🚲 La ciclopedonale che tutti vogliono fare: tra il Lago di Varese e Comabbio, 40 km di natura!
Pista ciclabile del Lago di Varese e di Comabbio: un anello da 50 km immerso nella natura itinerario completo, mappa e foto
Un percorso pianeggiante e scenografico che unisce due perle verdi della provincia di Varese. Consigliamo bici gravel o MTB: in alcuni tratti il fondo è sterrato e il raccordo tra i laghi non è sempre segnalato.
Sommario
- Il percorso in breve
- Anello del Lago di Comabbio
- Anello del Lago di Varese
- Il collegamento tra i due laghi
- Perché consigliamo bici gravel o MTB
- Tabella riassuntiva del percorso
- Consigli pratici & sicurezza
- Quando andare
- Freddo, vento, pioggia e buio non devono fermarti: ecco come continuare a muoverti in bici in modo ecologico, sicuro e confortevole anche nella stagione invernale.
- 1. Vestiti bene: il segreto è a strati
- 2. Cura le estremità
- 3. Luci e visibilità: fondamentali in città
- 4. Attenzione al manto stradale
- 5. Pedala più piano ma con costanza
- 6. Mantieni la bici in perfetta efficienza
- 7. Scalda il corpo prima di partire
- 8. Pianifica tragitti più brevi (ma frequenti)
- 9. Ascolta il corpo e idratati
- 10. Pedalare d’inverno è un gesto green
- Tabella riassuntiva dei consigli per pedalare d’inverno
- Altri consigli per la bici in città e non solo
Il percorso in breve
L’itinerario combina i due anelli ciclopedonali dei Laghi di Comabbio e di Varese, collegati nell’area di Corgeno (Vergiate). Il tracciato è quasi tutto separato dal traffico, con passaggi a bordo lago, zone umide e scorci sulle Prealpi e sul Monte Rosa.
Suggerimento: scarica la traccia GPX o salva una mappa offline. Il raccordo intermedio non è sempre ben indicato e alcuni bivi su strade bianche possono generare dubbi.
Eccovi subito un breve video del percorso sul lago di Varese versante ad Ovest.
Anello del Lago di Comabbio
- Lunghezza: circa 12,5 km
- Fondo: prevalentemente asfaltato, con brevi tratti compatti
- Punti di interesse: paludi orientali e aree verdi di Corgeno ideali per la sosta
È il tratto più facile e regolare, adatto anche a famiglie e neofiti. La vicinanza all’acqua e la ricca avifauna rendono la pedalata molto piacevole.
Anello del Lago di Varese
- Lunghezza: circa 28 km
- Fondo: misto asfalto + sterrato compatto
- Punti di interesse: Gavirate, viste sul Monte Rosa, Isolino Virginia
Anello più lungo e vario, con passaggi ombreggiati e scorci panoramici. Alcuni segmenti di sterrato suggeriscono coperture generose e pressioni non troppo alte.
Il collegamento tra i due laghi
Il raccordo parte dall’abitato di Corgeno e conduce verso la sponda sud del Lago di Varese (zona Bodio Lomnago/Gavirate). È breve ma con strade bianche e indicazioni a tratti assenti. Mantieni la destra, dai precedenza ai pedoni e modera la velocità nei punti condivisi.
Perché consigliamo bici gravel o MTB
- Fondo misto: lo sterrato compatto è frequente sul Varese e sul raccordo.
- Comfort e sicurezza: coperture da 38–45 mm (gravel) o 2.0–2.2” (MTB) filtrano vibrazioni e rendono più sicuri i bivi su ghiaia.
- Segnaletica non sempre presente: la maggiore polivalenza aiuta se devi deviare su tratti non perfetti.
Tabella riassuntiva del percorso
| Percorso | Lunghezza | Fondo | Punti di interesse |
|---|---|---|---|
| Anello Lago di Comabbio | ~ 12,5 km | Asfalto (quasi tutto) | Palude orientale, aree verdi di Corgeno |
| Anello Lago di Varese | ~ 28 km | Asfalto + sterrato compatto | Gavirate, Isolino Virginia, viste sul Monte Rosa |
| Collegamento Corgeno → Lago di Varese | ~ 8–10 km | Sterrato e strade bianche; segnaletica discontinua | Corgeno, Bodio Lomnago |
| TOTALE | ~ 50 km | Misto (asfalto + sterrato) | Itinerario completo tra due laghi lombardi |
Consigli pratici & sicurezza
- Coperture & pressioni: gravel 38–45 mm a bassa/media pressione; MTB 2.0–2.2”.
- Luci e campanello: utili sui tratti condivisi con pedoni (art. 68 CdS).
- Acqua e soste: aree attrezzate a Corgeno e Gavirate; porta borracce in estate.
- Etichetta del sentiero: dare precedenza ai pedoni, niente frenate brusche su ghiaia, raccogli i rifiuti (Leave No Trace).
- Navigazione: GPX consigliato per il raccordo non sempre segnalato.
Quando andare
Percorribile tutto l’anno. Primavera e inizio autunno offrono clima mite, traffico contenuto e colori spettacolari. In estate preferisci mattino presto o tardo pomeriggio; dopo piogge intense alcuni tratti sterrati possono essere umidi.
Bici anche d’inverno? 10 consigli per muoverti sostenibile senza soffrire il freddo
Freddo, vento, pioggia e buio non devono fermarti: ecco come continuare a muoverti in bici in modo ecologico, sicuro e confortevole anche nella stagione invernale.
Quando arriva l’inverno, molti ciclisti urbani ripongono la bici in garage. Eppure, pedalare anche col freddo è non solo possibile, ma benefico per la salute, l’ambiente e il portafoglio.
Ogni chilometro in bici al posto dell’auto evita emissioni di CO₂, riduce il traffico e migliora l’umore grazie al movimento all’aria aperta. Basta solo qualche accorgimento in più per restare al caldo e pedalare in sicurezza.
Sommario
- 1. Vestiti bene: il segreto è a strati
- 2. Cura le estremità
- 3. Luci e visibilità: fondamentali in città
- 4. Attenzione al manto stradale
- 5. Pedala più piano ma con costanza
- 6. Mantieni la bici in perfetta efficienza
- 7. Scalda il corpo prima di partire
- 8. Pianifica tragitti più brevi (ma frequenti)
- 9. Ascolta il corpo e idratati
- 10. Pedalare d’inverno è un gesto green
- Tabella riassuntiva dei consigli per pedalare d’inverno
- Altri consigli per la bici in città e non solo
1. Vestiti bene: il segreto è a strati
L’abbigliamento è la chiave per affrontare il freddo. Il principio è quello del layering (a strati): base traspirante, intermedio termico e giacca esterna antivento e antipioggia. Mani, piedi e orecchie sono i primi a soffrire. Usa guanti termici e copriscarpe impermeabili, e se usi bici elettrica considera le manopole riscaldabili. Le giornate corte richiedono luci anteriori e posteriori sempre accese. Con pioggia o gelo, le strade diventano più insidiose. Evita tombini, strisce pedonali e binari del tram — sono tra i punti più scivolosi. Col freddo i tempi di frenata aumentano e i riflessi si riducono. Meglio un’andatura regolare e prudente, ma continua.
Evita di coprirti troppo — meglio scaldarsi pedalando che sudare e raffreddarsi subito dopo. Guanti, scaldacollo e copricapo sotto il casco sono indispensabili.
2. Cura le estremità
Una piccola spesa che fa una grande differenza nelle mattine più fredde.
3. Luci e visibilità: fondamentali in città
Scegli modelli a LED ricaricabili e indossa capi con elementi riflettenti: zaino, casco o giacca. Non solo ti faranno vedere meglio, ma contribuiranno alla sicurezza di chi condivide la strada.
4. Attenzione al manto stradale
Controlla regolarmente la pressione delle gomme: leggermente più bassa per aumentare il grip.
Se abiti in zone umide o nebbiose, valuta pneumatici invernali per bici, con mescola più morbida o chiodi leggeri.
5. Pedala più piano ma con costanza
Ricorda: il corpo si scalda con il movimento, non con la velocità.
6. Mantieni la bici in perfetta efficienza
In inverno la manutenzione è ancora più importante: pulisci la bici spesso, soprattutto se giri su strade bagnate o dove viene sparso sale.
Lubrifica la catena e controlla i freni: l’acqua e lo sporco li rendono meno efficaci. Se usi una bici elettrica, protegge la batteria dal freddo portandola in casa a fine corsa.
7. Scalda il corpo prima di partire
Qualche minuto di riscaldamento aiuta la circolazione. Fai stretching o qualche piccolo esercizio prima di uscire, specialmente al mattino. Ti sentirai più reattivo e ridurrai il rischio di contratture.
8. Pianifica tragitti più brevi (ma frequenti)
In inverno, meglio fare spostamenti più corti ma regolari. Se usi la bici per andare al lavoro o all’università, programma tragitti che ti permettano di fermarti in un luogo caldo.
L’obiettivo è mantenere la continuità: anche pochi chilometri al giorno fanno bene al corpo e all’ambiente.
9. Ascolta il corpo e idratati
Nonostante il freddo, il corpo suda e perde liquidi. Bevi regolarmente, anche acqua tiepida o tisane. Se senti freddo intenso o rigidità, meglio fermarsi: il comfort è parte della sicurezza.
10. Pedalare d’inverno è un gesto green
Andare in bici anche con il freddo è un atto di resilienza ecologica.
Ogni pedalata riduce emissioni e traffico, migliora la qualità dell’aria e fa bene all’umore.
E non serve essere sportivi: basta costanza, buonsenso e il desiderio di vivere la città in modo più autentico e sostenibile.
Tabella riassuntiva dei consigli per pedalare d’inverno
| Consiglio | Sintesi |
|---|---|
| Abbigliamento a strati | Traspirante, termico e antivento: la combinazione vincente. |
| Proteggi mani e piedi | Guanti e copriscarpe termici o riscaldabili. |
| Visibilità | Luci LED e dettagli riflettenti per la sicurezza urbana. |
| Manto stradale | Attenzione a binari, tombini e superfici scivolose. |
| Andatura | Regolare e costante, non serve correre. |
| Manutenzione | Pulisci e lubrifica la bici più spesso. |
| Riscaldamento | Muovi le articolazioni prima di partire. |
| Tragitti brevi | Meglio uscite frequenti e sostenibili. |
| Idratazione | Bevi anche con il freddo, acqua o tisane calde. |
| Gestualità green | Ogni pedalata d’inverno è un contributo all’ambiente. |
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Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2025 da Rossella Vignoli
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