La Tuia o Thuja appartiene al genere delle conifere e alla famiglia delle Cupressaceae. Il suo nome deriva dal nome greco θυία (thyía), cioè cedro, dovuto all’odore caratteristico del suo legno. In America invece viene chiamato “albero della vita”. Scopriamola insieme in questa nuova guida.
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Con il genere Tuia si intende una specie arborea sempreverde che può arrivare fino a 60 metri di altezza. La tuia è utilizzata nei giardini per realizzare siepi.
E’ un arbusto originario dell’Alaska e della regione dei Grandi Laghi americani, ma una specie arriva anche dall’oriente, dal Giappone e dalla Cina.
Nel passato questo bel arbusto sempreverde veniva utilizzato dagli indiani d’America, paese di origine. Lo usavano per costruire le loro case, i totem, le canoe grazie alla caratteristica del legno: leggero e resistente.
La Tuia d’America (Thuja occidentalis) la più comune, cresce in fretta e raggiunge i 20 massimo 40 metri.
La tuia preferisce un terreno fertile che riesca a trattenere l’umidità oppure un terreno calcareo. Questi arbusti temono i ristagni idrici quindi tenerla in terreno ben drenato magari mescolato con sabbia o pomice.
Possono svilupparsi bene anche nei terreni argillosi e dimostrano di non avere problemi anche in terreni non molto ricchi.
La tuia vive bene in luogo soleggiato, ma può sopportare senza problemi anche l’ombra. Cresce bene in un ambiente al riparo dai forti venti. Se è coltivata a più esemplari ravvicinati forma siepi particolarmente fitte e dense.
Le tuie non sono molto adatte al clima delle aree marittime, perché poco tollerano l’aria salmastra; in compenso non temono il freddo. La thuja occidentalis viene infatti considerata una varietà piuttosto resistente, anche durante la stagione invernale. Basti pensare che in inverno può tollerare anche gelate fino a -20°.
La tuia è resistente e può vivere anche lunghi periodi di siccità. Se però la pianta è giovane si consiglia di tenere il terreno ben umido e ricoperto da una pacciamatura costituita di materiale organico.
La thuja si riproduce per seme, in primavera, oppure per talea semilegnosa, in autunno o in primavera.
La talea si basa sulla moltiplicazione della pianta utilizzando una porzione di ramo con una o più foglie da mettere in vaso e poi interrare.
La talea può essere potata e anzi serve per mantenere la siepe dell’altezza desiderata e infoltirla nella parte interna.
La potatura risulta in particolare efficace per le siepi composta da tuia orientalis o plicata, ma meno efficace per la siepe occidentalis che invece resiste a fatica alla potatura e, a partire dal terzo anno di vita, tende ad ammalarsi.
Generalmente le tuie sono considerate piante piuttosto resistenti, ma non esente da attacchi di parassiti e malattie.
Se la tuia è giovane teme un fungo chiamato Didymascella thujina, che provoca una malattia fungina per lei letale.
Si consiglia infatti di tenere le piantine giovani in vivai isolati per evitare il contagio, in attesa che la pianta diventi adulta.
Da adulta la tuia teme invece:
Tra i parassiti la tuia teme:
Il genere Tuia si compone di 5 specie di cui alcune molto diffuse nei giardini, come ad esempio:
La tuia se ingerita è tossica a causa del tujone contenuto all’intero del suo olio essenziale: va utilizzata solo per uso esterno
L’olio essenziale di tuia possiede proprietà antivirali ed immunostimolanti, che possono essere utili nel trattamento delle verruche e dei papillomi.
L’olio essenziale di Thuja è indicato nella cura dell’herpes simplex: preparare una soluzione con 2-3 gocce in olio di mandorle dolci e mettere 2-3 gocce sulla zona da curare.
Contro la psoriasi bastano 4-5 gocce di tuia in olio di germe di grano, ricco di vitamina E: lenisce la psioriasi e reidrata la pelle
Rafforza i capelli secchi e le unghie sottili: la soluzione ideale è composta da 2-3 gocce di olio essenziale sciolte in una dose di shampoo.
L’olio essenziale di tuia – 4-5 gocce – in olio di sesamo ha proprietà antireumatiche, antispastiche e va frizionato.
E’ utile nel trattamento di alcune imperfezioni cutanee come punti neri, comedoni, orzaioli.
L’olio essenziale di Thuya è indicato solo per uso esterno, non va ingerito perché tossico e può essere nocivo per il fegato.
Attenzione. Non assumere durante la gestazione perché può interrompere la gravidanza.
Il rimedio omeopatico è ottenuto dalle foglie e dai rami raccolti durante il periodo di fioritura della pianta, sminuzzati, tritati, lasciati a riposare in alcol e poi filtrati.
Si ottiene così la tintura madre. In omeopatia si utilizza
Il soggetto curato attraverso il rimedio omeopatico Thuja è una persona ansiosa e meticolosa, predisposto al dubbio che gli conferisce un certo stato di apprensione e insicurezza.
Il tipo Thuja viene descritto in omeopatia a carnagione chiara, con alcuni problemi cutanei, come nei, orzaioli, punti neri anche psoriasi e fragilità capillare.
Soffre il peso dei doveri quotidiani, è stressato ma può anche essere un freddo calcolatore.
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