La Brugmansia è una pianta tropicale che si può coltivare in vaso o in giardino. Si distingue per la bellezza dei suoi fiori a campanula di un bel bianco e che emanano profumo. La sua coltivazione non è difficile ma necessita di attenzioni e cure, ama il clima mite, la posizioni a mezzo sole e i luoghi riparati da vento, non tollera la siccità e necessita di essere annaffiata con regolarità. Se curata con la giusta passione regalerà in primavera un bellissima e abbondante fioritura molto profumata.
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Chiamata comunemente Trombone d’angelo per la forma caratteristica dei suoi fiori, è tra l’altro una pianta velenosissima: in particolare il pericolo sta nei semi, la cui ingestione può causare intossicazioni gravi, allucinazioni e anche la morte. Rientra tra le piante più velenose al mondo.
Conosciamola meglio in questa guida, dove scopriremo come coltivare e prendersi cura della pianta di brugmansia.
La Brugmansia è una pianta tropicale originaria del Sud America. Fa parte della famiglia delle delle Solonacee, viene comunemente chiamata Trombone d’Angelo.
E’ una pianta da fiore ornamentale. La pianta è un arbusto che può arrivare a circa 2 metri in altezza
La Brugmansia è una pianta tropicale e necessita di grandi spazi e di clima caldo e umido per crescere rigogliosa, ma si può tenere anche in vaso con qualche attenzione in più.
Bastano infatti alcune accortezze e questa pianta sarà egualmente rigogliosa anche se coltivata in vaso o in giardino.
Ciò che colpisce della pianta è la sua abbondante fioritura primaverile. Spesso si può assistere ad una doppia fioritura: una abbondante in primavera e una produzione di fiori a fine estate fino all’autunno soprattutto nelle regioni a clima mite.
Questa pianta tropicale originaria dell’America del Sud si è diffusa in Europa come pianta ornamentale da coltivare in vaso o in giardino. Nei primi dell’800 è stata classificata all’interno del genere Datura, solo in seguito grazie al botanico Christiaan Hendrik Persoon è divenuta un genere a parte.
Il genere Brugmansia è differente dal Datura sebbene le somiglianze siano molte: hanno fiori e foglie dalle forme molto simili. Ma le differenze tra le due specie botaniche non mancano e sono sintetizzabili come segue:
Brugmansia:
Datura:
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Le piante del genere Brugmansia vantano vari generi con piccole differenze tra loro:
La brugmansia come tutte le piante tropicali ha bisogno di qualche cura in più, ma si può dire che è una pianta che riesce a adattarsi bene a qualsiasi spazio e seguendo alcuni consigli utili potrà decorare i giardini e i balconi di casa.
Vediamo adesso le regole generali per la coltivazione della Brugmansia.
La pianta Trombone d’Angelo predilige una posizione soleggiata al riparo da correnti fredde. Per evitare che le radici si congelino creare uno strato di pacciamatura.
Questa pianta rustica si adatta a qualsiasi tipo di terreno, ma preferisce un terreno leggermente calcareo, ricco di sostanza organica e ben drenato.
Se coltivate in vaso si consiglia un terreno argilloso misto a pomice con uno strato inferiore di sabbia per favorire il deflusso dell’acqua
La Brugmansia ha bisogno di ricevere acqua con regolarità soprattutto durante i mesi più caldi
Se coltivata in vaso, durante il periodo della fioritura e durante tutta l’estate, va annaffiata ogni giorno senza però creare ristagni di acqua.
Si consiglia un fertilizzante liquido per piante da fiore ricco di azoto e potassio da aggiungere all’acqua di annaffiatura durante la primavera e per tutta la durata della fioritura: somministrare alla pianta ogni 20 giorni circa.
La riproduzione di questa pianta tropicale avviene:
Per evitare pianta che pianta possa diventare invasiva e crescere in modo disordinato è necessario potarla regolarmente sia per dare una forma più aggraziata sia per eliminare le parti secce.
La potatura si effettua ogni anno verso la metà di maggio.
La pianta Trombone d’angelo è una pianta sensibile all’attacco di parassiti come
Per prevenire questi attacchi si consiglia di utilizzare prodotti specifici antiparassitari ad ampio spettro prima della fioritura e rimuovere sempre i fiori appassiti e secchi. Tra le malattie fungine, teme il marciume delle radici, che in breve tempo potrebbe portare la pianta alla morte.
Se coltivate in piena terra le radici vanno protette dal freddo con una pacciamatura di paglia o foglie secche. Si consiglia di trattare le piante in primavera con antifungini specifici ad ampio spettro.
La Brugmansia è segnalata tra le piante più velenose al mondo. Ogni parte della pianta è velenosa, ma la parte più velenosa risiede nei semi. Già gli antichi aztechi e maya usavano estratti dei semi come allucinogeni.
La pianta è tossica perché contiene:
Se si ingerisce una parte della pianta i primi sintomi sono:
a cui possono seguire:
L’avvelenamento può portare alla morte. Esiste un antidoto: è la fisostigmina.
La medicina odierna filtra in dosi minime la droga per le proprietà curative di asma e malattie respiratorie.
La Brugmansia visto la quantità enorme di droga che contiene e dei suoi poteri allucinogeni veniva utilizzata nell’isola di Haiti per riti voodoo per privare un umano della propria personalità. Usata da stregoni e sciamani del sud America che se ne servivano per preparare pozioni inebrianti e narcotiche. Burundanga, è questo il nome della potente droga.
Nel linguaggio dei fiori, per la delicatezza dei suoi grandi fiori, la Brugmansia simboleggia la brevità della bellezza esteriore. Per la elevata tossicità delle sue parti, ha anche un significato legato alla magia e ai riti voodoo.
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