Kalmia, un bellissimo arbusto sempreverde, ma con foglie tossiche
Come coltivare questa pianta che nasce spontanea sotto i grandi alberi
La Kalmia è un arbusto di origini nordamericane, sempreverde, ornamentale che in natura cresce spontaneo all’ombra di grandi alberi nei freschi boschi. Oggi viene coltivata in giardini e parchi come pianta ornamentale perché è resistente alle temperature fredde e perché crea una bella macchia di colore verde – marrone rossastro. Si tratta di una pianta acidofila come i pieris o i rododendri che bene si abbina ad altre piante similari come le azalee o l’enkianthus o la camelia.
Sommario
La Kalmia è conosciuta con altri nomi comuni come alloro americano e lauro di montagna. Va sottolineato che una specie di Kamlia viene utilizzata in omeopatia, la latifolia, tutte le altre specie hanno unicamente scopo decorativo.
La Kalmia è purtroppo una pianta tossica e velenosa sia per gli uomini sia per cani e gatti. Attenzione se si coltiva nel giardino di casa.
Scopriamo meglio questo arbusto e impariamo a prendercene cura.
Kalmia: descrizione della pianta
La Kalmia è una pianta acidofila sempreverde che appartiene alla famiglia delle Ericacee, originario dell’America settentrionale, si sviluppa formando densi arbusti fittamente ramificati larghi e alti anche più di 3 metri.
La Kalmia si sviluppa come un arbusto ramificato: nelle piante giovani i rami sono di colore verde a crescendo diventano sepre più scuri fino a raggiungere un colore di corteccia marrone – rossastra.
La sua altezza varia a seconda delle specie: va dai 70 cm ai 3 metri di altezza.
- Le foglie sono di colore verde scuro sulla parte superiore e verde-grigio sulla parte inferiore, opposte e allungate hanno forma ovale – lanceolata e sono lucide
- I fiori sono piccoli, rotondi piatti di colore rosa o bianchi con screziature puntiformi di colore più carico
- I frutti spuntano in agosto-settembre e si presentano come scure capsule semilegnose e piene di semi
Tutte le specie
Il genera della Kalmia vanta almeno 8 specie di arbusti sempreverdi, rustici, a fioritura estiva. Ecco quelli più comuni:
- angustifolia è una specie originaria delle regioni nord-orientali dell’America settentrionale. La sua altezza e anche il diametro arriva a 1,5 etri. Le foglie sono verdi, lucide ed ellittico-lanceolate. fiorisce da giugno a luglio con bei fiori rosa-porpora. Ha scopo ornamentale.
- cuneata originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti. Alta fino a 3 m, ha portamento ed è caratterizzata da foglie ovato-oblunghe. Nel mese di giugno sbocciano fiori bianchi, riuniti in corimbi.
- ericoides, specie arbustiva perenne di origine cubana che arriva ad altezza di 1,5 metri. Le foglie sono ellittiche di colore verde e velenose. Si adatta bene anche alla coltivazione in vaso, fiorisce in estate con fiori banchi o rosa. Anche questa specie è tossica per gli animali domestici.
- hirsuta che si distingue per la altezza che non supera i sessanta centimetri d’altezza e perché è difficile la coltivare
- ovata è caratterizzata da foglie più grandi rispetto alle altre specie
- latifolia, anche chiamato Alloro di montagna è originaria delle regioni nord-orientali dell’America settentrionale raggiunge i 3 metri e più in altezza. E’ un arbusto grande e grosso anche di diametro, presenta foglie ellittiche lanceolate, coriacee, lucide, velenose per esseri umani e animali. I fiori sbocciano in maggio-giugno e sono di un bel rosa brillante. La droga di questa pianta è usata in omeopatia.
- polifolia è una specie è originaria dell’America settentrionale, alta circa 50 c a larga anche più di 1 metro. S tratta di un arbusto sempreverde, rustico, con foglie ovali e coriacee. I fiori rosa sbocciano tra maggio e giugno.
- rubra si distingue per le foglie verde scuro e fiori rosso scuro.
Kalmia latifolia in omeopatia
Kalmia Latifolia è l’unica specie di questo arbusto ad essere utilizzato con scopi medicamentosi. In particolare la droga estratta dalle sue foglie è utilizzata in omeopatia.
La latifolia è usata in omeopatia nei casi di:
- dolori improvvisi
- dolori lungo i nervi
- nevralgie facciali, sciatiche e nevralgia crurale
- herpes zoster
- prolasso mitralico
- dolori trafittivi al bulbo oculare
- senso di pressione al braccio sinistro
- senso di pesantezza allo stomaco che peggiora piegandosi in avanti
Come coltivare la kalmia
La pianta di kalmia si può coltivare bene sia in vaso che in terra, nel giardino. Vediamo come coltivarla.
Coltivazione in vaso
La kalmia ha una crescita lenta quindi si presta bene alla coltivazione in vaso. Il vaso deve però essere di almeno 40 cm di diametro e altrettanto profondo.
Per la coltivazione a terra scegliere un terriccio a pH basso composto da:
- 1 parte di terriccio universale,
- 1 parte di torba,
- 1 parte di pomice
Quando le radici iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio dell’acqua , solitamente ogni 3 anni, occorre rinvasare la pianta in un vaso più grande avendo cura delle radici.
Coltivazione in piena terra
Per la coltivazione a terra della Kalmia si consiglia di mettere a dimora la primavera o l’autunno, possibilmente in una zona del giardino in parte all’ombra.
Scegliere un terreno composto da terriccio, foglie oltre a torba e sabbia, il buco che accoglie la pianta deve essere ben profondo. Dopo la messa a dimora la pianta va innaffiata e pacciamata con aghi di pino o abete.
Esposizione e temperatura
La Kalmia ama la luce ma anche l’ombra.
Se viene coltivata in una zona a clima freddo meglio esporla al sole, se si coltiva in una zona a clima caldo meglio tenerla in zona semi ombrosa.
Riesce a vivere tutto l’anno all’aperto sopportando bene sia il clima caldo sia il clima freddo fino a -20.
Terreno
Come le altre piante acidofile, ad esempio ortensia, azalea o rododendro, la kalmia attecchisce bene in terreni sciolti, ben drenati a pH acido di 6,5.
Quando innaffiare
- In primavera e in estate durante la fioritura ha bisogno di molta acqua
- In autunno e in inverno necessità di poca acqua
Se coltivata in vaso va innaffiata con acque non dure perché il contenuto di calcare abbassa l’acidità del substrato. Si consiglia di usare acqua distillata o acqua piovana.
Concimazione
La pianta di kalmia può essere concimata:
- alla fine dell’inverno utilizzando concime organico ben maturo
- in estate concime liquido specifico per piante da fiore opportunamente diluito nell’acqua delle annaffiature ogni 20 giorni
Potatura
La pianta va potata prima della ripresa vegetativa, ovvero in primavera: vanno recisi i rami danneggiati o secchi, vanno tagliati i rami troppo lunghi e si eliminano i fiori appassiti.
Riproduzione
La Kalmia si riproduce:
- per seme
- per talea semilegnosa
- per propaggine
Vediamo esattamente come procede la moltiplicazione.
- Moltiplicazione per seme: in questo caso la semina si esegue mettendo i semi in un terriccio soffice e ben drenato ma costantemente umido. Quando appaiono i germogli attendere che diventino abbastanza grandi e spostare le piantine in terra o in vaso.
- Moltiplicazione per talea: le talee semilegnose vanno prelevate con cesoie affilate nel mese di agosto, dopo la fine della fioritura. Attenzione che gli attrezzi da lavoro siano sempre ben affilati e disinfettati. Le talee si mettono radicare in un terreno composto da un mix di sabbia e torba, da mantenere sempre umido fino alla completa radicazione.
- Moltiplicazione per propaggine. Questo metodo riproduttivo avviene tra agosto e settembre e si esegue interrando i rami più lunghi e flessibili fino a quando non emettono radici. Quando inizia la radicazione allora i rami si staccano dalla pianta madre e si trapiantano in vaso o terreno.
Kalmia: cosa teme
Le piante di Kalmia teme il marciume radicale, alcune malattie fungine e la clorosi ferrica.
- Il marciume radicale si manifesta con l’ingiallimento delle foglie, si può risolvere proteggendo la base della pianta in inverno con una leggera pacciamatura di paglia.
- il mal bianco o oidio è una malattia fungina che forma sulle foglie depositi di polvere bianca e che compromette la crescita della pianta. Applicare rimedi naturali contro l’oidio.
- la clorosi ferrica è dovuta alla acqua di irrigazione: occorre irrorare le foglie e il terreno con una soluzione di solfato di ferro o ferro chelato. Si consiglia di annaffiare con acqua piovana.
Infine, ricordiamo che la kalmia NON teme i parassiti come le cocciniglie o le afidi.
Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2021 da Rossella Vignoli
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