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Come bollire le patate: i nostri consigli

I tempi di cottura, le tecniche e gli utensili in base all'utilizzo finale

Le patate bollite sono un alimento economico e molto versatile. Una volta cotte, infatti, possono essere tagliate a tocchetti, condite e gustate in insalata, oppure schiacciate per preparare cremosi purè, sfiziose crocchette o per impastare golosi gnocchi. Come bollire le patate può sembrare una banalità, ma ci sono alcuni trucchi per ottenere un risultato davvero ottimo. Quali sono le patate più adatte ad essere bollite? Vanno sbucciate oppure no? Vanno messe in acqua fredda o già calda? E poi ancora, vanno lasciate intere o tagliate a tocchetti? I dubbi sono davvero tanti. E per avere un risultato finale ottimale, è bene sapere come fare. Ecco quindi che in questo articolo vi spiegheremo come fare.

Come bollire le patate: i nostri consigli

Quali tipi di patate sono più adatti da far bollire

Si fa presto a dire patate ma, in realtà, in commercio se ne trovano di tanti tipi. Ognuna con le proprie caratteristiche, che le rendono più o meno adatte ai vari tipi di cottura. Le più indicate da far bollire sono quelle con consistenza più soda o più farinosa, come ad esempio le patate a pasta bianca e le patate viola.

Al contrario, le patate a pasta gialla, hanno una polpa più soda e compatta. Nonostante ciò, anche queste si prestano per la bollitura.

A variare, sarà poi la finalità d’utilizzo delle patate. Le prime infatti sono più indicate per purè e per l’impasto degli gnocchi, mentre le seconde, sono più adatte per la realizzazione di insalate.

Come pulire le patate prima di metterle a bollire

Prima di procedere con la cottura, le patate vanno pulite per bene. Per prima cosa, rimuovete eventuali germogli, parti ammuffite e aree verdi.

Quindi risciacquate le patate sotto l’acqua corrente fredda, spazzolando con vigore la buccia per rimuovere ogni residuo terroso. Una volta pulite per bene, tamponate le patate con della carta da cucina assorbente.

Come bollire le patate in pentola

Cominciamo a vedere il metodo di bollitura classico, quello in pentola

  • Mettete sul fuoco una bella pentola capiente piena di acqua
  • Quando l’acqua bolle, aggiungete 1 cucchiaio di sale per ogni kg di patate
  • Immergetevi le patate e fatele cuocere per 25-30 minuti, o anche di più, in base alle dimensioni
  • Fate sempre la prova dello stecchino, provando ad infilzarle nella parte centrale. Se sono morbide, sono pronte per essere scolate, se invece risultano ancora dure, procedete ancora qualche minuto con la cottura
  • Estraete le patate dall’acqua bollente con una pinza o una schiumarola quando sono cotte, ed adagiatele su un canovaccio pulito
  • Attendete 5 minuti per spellarle, quando ancora sono tiepide ma non correte più il rischio di scottarvi

Come bollire le patate nel microonde

Probabilmente in pochi lo sapranno, ma è possibile far bollire le patate anche nel forno a microonde. Un metodo molto veloce che vi permette di risparmiare un sacco di tempo. Ecco come fare.

  • Pulite e lavate con cura le patate
  • Bucherellate usando una forchetta
  • Tagliate in quarti o a fette, A seconda della grandezza, non troppo piccole, ma neppure troppo grosse.
  • Sistemate all’interno di una pirofila in vetro e coprite con la pellicola da cucina. Incidete la pellicola eseguendo un paio di tagli
  • Impostate la potenza massima (indicativamente 700-750 Watt) e accendete il forno per 5-6 minuti
  • Testate il livello di cottura delle patate pungendole con la forchetta e, se necessario, procedete con la cottura per altri 5 minuti. Mediamente, comunque, per far cuocerle bene nel microonde non servono più di 10-12 minuti

Come bollire le patate in pentola a pressione

La pentola a pressione è la soluzione che permette di accorciare di molto i tempi di cottura.

Fate bollire questi tuberi, ma prima lavateli sotto l’acqua corrente, poi sistemateli nell’apposito cestello, quindi aggiungete dell’acqua. Per le quantità, utilizzate 2 bicchieri e mezzo di acqua per 1 kg di patate. Sigillate la pentola con il coperchio e calcolate 6 minuti di cottura dal fischio.

Trascorso il tempo indicato, spegnete il fuoco, aprite il tappo della valvola e fate uscire il vapore. Infine aprite il coperchio.

Potete far cuocere nella pentola a pressione i tuberi già sbucciati. In questo caso, calcolate 5 minuti in meno nei tempi di cottura. Però, assorbiranno troppa acqua e perderanno gran parte dei loro nutrienti.

Come cuocere le patate al vapore

Anziché bollite in acqua, le patate ammettono anche la cottura al vapore, un metodo di cottura salutare, che mantiene inalterate tutte le proprietà del prodotto.

Potete utilizzare la pentola o l’apposita vaporiera.

  • In pentola. Dopo aver lavato bene questi amidacei, eliminata ogni traccia di terra dalla buccia, bucherellate in superficie con una forchetta. Mettete sul fuoco una pentola piena d’acqua e posizionate sopra di essa il cestello a vapore, all’interno del quale andrete a sistemarvi le patate bucherellate. Coprite con un coperchio e fate cuocere 20-30 minuti. Ovviamente, la tecnica di cottura a vapore è più lenta. In ogni caso, i tempi di cottura variano in base alla grandezza dell’alimento. Prima di scolare, provate a pungerle con una forchetta, per verificare il grado di tenerezza o meno della pasta
  • Con la vaporiera. Lavate e disponete nella vaporiera. Fate cuocere per 25 minuti circa. In ogni caso, prima di scolare, provate a pungerle per verificare se sono cotte o se occorre aspettare ancora qualche minuto

Come bollire le patate velocemente

Se avete poco tempo, i sistemi per far bollire le patate più velocemente è optare per la cottura con la pentola a pressione oppure nel microonde. Se non disponente di questi piccoli elettrodomestici, un trucchetto per velocizzare la cosa è di far bollire le patate in pentola già tagliate a fette, dadini o tocchetti, in base all’utilizzo che poi se ne deve fare.

Tagliate a tocchetti molto piccoli, vengono cotte alla svelta (15 minuti circa) anche con la vaporiera.

Ricordate infine che cuociono più in fretta senza buccia. Di media, si risparmiano circa 5 minuti.

Come bollire le patate

Come bollire le patate con la buccia

Uno dei grossi dubbi quando si devono cuocere le patate riguarda la buccia: va tolta o no?

In genere è preferibile far bollire le patate con la buccia, che permette di mantenere soda e integra la polpa. Senza buccia, infatti, le patate tendono a sfaldarsi durante la cottura, oltre ad assorbire troppa acqua. Vediamo quindi come procedere per far bollire le patate con la buccia.

  • Pulite molto bene sotto l’acqua fredda corrente, spazzolando energicamente la buccia per essere sicuri di eliminare ogni traccia di terra residua
  • Mettete sul fuoco una pentola capiente piena di abbondante acqua fredda
  • Salate l’acqua che bolle con una manciata di sale grosso
  • Immergetevi le patate
  • Abbassate il fuoco e fate cuocere senza coperchio 25-30 minuti, a seconda della grandezza delle patate
  • Scolate le patate quando sono cotte, e disponetele su un ripiano pulito affinché si raffreddino
  • Quando non scotteranno più, sbucciatele facendo attenzione a non romperle

Sbucciare le patate lesse

Una volta cotte, e scolate, lasciatele da parte per farle raffreddare. Dopo circa 5 minuti, quando saranno ancora un po’ calde ,ma non scotteranno più, pelatele con un coltello a lama liscia.

Per rendere più agevole la sbucciatura, appena scolate, passatele sotto il getto di acqua fredda. Lo shock termico agevolerà la rimozione della buccia.

La sbucciatura delle patate bollite sarà ancora più semplice se le dovete utilizzare per fare gnocchi, purè, crocchette o gateaux. In questo caso, infatti, anche quando ancora calde, basterà inserirle direttamente nello schiacciapatate e schiacciare. La polpa uscirà senza problemi e la buccia resterà all’interno dell’utensile.

Bollire le patate: con o senza buccia

Con o senza buccia? Ecco il grande dilemma con cui ci si ritrova a fare i conti quando si devono cuocere le patate.

È preferibile cuocere le patate con la buccia. Senza, assorbirebbero troppa acqua durante la cottura. Di conseguenza, tenderanno a sfaldarsi e, alla fine, risulteranno troppo molli e acquose.

La cottura con la buccia, dal canto suo, invece, apporta notevoli vantaggi:

  • garantisce una miglior consistenza
  • preserva i nutrienti, come vitamine e sali minerali
  • mantiene inalterate le proprietà organolettiche delle patate

Bollire le patate a pezzi o intere?

In questo caso, la scelta dipende dal tempo a disposizione e, soprattutto, dall’utilizzo che si deve fare delle patate una volta cotte. Di certo, le patate già tagliate, cuociono più rapidamente rispetto alle patate intere. Più piccoli sono i tocchetti e più rapida sarà la cottura.

Far cuocere le patate tagliate a tocchetti è un trucchetto che viene spesso usato come pre-cottura, per poi procedere con la cottura in padella o al forno.

Si sconsiglia di tagliare a pezzi le patate per gli gnocchi, in quanto la polpa assorbirà molta acqua.

In generale, è bene ribadire che senza buccia e con la polpa a diretto contatto con l’acqua, le patate tendono a disperdere più nutrienti.

Come sbucciare le patate per metterle a bollire senza buccia

Vediamo come pelare le patate crude, per farle cuocere senza buccia.

  • Impugnate la patate con la mano non dominante, inclinando il polso leggermente in avanti
  • Afferrate il pelapatate con l’altra mano e posizionate la lama sulla parte del tubero più lontana dal polso
  • Mantenendo ferma la mano che tiene la patata, fate scorrere il pelapatate verso il basso, rimuovendo una striscia di buccia
  • Ruotate di poco la patata e ripetete l’operazione su tutti i lati fino alla completa sbucciatura

Come bollire le patate per fare gnocchi e purè

Le varietà adatte per fare gli gnocchi devono essere piuttosto farinose e poco acquose. Molto indicate sono quindi quelle a pasta bianca. Vanno fatte cuocere con la buccia e, quindi, vanno pulite con cura spazzolandole per eliminare ogni residuo.

Si fanno bollire in acqua non salata, facendo attenzione che la buccia resti intatta in cottura e non si crepi, altrimenti l’acqua di cottura penetrerebbe all’interno della pasta. In tal caso, dovrete aggiungere un po’ più di farina rispetto nell’impasto rispetto ai quantitativi indicati in ricetta.

I tempi di cottura variano in base alla grandezza del tubero. Mediamente, servono 25-30 minuti. In ogni caso,  devono essere molto morbide.

Prima di scolarle, fate sempre la prova con la forchetta. Una volta cotte, le patate per gli gnocchi vanno scolate e passate velocemente sotto l’acqua fredda e poi tamponate con un canovaccio ben pulito. Sbucciatele quando ancora sono calde.

Il metodo più pratico e comodo consiste nello schiacciarle con lo schiacciapatate. La polpa fuoriuscirà facilmente, mentre la buccia resterà intrappolata nell’utensile.

Le patate al forno

La cottura in forno rende le verdure più croccanti e gustose, e piaceranno a tutti. Purtroppo, però, richiedono tempi un po’ lunghi. Per abbreviarli potete utilizzare un furbissimo escamotage. Basterà infatti far bollire in precedenza le patate (ma anche le verdure a consistenza più soda), per poi terminare la cottura in forno o in padella.

In questo caso, pulitele per bene e tagliatele a cubetti, con o senza buccia a vostra discrezione (la buccia potrà essere antiestetica ma vi assicuriamo che è molto gustosa). Nel frattempo, mettete sul fuoco una pentola di acqua e portatela a bollore.

Gettatevi quindi le patate a tocchetti e fatele cuore per 5 minuti in modo tale che si ammorbidiscano, ma senza diventare troppo molli.

Quindi scolatele, e proseguite la cottura in forno già caldo oppure in padella con olio già caldo.

Come bollire le patate insieme ad altri ortaggi

Volete preparare un contorno di verdure miste bollite oppure un sano minestrone? Per ottimizzare i tempi e non sporcare troppe pentole, potete far cuocere tutti gli ortaggi, patate comprese, insieme. Poiché ogni verdura ha i propri tempi di cottura, è importante fare attenzione a non immergere nell’acqua bollente tutte le verdure insieme. Altrimenti, si rischia che alcune si sfalderebbero, mentre altre resterebbero dure e crude.

Qui di seguito vi indichiamo l’ordine di cottura delle varie verdure.

Anzitutto, nella pentola piena di acqua bollente vanno inserite le patate, insieme alle carote, al finocchio, al sedano, ai carciofi e alla cipolla. Indicativamente, tutte queste verdure, cuociono in circa 30-35 minuti.

Coprite la pentola con un coperchio e fate bollire a fuoco moderato evitando che l’acqua evapori.

A metà cottura, potete aggiungere le verdure che hanno tempi di cottura più rapidi, come i porri, le cimette di broccoli e cavolfiore, i fagiolini e le zucchine.

10 minuti prima del termine della cottura, spegnete il fuoco e aggiungete gli ortaggi a foglia verde come le biete e gli spinaci.

I tempi per bollire le patate

I tempi di cottura delle patate variano di molto, a seconda della varietà ma, soprattutto, a seconda della grandezza. Di media, ci vogliono 30-40 minuti da quando l’acqua comincia a bollire.

È consigliato scegliere patate di grandezza simile, in modo che vengano cotte insieme, ed è altresì importante che siano coperte d’acqua completamente in modo da avere una cottura uniforme.

Qui di seguito vi riportiamo alcune tempistiche indicative a partire dal momento di ebollizione dell’acqua, e considerando patate di dimensioni medie.

In ogni caso, prima di scolare le patate, è sempre opportuno fare la prova con la forchetta o con uno stecchino. Se sono tenere, è giunto il momento di scolarle; se invece risultano ancora un po’ dure al centro, è bene immergerle nuovamente nell’acqua bollente per un altro paio di minuti e poi rifare la prova.

Tempo di cottura delle patate per varietà
Tipo di patata Tempo di cottura
Patate a pasta bianca 35-40 minuti
Patate a pasta gialla 25-30 minuti
Patate a buccia rossa 15 minuti
Patate viola 35 minuti
Patate novelle 15 minuti
Patate a pezzetti 7 minuti circa

Una volta cotte, le patate vanno prelevate dall’acqua bollente con una schiumarola o con una pinza.

Qual è la differenza tra lessare e bollire le patate

Spesso, i termini ‘lessare’ e ‘bollire’ vengono usati come sinonimi. In realtà, però, si tratta di due metodi di cottura differenti.

Si tratta in entrambi i casi di un metodo di cottura in acqua, ma:

  • bollire, il cibo (patate, pasta, riso o qualsiasi altro cereale o verdura) viene immerso nell’acqua una volta che questa ha raggiunto il punto di bollore.
  • lessare, l’alimento viene messo in acqua fredda e portata a bollore insieme all’alimento stesso.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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