Scopriamo insieme gli antiparassitari naturali per piante
Di origine vegetale ma anche lotta biologica con altri insetti
In tema di antiparassitari naturali per piante, ecco la nostra guida. Potrete così eliminare naturalmente i parassiti delle vostre piante sul balcone o nel vostro orto senza dover ricorrere a prodotti chimici.

Sommario
Cosa sono gli antiparassitari
Queste sostanze vengono utilizzate per eliminare o controllare diverse specie di parassiti delle piante, che possono passare anche agli animali, all’ambiente domestico e persino all’uomo. Esistono diversi tipi di antiparassitari, ognuno specifico per un certo tipo di parassita, e possono essere di sintesi o da sostanze naturali.
- Insetti: insetticidi (come zanzare, mosche, scarafaggi, formiche, pulci, pidocchi, zecche)
- Acari: acaricidi (come scabbia, rogna demodettica)
- Roditori: rodenticidi (come topi e ratti)
- Nematodi (vermi cilindrici): nematocidi, usati in agricoltura e in veterinaria
- Funghi: fungicidi, usati in agricoltura e per trattare infezioni fungine in uomini e animali
- Erbe infestanti: erbicidi, usati in agricoltura
Come funzionano gli antiparassitari
Il meccanismo d’azione degli antiparassitari è di interferire con i processi vitali dei parassiti. Per capirci:
- Interferenza con il sistema nervoso: molti insetticidi e acaricidi agiscono bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi, causando paralisi e morte.
- Inibizione della respirazione cellulare: alcuni fungicidi interferiscono con la respirazione dei funghi, impedendone la crescita e la riproduzione.
- Inibizione della sintesi proteica: alcuni erbicidi bloccano la produzione di proteine essenziali per la crescita delle piante infestanti.
- Alterazione della crescita e dello sviluppo: alcuni insetticidi interferiscono con la muta degli insetti, impedendone lo sviluppo.
Tipi di formulazione dell’antiparassitario
Sono disponibili in diverse formulazioni, sia soluzioni liquide da spruzzare direttamente sulle superfici o sugli organismi da trattare, che polveri da spargere o insufflare.
Possono anche essere delle esche, cioè delle sostanze alimentari avvelenate che generalmente attirano, e poi uccidono, i roditori. Molti sono liquidi concentrati da diluire in acqua prima dell’uso.
Quelli di più facile reperimento in commercio sono i prodotti di sintesi, efficaci ma decisamente tossici: uccidono tutto ma proprio tutto: anche i piccoli animali e gli insetti utili a proteggere l’orto e non solo i parassiti veri e propri.
Un uso improprio può causare avvelenamenti, contaminazione ambientale e sviluppo di resistenza nei parassiti.
Cosa sono gli antiparassitari naturali
Ci sono soluzioni naturali anche quando si tratta della lotta ai parassiti, perchè uno dei pericoli principali degli antiparassitari chimici è la loro pericolosità. Infatti, vanno usati con cautela, seguendo attentamente le istruzioni riportate sull’etichetta, perché molti sono prodotti tossici non solo per i parassiti, ma anche per l’uomo e per gli animali non bersaglio, inclusi gli insetti utili come le api.
Tuttavia, esistono anche degli antiparassitari adatti all’agricoltura biologica, alcuni non innocui, ma sicuramente con minori controindicazioni, e soprattutto meno persistenti nell’ambiente, come l’alcol d’aglio, il macerato d’ortica, il sapone molle di potassio e il piretro, l’olio di neem ed il Bacillus thuringiensis
Sono alternative meno tossiche degli antiparassitari sintetici sia per l’uomo che per l’ambiente.
Le scelte da compiere in caso di malattie e parassiti sono:
- non farsi prendere dalla foga e non prendere per ottimale il primo flacone verde che si trova al supermercato.
- diagnosticare subito il problema: anche affidandosi ad un esperto giardiniere, portandogli qualche foglia “ammalata” della pianta, oppure in un vivaio. Sicuramente potranno fornire tutte le indicazioni del caso, individuare il parassita e le cure utili per debellarlo.
Vantaggi degli antiparassitari naturali
Se utilizzati correttamente, questi estratti si possono facilmente diluire nell’acqua.
- Inquinano di meno perché realizzati a partire da composti naturali e biodegradabili
- Svolgono un azione stimolante sulle piante, che creano degli ‘anticorpi’ utili a impedire la ricomparsa dei parassiti
Problemi dell’uso di antiparassitari chimici
- Resistenza ai parassiti: l’uso ripetuto dello stesso antiparassitario può portare allo sviluppo di resistenza nei parassiti, rendendo il trattamento inefficace, ed è importante variare i principi attivi utilizzati
- Impatto ambientale: alcuni antiparassitari possono avere un impatto negativo sull’ambiente, contaminando il suolo, l’acqua e l’aria, può rivelarsi quindi utile scegliere prodotti a basso impatto ambientale e utilizzarli in modo responsabile
Quali sono gli antiparassitari naturali per piante
Di seguito proponiamo i più comuni, con il relativo problema da risolvere:
- Sapone molle di potassio. Un sapone vegetale a base di potassio e privo di sodio, diluito in acqua assieme al principio attivo, si vaporizza sulle foglie per rimuovere delicatamente gli afidi, la melata o anche eventuali fumaggini
- Estratto o macerato di equiseto: un ottimo fungicida, come lo sono anche zolfo e rame
- Bicarbonato di sodio: diluito in acqua viene utilizzato contro oidio, botrite e muffe in genere
- Ortica: efficace contro gli acari sotto forma di macerato
- Quassia. Si utilizza contro gli afidi, oltre a uccidere questi piccoli insetti rende il fogliame poco appetibile e quindi temporaneamente evita la ricomparsa, è da utilizzare sempre sotto forma di macerato
- Macerato di tabacco. Un ottimo insetticida, anche se sembra possa essere nocivo anche per alcuni insetti utili
- Olio essenziale di pino. Si utilizza prevalentemente contro la cocciniglia, le larve di lepidotteri e contro i tripidi
- Azadiractina. Ovvero il principio attivo contenuto nell’olio di neem, che si utilizza in agricoltura biologica contro afidi e cocciniglia, ottimo anche come fungicida radicale e stimolante della crescita
Soluzioni di origine animale per la lotta biologica
Alle soluzioni vegetali si affiancano poi quelle di origine animale. Ci riferiamo ai virus ed i bacilli (come il bacillus turingensis), liberati sulle piante per farli agire come difesa nei confronti degli insetti dannosi.
Ottimi antagonisti sono anche altre specie di insetti, una su tutte la coccinella. Più elaborate le trappole ai ferormoni, realizzate in materiale plastico, con un’esca a base di ormoni sessuali degli insetti che si vogliono catturare. Esercitano un’azione molto specifica, attirando soltanto gli insetti che vogliamo combattere.
In ultimo, e solo in caso di evidente necessità, si possono ammettere insetticidi e antifungini, diluiti in dose adatta, evitando i periodi di fioritura, le giornate ventose o con pioggia imminente.
Ma prima di tutto, suggeriamo di informarsi nella maniera più corretta da chi è un esperto come il vostro giardiniere di fiducia, evitando le prime volte il fai da te, che potrebbe danneggiare invece che aiutare a risolvere il problema.
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Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Rossella Vignoli
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