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Pacciamatura: tecniche e materiali da conoscere

Pacciamatura: tutto quello che bisogna sapere su questa tecnica colturale che aiuta a proteggere le piante da erbe infestanti e temperature eccessive.

Pacciamatura: tecniche e materiali da conoscere

Gli appassionati di giardinaggio e di coltivazione dell’orto, conosceranno sicuramente la tecnica di pacciamatura. Consiste nel ricoprire il terreno superficiale utilizzando diversi tipi di materiale.

Sin dai tempi antichi i contadini hanno sempre protetto le loro piante con del materiale organico, soprattutto paglia e letame. Oggi la tecnica si è perfezionata sempre più, anche se l’impiego di sostanze naturali continua ad essere il metodo preferito da chi vuole rispettare l’ambiente.

I tempi della pacciamatura

La pacciamatura dovrebbe essere effettuata almeno un paio di volte all’anno, precisamente in inverno e a primavera inoltrata.

È molto importante rispettare i tempi perché se questo passaggio viene eseguito troppo presto si può mettere a rischio la crescita delle piante. Ad esempio potrebbe verificarsi un aumento improvviso dell’umidità del terreno che agevola il marciume delle radici.

Al contrario se si interviene troppo tardi le piante potrebbero essere state già danneggiate. Generalmente bisogna aspettare che la pianta abbia messo almeno 4 foglioline, di modo da poter essere abbastanza robusta e resistente.

Vantaggi della pacciamatura

Sono tanti i benefici che può trarre il terreno ricorrendo a questa operazione.

  • Durante la stagione invernale, la pacciamatura protegge la pianta dal gelo, impedendo che arrivi sino alle radici.
  • Invece durante l’estate, laddove la temperatura raggiunge valori molto elevati, un buono strato di pacciame aiuta a mantenere il terriccio sottostante umido. Questo consente quindi di prolungare anche le irrigazioni.
  • Questa operazione tiene a bada la crescita di erbacce e piante infestanti, come l’altea, la malva canapina, la gramigna, il cardo selvatico, l’equiseto, la piantaggine e così via. Ciò consente di preservare le colture e anche l’aspetto estetico.
  • Si riduce la possibilità che si sviluppino parassiti e funghi, evitando di ricorrere a prodotti specifici.
  • Inoltre migliora la qualità del terreno, che diviene più fertile e quindi favorisce la crescita delle piante.

pacciamatura piante

Pacciamatura: materiali

Esistono diverse tipologie di materiali per eseguire la pacciamatura. Possiamo dividerli in due grandi gruppi, quelli organici e quelli artificiali.

  • Pacciamatura organica: si possono usare tutti i resti organici come foglie secche, erba, segatura, cortecce, aghi di pino; ma anche torba, conchiglie, muschio. Questi materiali hanno il vantaggio secondario di concimare anche il terreno.
  • Pacciamatura sintetica: si ricorre a teli di plastica, tessuti, pezzi di gomma delle auto tagliuzzati. Si tratta di prodotti spesso costosi, ma che sicuramente hanno una loro durata nel tempo.
  • Pacciamatura di origine minerale: anche ghiaia, lapilli e sassi possono proteggere il terreno e sono belli da vedere.

La scelta tra un tipo e l’altro viene fatta tenendo conto di tanti fattori. In primis la stagione, perchè durante l’estate ad esempio è da abolire la plastica. Poi si può valutare anche il fattore estetico: di certo qualcosa di naturale darà meno nell’occhio.

Pacciamatura vivente

Una variante davvero interessante è la pacciamatura vivente che prevede l’utilizzo di piante per ricoprire il terreno, un modo sano ed ecologico per prendersi cura delle coltivazioni.

Si possono utilizzare verdure come spinaci o piante di leguminose, specie che sono in grado di crescere in tempi rapidi e in spazi ristretti.

In questo modo, oltre a tenere alla larga le erbacce, si alimenta il terreno di azoto e micronutrienti.

Pacciamatura nel giardino

Essendo i giardini il biglietto da visita della propria abitazione, quando si vuole eseguire una pacciamatura sarebbe meglio optare per materiali organici.

In questo modo si evita di dare un impatto estetico bruttino lasciando ad esempio un telo a vista. Queste sostanze inoltre vanno incontro a decomposizione quindi sono assorbite dal terreno, senza lasciare traccia.

pacciamatura orto

Pacciamatura orto

La pacciamatura eseguita nell’orto si pratica in maniera un po’ più complessa rispetto ai giardini. Difatti è destinata a durare per un lasso di tempo maggiore.

  • Prima di tutto la terra va ripulita dalle erbe infestanti, poi ci si procura un telo di plastica di colore scuro (che può essere anche biodegradabile), o un tessuto-non tessuto. Quest’ultima soluzione è migliore perchè consente al terreno di respirare e riduce la possibilità di formare funghi e muffe.
  • Si stende il telo per bene per ricoprire il terreno, utilizzando anche dei paletti o delle pietre per tenerlo saldo al suolo.
  • Ovviamente andranno creati dei buchi nel telo da dove lasciar fuoriuscire la pianta.
  • Sopra al telo si verseranno poi pezzi di cortecce o altri materiali organici che servono per migliorare l’estetica e andare a nascondere il telo.

Nell’orto la pacciamatura spesso viene eseguita per piante come l’insalata o le fragole, i pomodori, le zucchine, il sedano. Generalmente si procede con tutte quelle varietà che vengono coltivate a partire da piccole piantine. Difatti risulta molto più complicata su semi sparsi nel terreno.

Per la cura delle tue piante, ecco altre guide pratiche:

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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