In questa guida scopriremo tutte le caratteristiche e le proprietà dello zinco, un minerale indispensabile per il nostro organismo. Naturalmente, vedremo quali alimenti ne sono ricchi e come assumerlo correttamente, in un quadro di alimentazione bilanciata.
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Lo zinco è un metallo, responsabile dell’attivazione di circa 300 funzioni ed enzimi nel nostro organismo, fattore che lo rende un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del nostro corpo, sebbene forse la sua importanza non sia ancora del tutto compresa a fondo. Cercheremo di capire insieme tutte le proprietà dello zinco in questo articolo, cominciando a capire dove si trova nel nostro corpo.
Lo zinco si accumula prevalentemente nelle cellule di ossa, muscoli, pelle, cute, tessuti carotidei e fegato, ma è presente anche nei tessuti cerebrali e nel plasma (in quantità minori). L’assorbimento avviene attraverso l’intestino tenue (per circa il 30% della sua totalità) e viene espulso sempre per via intestinale.
Poiché l’accesso a queste riserve corporee non è semplice, è molto importante che la dieta alimentare comprenda cibi che consentano all’organismo di assumere zinco, al fine di coprirne le necessità.
Lo zinco è contenuto in buone quantità nella carne (ovina, suina, bovina), nelle noci, nel cacao (ottima notizia per i golosi!), nelle ostriche, nel rosso dell’uovo e nei funghi.
Tuttavia esistono degli alimenti che, per le loro proprietà, ne contrastano l’assorbimento. Tra questi, i cereali e le proteine del latte (come la caseina), ricchi di fitati e fibre (che riducono gli effetti dello zinco), nonché il calcio che, se assunto in dosi elevate, può ridurre la capacità di assorbimento dello zinco da parte dell’organismo.
Le quantità di zinco contenute nel corpo umano, variano dai 1500 a 3000 mg.
Per mantenere questo status, l’apporto giornaliero da rispettare dovrebbe essere di 10 mg per i bambini, 15 mg per donne e anziani, 18 mg per uomini e donne in gravidanza o durante l’allattamento.
Numerosi sono gli effetti benefici dello zinco sulla nostra salute, proviamo ad elencarne i più importanti:
Si stima che circa l’80-90% della popolazione assuma quantità di zinco inferiori al reale fabbisogno.
Una dieta povera di proteine, eventuali patologie del fegato, o l’assunzione di alcuni farmaci (come i diuretici o alcuni antidepressivi), possono portare ad un cattivo assorbimento dello zinco. In questo caso è opportuno ricorrere ad integratori alimentari, al fine di non ridurre l’apporto necessario all’organismo.
Essendo lo zinco presente soprattutto a livello cellulare e solo in maniera ridotta nel plasma, i titoli del sangue possono risultare non attendibili per rilevare la presenza di zinco nell’organismo.
Per questo è importante prestare attenzione ai sintomi legati alla carenza di zinco, che possono essere molteplici: uno dei primi effetti è la stanchezza, legata a perdita di appetito.
Altri segnali di allarme possono essere alterazioni del cuoio capelluto (es. alopecia), lenta cicatrizzazione di ferite cutanee, fragilità del sistema immunitario, disturbi della vista, depressione.
In casi più gravi, si possono riscontrare cattivi funzionamenti delle gonadi, con conseguenti problematiche riproduttive e, in caso di gravidanza o durante la prima infanzia, il bambino può rischiare un rallentamento dello sviluppo e l’insorgere del nanismo.
In caso di assunzione di integratori con zinco, è bene integrare l’apporto di Vitamina A, che viene penalizzata nell’assorbimento dalla presenza di questo elemento.
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