Piante e fiori

Scopriamo insieme gli antiparassitari naturali per le vostre piante

Di origine vegetale ma anche animale

Antiparassitari naturali per piante: ecco la nostra guida per eliminare naturalmente i parassiti delle vostre piante sul balcone o nel vostro orto.

Scopriamo insieme gli antiparassitari naturali per le vostre piante

Cosa sono e a cosa servono

Sempre più persone provano interesse per la cura del giardino, dell’orto o del balcone e si interessano a soluzioni come gli antiparassitari naturali. Tuttavia, non sempre con le conoscenze e i metodi di gestione adeguati.

Spesso non si scelgono le colture adatte per la tipologia di terreno, o per il grado di esposizione al sole e  volte si sbagliano le tempistiche del concime e dellirrigazione, altre volte si provvede a opere di potatura casuali e non corrette.

Ora, non serve essere agronomi per avere un giardino ma bisogna seguire determinate procedure, informarsi tramite riviste specializzate e siti web, e all’occorrenza chiedere consulto a chi ha tradotto la medesima passione in un lavoro.

Il capitolo più importante è legato alle scelte da compiere in caso di malattie e parassiti:

  • non farsi prendere dalla foga e non prendere per ottimale il primo flacone verde che si trova al supermercato.
  • diagnosticare subito il problema: anche affidandosi ad un esperto giardiniere, portandogli qualche foglia “ammalata” della pianta, oppure in un vivaio. Sicuramente potranno fornire tutte le indicazioni del caso, individuare il parassita e le cure utili per debellarlo.

Gli antiparassitari di più facile reperimento in commercio sono i prodotti di sintesi, efficaci ma decisamente tossici: uccidono tutto ma proprio tutto: anche i piccoli animali e gli insetti utili a proteggere l’orto e non solo i parassiti veri e propri.

Sempre meglio virare su composti adatti all’agricoltura biologica, alcuni non innocui, ma sicuramente con minori controindicazioni, e soprattutto meno persistenti nell’ambiente, come l’alcol d’aglio, il macerato d’ortica, il sapone molle di potassio e il piretro.

Se utilizzati correttamente, questi estratti si possono facilmente diluire nell’acqua.

  • Inquinano di meno perchè realizzati a partire da composti naturali  e biodegradabili
  • Svolgono un azione stimolante sulle piante, che creano degli ‘anticorpi’ utili a impedire la ricomparsa dei parassiti.

Antiparassitari naturali per piante: quali usare e come

Di seguito proponiamo i più comuni, con il relativo problema da risolvere:

  • Sapone molle di potassio. Un sapone vegetale a base di potassio e privo di sodio, diluito in acqua assieme al principio attivo. Si vaporizza sulle foglie per rimuovere delicatamente gli afidi, la melata o anche eventuali fumaggini.
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  • Estratto o macerato di equiseto: un ottimo fungicida, come lo sono anche zolfo e rame.
  • Bicarbonato di sodio. Diluito in acqua viene utilizzato contro oidio, botrite e muffe in genere.
  • Ortica: efficace contro gli acarisotto forma di macerato.
  • Quassia amara. Si utilizza contro gli afidi, oltre a uccidere questi piccoli insetti rende il fogliame poco appetibile e quindi temporaneamente evita la ricomparsa. Da utilizzare sempre sotto forma di macerato.
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  • Macerato di tabacco. Un ottimo insetticida, anche se sembra possa essere nocivo anche per alcuni insetti utili.
  • Olio essenziale di pino. Si utilizza prevalentemente contro la cocciniglia, le larve di lepidotteri e contro i tripidi.
  • Azadiractina. Ovvero il principio attivo contenuto nell’olio di neem. Si utilizza in agricoltura biologica contro afidi e cocciniglia, ottimo anche come fungicida radicale e stimolante della crescita.

Soluzioni di origine animale per la lotta biologica

Alle soluzioni vegetali si affiancano poi quelle di origine animale. Ci riferiamo ai virus ed i bacilli (come il bacillus turingensis), liberati sulle piante per farli agire come difesa nei confronti degli insetti dannosi.

Ottimi antagonisti sono anche altre specie di insetti, una su tutte la coccinella. Più elaborate le trappole ai feromoni, realizzate in materiale plastico, con un’esca a base di ormoni sessuali degli insetti che si vogliono catturare. Esercitano un’azione molto specifica, attirando soltanto gli insetti che vogliamo combattere.

In ultimo, e solo in caso di evidente necessità, si possono ammettere insetticidi e antifungini, diluiti in dose adatta, evitando i periodi di fioritura, le giornate ventose o con pioggia imminente.

Ma prima di tutto, suggeriamo di informarsi nella maniera più corretta da chi è un esperto come il vostro giardiniere di fiducia, evitando le prime volte il fai da te, che potrebbe danneggiare invece che aiutare a risolvere il problema.

Altri consigli per il vostro giardino

Eccovi altri approfondimenti utili per il vostro giardino e le vostre piante se avete apprezzato la nostra guida sugli antiparassitari naturali per piante

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2 Commenti

  1. Pingback: Guida agli antiparassitari naturali | Il Naturalista

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