Il carbonato di calcio è un sale inorganico che agisce neutralizzando gli acidi gastrici. Da non confondere con il carbonato di sodio, è il maggiore componente del calcare disciolto nell’acqua e il principale responsabile della sua durezza.
Molto diffuso in natura, è presente in una grande varietà di rocce come il marmo, le rocce calcaree, il travertino.
Scopriamo cos’è, dove trovarlo e quali sono gli usi più comuni.
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Il carbonato di calcio (CaCo3) è il sale di calcio dell’acido carbonico, anche detto E170 nella codifica europea degli detrettivi.
In natura il CaCo3 si trova in forma di minerali e rocce. Tra i minerali ci sono il marmo, le rocce calcaree, il travertino, l’aragonite , la calcite, il gesso e l’aragonite.
Si può dire che il carbonato di calcio sia il maggiore componente del calcare che si trova nell’acqua e ne determina la durezza. La presenza nell’acqua insieme al riscaldamento della stessa ad uso civile, nelle nostre cause, è responsabile del fenomeno delle incrostazioni da calcare che possono nuocere agli impianti idrici e agli elettrodomestici, ma esistono diversi rimedi naturali per eliminare il calcare e addolcire l’acqua.
l carbonato di calcio vanta interessanti proprietà dal punto di vista chimico:
L’uomo ha convissuto fin dalle origini con questo composto chimico, scoprendone tutte le caratteristiche principali che potevano essere sfruttate a suo favore. Vediamo quali sono i principali usi di questo composto chimico.
Nel mercato degli integratori alimentari come fonte di calcio viene utilizzato questo composto perché è il più ricco di calcio naturale.
Contiene infatti il 40% di calcio, possiede un ph alcalino ed è facile da integrare in tutte le formule.
Le sue proprietà chimiche lo rendono perfetto per la produzione di integratori che forniscono il giusto apporto di calcio e la giusta carica.
Ma non solo viene anche utilizzato nell’alimentazione come pigmento bianco denominato additivo alimentare europeo E170 ad esempio utilizzato nella raffinazione del riso.
Sempre nel settore dei supplementi alimentari, il carbonato di calcio viene utilizzato come agente anti-aggregante capace di dare compattezza alle compresse.
L’uso di minerali nel processo di produzione della carta arriva già da pratiche del passato. Una volta veniva utilizzato soprattutto talco e caolino, finché intorno agli anni ’70 – ’80 si è introdotto il carbonato di calcio nella produzione in cartiera.
Si è negli anni scelto questo composto per le sue proprietà
Oggi il suo uso è indispensabile e molto diffuso nella produzione di carta e cartoni.
Il suo pigmento bianco conferisce alla carta il giusto grado di colore, opacità ed una elevata qualità di stampa, mantenendo accessibile il prezzo.
Importante anche sottolineare che l’utilizzo di questo composto minerale nelle cartiere riduce sensibilmente l’uso della materia prima fibrosa – ovvero riduce il consumo di cellulosa derivata dagli alberi, senza però ridurre la qualità del prodotto finale.
Si può dunque dire con certezza che rende più sostenibile la produzione della carta.
E’ inoltre una tecnica vantaggiosa economicamente perché questa tecnica permette di produrre velocemente e la carta si asciuga più in fretta. A tutto vantaggio anche del consumo di energia elettrica.
Nella produzione di vernici e rivestimenti murali vengono utilizzati alcuni minerali tra cui il carbonato di calcio, perché la sua consistenza definisce il grado di coerenza ad esempi delle pitture per pareti.
Tutte le proprietà che vanta questo composto minerale sono perfette per la industria di tinture e vernici.
Anche l’industria della plastica utilizza questo minerale per migliorare le proprietà meccaniche di alcune produzioni plastiche.
Come composto minerale naturale viene utilizzato come componente per produrre asfalto, ceramica, vetro, calcestruzzo, tegole e mattoni.
In quanto prodotto naturale si adatta perfettamente all’uso in realizzazioni nel settore della tutela ambientale: dalla desolforazione dei fumi di combustione, al trattamento delle acque potabili, alle operazioni di liming in foreste e laghi, alla neutralizzazione delle piogge acide.
Il carbonato di calcio infatti funge da filtro antinquinamento, non comporta rischi per la salute ed è privo di agenti chimici pericolosi. Queste caratteristiche si ritrovano anche nei prodotti derivati.
Il calcio è uno dei nutrienti più importanti per una crescita sana delle piante: un terreno ricco di calcio e sicuramente anche fertile e soprattutto renderà forti e sane le piante in esso coltivato.
La carenza di calcio causa problemi alle piante, alla crescita ed alla rigogliosità delle foglie ed è per questo che in agricoltura è importante garantire il giusto apporto di questo minerale al terreno.
Essendo inoltre il carbonato di calcio completamente naturale, visto che si ottiene per estrazione o frantumazione di rocce carbonatiche in granuli più o meno grandi a seconda della destinazione viene, può essere utilizzato in ogni tipo di coltivazione come fertilizzante sia per terreni ad uso agricolo sia per quelli ad uso floristico ed è da considerarsi una forma di concimazione biologica.
Oggi gran parte dell’utilizzo avviene nel settore agricolo. Questo grazie alle tante proprietà che il minerale apporta alla terra. Non va infatti dimenticato che le coltivazioni necessitano di adeguato apporto di minerali dal terreno e se questo ne è privo bisogna addizionarlo.
Questa sostanza è un additivo usato tra l’altro nella produzione di pesticidi e di mangime per animali.
Presente in elevate quantità nei gusci delle uova di gallina: queste vengono infatti utilizzate come concime per orti, in piccole realtà rurali.
L’utilizzo come fertilizzante e pesticida è un metodo conforme all’agricoltura biologica.
Il carbonato di calcio viene inoltre utilizzato nell’agricoltura biologica come trattamento antiparassitario in particolare contro la mosca della frutta mediterranea e la mosca olearia.
Si utilizza in forma di polvere sottile che sparata sugli alberi forma una sorta di film protettivo delle piante da frutta e degli ulivi nella lotta antiparassitaria della mosca e anche diventa anche una protezione delle piante dal calore eccessivo.
Questo tipo di lotta biologica ai parassiti è stato sviluppato per la prima volta in America nella coltivazione dei fichi d’India per proteggerli dall’attacco dei parassiti e degli uccelli: in quel caso veniva utilizzata una fanghiglia di polveri argillose in particolare modo il caolino.
Le coltivazioni che utilizzano questo metodo fertilizzante si riconoscono per questa patina bianca presente sulla frutta dopo la raccolta che può essere lavata per eliminare lo strato polveroso ed è innocua per la salute.
Un’eccessiva presenza di carbonato di calcio nell’organismo può causare problemi di salute, tra i cui i calcoli renali, ma assunto in dosi minime non arreca alcun tipo di danno e il corpo umano anzi viene consigliato anche come integratore alimentare, specialmente per chi presenta carenze di calcio nelle ossa: il carbonato di calcio, infatti, è composto per il 40% da calcio in forma alimentare, facilmente assorbibile dal sangue.
Viene consigliato inoltre come farmaco antiacido per alleviare bruciori di stomaco e rigurgito di succhi acidi.
Il carbonato di calcio può essere assunto per via orale sia sotto forma di compresse masticabili, di capsule o altre soluzioni.
In caso di ipocalcemia la posologia prevede da 3 a 4 assunzioni al giorno nel corso o subito dopo i pasti.
Prima di assumere il carbonato di calcio è importante chiedere al proprio medico. Infatti la somministrazione potrebbe
Va evitato l’uso:
Effetti indesiderati, causati dall’assunzione di carbonato di calcio possono essere:
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