Piante e fiori

Alla scoperta della tuia o thuja, una pianta ideale per una siepe facile

La Tuia o Thuja appartiene al genere delle conifere e alla famiglia delle Cupressaceae. Il suo nome deriva dal nome greco θυία (thyía), cioè cedro, dovuto all’odore caratteristico del suo legno. In America invece viene chiamato “albero della vita”. Scopriamola insieme in questa nuova guida.

Alla scoperta della tuia o thuja, una pianta ideale per una siepe facile

Tuia: origini e descrizione 

Con il genere Tuia si intende una specie arborea sempreverde che può arrivare fino a 60 metri di altezza. La tuia è utilizzata nei giardini per realizzare siepi.

Origini 

E’ un arbusto originario dell’Alaska e della regione dei Grandi Laghi americani, ma una specie arriva anche dall’oriente, dal Giappone e dalla Cina.

Nel passato questo bel arbusto sempreverde veniva utilizzato dagli indiani d’America, paese di origine. Lo usavano per costruire le loro case, i totem, le canoe grazie alla caratteristica del legno: leggero e resistente.

Descrizione 

La Tuia d’America (Thuja occidentalis) la più comune, cresce in fretta e raggiunge i 20 massimo 40 metri.

  • il fusto è eretto e la corteccia è color bruno-arancio
  • le foglie sono piccole, molto fitte, a forma di scaglie, molto simili a quelle del cipresso
  • la pianta produce piccole pigne tondeggianti
tuia
La tuia assomiglia molto ad un cipresso ed è sovente usata a scopo decorativo.

Tuia: come coltivarla 

La tuia preferisce un terreno fertile che riesca a trattenere l’umidità oppure un terreno calcareo. Questi arbusti temono i ristagni idrici quindi tenerla in terreno ben drenato magari mescolato con sabbia o pomice.

Possono svilupparsi bene anche nei terreni argillosi e dimostrano di non avere problemi anche in terreni non molto ricchi.

Habitat e temperatura

La tuia vive bene in luogo soleggiato, ma può sopportare senza problemi anche l’ombra. Cresce bene  in un ambiente al riparo dai forti venti. Se è coltivata a più esemplari ravvicinati forma siepi particolarmente fitte e dense.

Le tuie non sono molto adatte al clima delle aree marittime, perché poco tollerano l’aria salmastra; in compenso non temono il freddo. La thuja occidentalis viene infatti considerata una varietà piuttosto resistente, anche durante la stagione invernale. Basti pensare che in inverno può tollerare anche gelate fino a -20°.

Annaffiatura

La tuia è resistente e può vivere anche lunghi periodi di siccità. Se però la pianta è giovane si consiglia di tenere il terreno ben umido e ricoperto da una pacciamatura costituita di materiale organico.

Riproduzione 

La thuja si riproduce per seme, in primavera, oppure per talea semilegnosa, in autunno o in primavera.

La talea si basa sulla moltiplicazione della pianta utilizzando una porzione di ramo con una o più foglie da mettere in vaso e poi interrare.

Potatura

La talea può essere potata e anzi serve per mantenere la siepe dell’altezza desiderata e infoltirla nella parte interna.

La potatura risulta in particolare efficace per le siepi composta da tuia orientalis o plicata, ma meno efficace per la siepe occidentalis che invece resiste a fatica alla potatura e, a partire dal terzo anno di vita, tende ad ammalarsi.

Malattie e parassiti 

Generalmente le tuie sono considerate piante piuttosto resistenti, ma non esente da attacchi di parassiti e malattie.

Se la tuia è giovane teme un fungo chiamato Didymascella thujina, che provoca una malattia fungina per lei letale.

Si consiglia infatti di tenere le piantine giovani in vivai isolati per evitare il contagio, in attesa che la pianta diventi adulta.

Da adulta la tuia teme invece:

  • il cancro fungino del cipresso, che causa la caduta di foglie e fronde
  • il colpo di fuoco batterico, come molte altre cupressacee, che si manifesta con macchie giallastre sulle foglie che divengono poi marroni per cadere. Difficilmente si cura.

Tra i parassiti la tuia teme:

  • acari e afidi, difficili da eliminare visto la forma delle foglie
  • cocciniglie
  • ragno delle conifere

Tuia: le specie più diffuse

Il genere Tuia si compone di 5 specie di cui alcune molto diffuse nei giardini, come ad esempio:

  • Thuja occidentalis detta anche tuia americana diffusa nei boschi fitti d’America. E’ una pianta rustica e arriva a 15 metri di altezza. Viene usata per creare cespugli e siepi.
  • Thuja gigante o thuja plicata, la più diffusa, anche in Europa. Raggiunge i 30 metri di altezza e si caratterizza per una corteccia rossastra. Ha funzione decorativa.
  • Thujaa orientale, arriva dalla Cina e dalla Corea. E’ rustica e può arrivare a una decina di metri. Utilizzata per realizzare siepi decorative.

Tuia: proprietà curative

La tuia se ingerita è tossica a causa del tujone contenuto all’intero del suo olio essenziale: va utilizzata solo per uso esterno

Olio essenziale di tuia 

L’olio essenziale di tuia possiede proprietà antivirali ed immunostimolanti, che possono essere utili nel trattamento delle verruche e dei papillomi.

L’olio essenziale di Thuja è indicato nella cura dell’herpes simplex: preparare una soluzione con 2-3 gocce in olio di mandorle dolci e mettere 2-3 gocce sulla zona da curare.

Contro la psoriasi bastano 4-5 gocce di tuia in olio di germe di grano, ricco di vitamina E: lenisce la psioriasi e reidrata la pelle

Rafforza i capelli secchi e le unghie sottili: la soluzione ideale è composta da 2-3 gocce di olio essenziale sciolte in una dose di shampoo.

L’olio essenziale di tuia – 4-5 gocce – in olio di sesamo ha proprietà antireumatiche, antispastiche e va frizionato.

E’ utile nel trattamento  di alcune imperfezioni cutanee come punti neri, comedoni, orzaioli.

tuia pianta
Altra bella immagine d’archivio di tuia.

Controindicazioni 

L’olio essenziale di Thuya è indicato solo per uso esterno, non va ingerito perché tossico e può essere nocivo per il fegato.

Attenzione. Non assumere durante la gestazione perché può interrompere la gravidanza.

Tuia in omeopatia

Il rimedio omeopatico è ottenuto dalle foglie e dai rami raccolti durante il periodo di fioritura della pianta, sminuzzati, tritati, lasciati a riposare in alcol e poi filtrati.

Si ottiene così  la tintura madre. In omeopatia si utilizza

  • come ricostituente con la capacità di influire positivamente sulla pelle, sulle mucose e sul sistema nervoso centrale;
  • svolge un’azione calmante sull’umore: ha un effetto rilassante in situazioni di tensione, di impazienza e di agitazione. Può anche aiutare il sonno.

Chi è il tipo Thuja in omeopatia 

Il soggetto curato attraverso il rimedio omeopatico Thuja è una persona ansiosa e meticolosa, predisposto al dubbio che gli conferisce un certo stato di apprensione e insicurezza.

Il tipo Thuja viene descritto in omeopatia a carnagione chiara, con alcuni problemi cutanei, come nei, orzaioli, punti neri anche psoriasi e fragilità capillare.

Soffre il peso dei doveri quotidiani, è stressato ma può anche essere un freddo calcolatore.

Curiosità sulla thuja 

  • La Tuia, anche detto albero della vita dagli americani, è ritenuto simbolo della vita per la sua crescita veloce e il suo fogliame sempreverde.
  • La tuia è tossica, non va ingerita, ma se propriamente trattate le foglie possono essere poste in infusione per trarne un tè molto aromatico e salutare.: veniva infatti somministrato dai nativi americani ai primi esploratori francesi affetti da scorbuto.
  • La Thuya era utilizzata dagli antichi Egizi nelle pratiche di imbalsamazione, per la profumazione aromatica dei  suoi legni e delle resine.
  • Gli Indiani d’America ne utilizzavano le foglie e i rami facendone decotti per curare la malaria, forme di costipazione bronchiale,  dolori reumatici e muscolari.

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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