schiuse e non hanno avuto problemi a trovare sostanze nutritive che gli consentissero di svilupparsi.
Purtroppo, alcuni di questi insetti sono più coriacei di altri e forano il sacchetto in cui si trovavano, entrando anche negli altri, così che infestano tutta la pasta (e altri cibi, come i legumi secchi) che abbiamo in dispensa. Per questo motivo bisogna fare attenzione che se troviamo un sacchetto con insetti bisogna tirare fuori tutto, e aprire tutto ciò che abbiamo, sperando che l’infestazione non si sia trasmessa.
In ogni caso la dispensa va vuotata e pulita, non con insetticida (perché comunque ci andiamo a rimettere le cose da mangiare) ma con repellenti anti-insetto naturali, che si trovano sia su internet che nelle erboristerie e negozi del genere (gli oli essenziali, almeno alcuni, di solito vanno bene). Si lascia vuota per qualche giorno, poi si inizia di nuovo a mettere gli alimenti, non quelli che abbiamo tolto ma alimenti nuovi.
Lettura consigliata: non perdetevi il libro Adesso Pasta, una guida alla pasta biologica scritta da Chiara Spadaro.
E comunque, come regola generale, non acquistiamo montagne di cibo al supermercato: compriamo quella che abbiamo intenzione di consumare quella settimana, poi la ricompreremo la prossima settimana. Ciò che da modo agli insetti di svilupparsi è prima di tutto il tempo che hanno, e se non gliene diamo sarà difficile trovare la nostra pasta infestata. E mangeremo più sereni.
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