L’achillea è una pianta dalle numerose proprietà che ne fanno un vero e proprio concentrato di benessere. Scopriamo le sue principali caratteristiche e utilizzi in questa guida dedicata.
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L’achillea (Achillea millefolium) è un’erba perenne della famiglia delle Asteraceae, molto diffusa in Italia.
È facile incontrarla ai bordi delle strade, vederla occhieggiare dai fossi o crescere rigogliosa sia nei terreni umidi che in quelli sassosi.
La pianta dell’achillea può arrivare fino a 60-80 cm di altezza, sviluppando un fogliame stretto e frastagliato.
I fiori, in realtà dei capolini (infiorescenza formata da tanti piccoli fiori), sono bianchi o rosati e si uniscono a formare folte ombrelle. Emanano un profumo molto buono. Le foglie sono lanceolate e pelose.
Sicuramente l’abbiamo incontrata passeggiando all’aria aperta, soprattutto tra giugno e settembre, periodo della fioritura.
Cresce anche nelle zone fredde, difatti è molto diffusa soprattutto nel Nord Italia.
Il nome che porta ne segnala già alcune storiche proprietà, visto che si rifà all’eroe greco Achille che, si narra, medicasse con un impasto di foglie e fiori della pianta le ferite della battaglia.
È conosciuta anche sotto altri nomi: “millefoglie”, “erba dei falegnami”, “erba dei tagli” o “sanguinella”, tutti epiteti che riconducono alle innate e leggendarie proprietà vulnerarie.
La scienza sembra avvalorare le secolari convinzioni sulla pianta come cura per le ferite, visti i principi attivi contenuti sia nelle foglie che nei fiori.
Tra i tanti, vi riportiamo ad esempio: l’azulene, i flavonoidi, i tannini, l’acido caffeico e l’acido salicilico, gli steroli, l’achilleina e il camazulene.
Vediamo ora i principali benefici prodotti da questa pianta, un rimedio naturale davvero prezioso per il nostro organismo.
Come tutti i rimedi naturali, anche in questo caso ci sono alcuni elementi da prendere in considerazione.
Se ne sconsiglia l’uso se si è in cura con farmaci anticoagulanti.
Da non sottovalutare nemmeno eventuali reazioni allergiche dovute ad una ipersensibilità nei confronti della pianta.
Un buon infuso può essere preparato con 30 gr di fiori secchi in 1 litro d’acqua. Bevendone circa tre tazze al giorno, tra i pasti, potremo aiutare digestioni difficili!
Lo stesso infuso, può essere usato anche per dei lavaggi in caso di eczema o dermatite.
L’utilizzo in cucina dell’achillea non è di certo nuovo. Viene impiegata per la produzione di liquori e in passato era utilizzata dagli svedesi per la preparazione della birra.
Vediamo ora un’antica ricetta per preparare un liquore con questa pianta.
Ingredienti:
Preparazione:
Far macerare i fiori di achillea con le bucce di arancia, lo zenzero e la china nell’alcol. Lasciate passare anche fino a 10 giorni. Poi, aiutandovi con un colino, filtrate l’alcol.
Per lo sciroppo, mettete lo zucchero di canna in un pentolino con l’acqua e fatelo sciogliere lentamente.
Versate il composto all’alcol e mescolate. Filtrate di nuovo e chiudete in una bottiglia ermetica.
Lasciate riposare in una stanza al buio e al fresco e servite a temperatura ambiente.
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