Piante e fiori

La strelitzia o uccello del paradiso, una pianta che ricorda il becco di un airone

Sempre più apprezzata per la sua singolare bellezza e la facilità di coltivazione

La strelitzia è la pianta ideale per chi desidera prendersi cura di una pianta facile da coltivare, ma al tempo stesso dal grande potenziale decorativo. Questa pianta, infatti, dimostra di sapersi ben adattare a qualsiasi ambiente e si presta anche alla coltivazione in vaso. Scopriamo aneddoti e informazioni su questa perenne dal nome bizzarro e dal fiore ancor più curioso.

La strelitzia o uccello del paradiso, una pianta che ricorda il becco di un airone

Strelitzia pianta e origini

Strelitzia è il nome scientifico di una sempreverde appartenente all’omonimo genere di piante di origini africane. Nel corso del tempo si è guadagnata dei nomignoli assai particolari per via del suo aspetto.

La denominazione botanica è un omaggio alla regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, moglie del re Giorgio III d’Inghilterra, grande appassionata di botanica. Questa è anche l’origine del nome della varietà più nota, la strelitzia reginae. Tuttavia, la strelitzia è conosciuta anche come uccello del paradiso.

In natura ha un portamento cespuglioso, ma può crescere anche ad albero anche se difficilmente supera il metro di altezza.

La peculiarità di questa pianta è nei fiori la cui forma ricorda molto il becco di un airone. Sono generalmente di colore arancio, ma si possono ammirare anche nelle tonalità del blu a seconda della varietà. I frutti producono capsule contenenti semi neri ricoperti da una sorta di “piumaggio” molto particolare.

Strelitzia: semi

La strelitzia è una pianta molto singolare e di grande impatto, che è riuscita a trovare il suo habitat ideale anche nel Mediterraneo. Se si osserva da vicino le strane fattezze di questa pianta africana sono ancora più evidenti.

I semi, ad esempio, sono piccole palline nere lucide, compatte racchiusi in capsule dotate di buffo ciuffo peloso. In realtà si tratta di un arillo, che nelle zone di origine funge da esca per attirare gli uccelli incaricati della loro dispersione.

I semi della strelitzia non sono utilizzati per la moltiplicazione della pianta. Trattandosi di una specie polimorfa, infatti, la riproduzione avviene per divisione dei cespi in primavera.

Strelitzia: fiori

I fiori di questa pianta africana spuntano in sequenza e perdurano sui rami per molto tempo. Anche recisi, sono molto duraturi. Non a caso vengono utilizzati in composizioni floreali proprio per la loro robustezza e l’effetto scenografico che sono in grado di regalare per lunghi periodi da una La spata da cui spunta il fiore di Strelitzia sembra il becco di un airone. I colori vanno dall’arancione acceso, al giallo o blu intenso.

I semi di strelitzia
I semi di strelitzia: davvero curiosi come aspetto…

Le variatà: Strelitzia Reginae e Strelitzia Nicolai

Oltre la Strelitzia Reginae che è la varietà più diffusa e coltivata dalle nostre parti, esiste anche la Strelitzia Nicolai, varietà originaria sempre del Sudafrica ma con un portamento più eretto.

Cresce lentamente e raggiunge anche gli 8 metri di altezza e le foglie sembrano molto simili a quelle del banano, mentre i fusti sono legnosi.

Come coltivare la strelitzia

L’unica vera esigenza di questa pianta riguarda le innaffiature: questa pianta deve essere annaffiata tanto e spesso, tranne nel periodo del riposo vegetativo che avviene da giugno a luglio. Ad ogni modo è sempre meglio aspettare che la terra sia asciutta e provvedere anche a nebulizzare le foglie. La strelitzia, infatti, ama molto l’umidità.

Crescendo avrà bisogno di essere rinvasata in contenitori di dimensioni più adatte al suo sviluppo. Il rinvaso deve avvenire sempre in primavera solo nei primi 5 anni di vita. Successivamente la pianta potrà essere considerata adulta e sarà in grado di fiorire.

Attenti anche al terriccio, che deve rimanere sempre ricco, sabbioso e ben drenato. I ristagni sono assolutamente da evitare. A questo proposito, il consiglio è di sistemare dei cocci per facilitare il deflusso dell’acqua.

strelitzia o sterlitzia

Strelitzia: cure

Nelle zone a clima mite, dove la temperatura non scende sotto i 5 gradi, la strelitzia è indipendente e a suo agio. Il clima ideale è piuttosto umido, con temperature comprese tra i 13 e i 20°C.

In inverno meglio mettere ripararla in un luogo protetto e mantenere il fogliame sempre lucido e pulito con un panno umido. Oltre ai fiori, anche le foglie della Strelitzia sono molto belle e decorative, e meritano senz’altro una cura particolare. Hanno forma ellittica e un colore argentato e possono essere lunghe 30-40 centimetri.

Potatura

La potatura della Strelitzia è assolutamente sconsigliata. Meglio pulire la pianta dal seccume e prevenire così il rischio di malattie e parassiti. Per quanto riguarda i  fiori, occorrerebbe eliminare dalla spata il ciuffo tagliandolo delicatamente con delle forbici.

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Come fiorisce la Strelitzia

Una volta eliminato il ciuffo, se osserviamo bene, nella guaina troveremo di sicuro nuovi fiori. In Africa fiorirebbero da soli, ma nelle nostre regioni dobbiamo aiutarli a uscire con un piccolo bastoncino. La fioritura comincia in autunno fino alla primavera successiva ma non prima che la pianta sia adulta e matura, il chè succede non prima del quinto anno di vita.

Strelitzia
Risulta facile capire come mai sia nota anche col nome di Uccello del Paradiso.

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Ultimo aggiornamento il 20 Ottobre 2023 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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