Come tinteggiare le pareti in modo naturale
Dalla calce agli smalti all’acqua, ecco come scegliere la pittura giusta per ogni stanza
Negli ultimi anni le pitture naturali e gli smalti all’acqua sostenibili sono diventati protagonisti. Sempre più persone cercano soluzioni che rispettino la salute e l’ambiente, ma anche la bellezza e la durata delle pareti. Il mercato offre ormai molte alternative ecologiche e lavabili, con prestazioni paragonabili – se non superiori – a quelle delle vernici tradizionali.
Sommario
Cos’è una pittura muraria naturale
Le pitture naturali sono realizzate con ingredienti di origine minerale o vegetale: calce, argilla, caseina, amidi, pigmenti naturali. Non contengono solventi chimici o resine sintetiche ad alte emissioni di VOC (i composti organici volatili responsabili del classico odore di vernice).
Il vantaggio? Sono traspiranti, lasciano respirare i muri e regolano l’umidità negli ambienti, contribuendo a un microclima più sano.
Le pitture a calce e ai silicati, in particolare, hanno un pH naturalmente alto che impedisce la formazione di muffe e batteri: sono ideali per bagni, cucine o camere da letto.
Le versioni moderne – spesso certificate con EU Ecolabel o Blue Angel – uniscono la tradizione artigianale con la tecnologia: si stendono facilmente, asciugano in fretta e resistono nel tempo.
Gli smalti all’acqua green: belli, lavabili e sostenibili
Quando serve una finitura più resistente, ad esempio su porte, battiscopa, mobili o pareti molto frequentate, la scelta giusta è uno smalto all’acqua ecologico.
A differenza dei vecchi smalti al solvente, le versioni moderne usano acqua come veicolo, riducendo odori e emissioni. I migliori smalti green contengono resine acriliche o acrilico-alkyd, che combinano una superficie liscia e lavabile con un basso contenuto di composti organici volatili.
Sono perfetti anche per chi vive in appartamenti piccoli o con bambini, perché asciugano rapidamente e non lasciano residui tossici.
I componenti delle vernici murarie naturali
Le eco-pitture moderne si ispirano alle antiche ricette artigianali, ma con un approccio più consapevole e scientifico alla chimica naturale dei materiali.
A differenza delle vernici sintetiche, che si basano su resine acriliche o solventi petrolchimici, quelle naturali utilizzano ingredienti di origine vegetale e minerale, completamente biodegradabili e a bassissimo contenuto di VOC (composti organici volatili).
Gli elementi principali di una pittura naturale sono tre:
- Il legante, che dà coesione al film pittorico
- Il diluente, che serve per miscelare e stendere il prodotto
- Le cariche e i pigmenti, che determinano spessore, consistenza e colore
1. I leganti naturali
Per sostituire le resine sintetiche, si usano sostanze naturali con proprietà adesive:
- Caseina (una proteina del latte), ottima per pareti interne: forma un film traspirante e resistente
- Tuorlo d’uovo, amidi vegetali, latte, colla di pesce o gomma arabica, che sono sostanze naturali impiegate da secoli per migliorare l’adesione e la flessibilità delle pitture
- Olio di semi di lino cotto, spesso usato nelle vernici a base di olio o negli smalti naturali: nutre e impermeabilizza il supporto, riducendo la penetrazione dell’umidità
Oggi molte aziende hanno formulato dei leganti innovativi a base di biopolimeri vegetali (amidi modificati, lignina, destrina), che offrono una resa più stabile nel tempo mantenendo un’impronta ecologica minima.
2. I diluenti: acqua e oli naturali
Il solvente principale delle pitture naturali è quasi sempre l’acqua, ma in alcune formulazioni tradizionali si usa l’olio di lino o altri oli vegetali (soia, ricino, tung), che favoriscono la distensione del colore e la protezione della superficie.
3. Le cariche minerali
Sono le polveri che danno corpo alla pittura. Tra le più usate:
- Talco, argilla, sabbia, gesso, polvere di marmo, che aumentano la resistenza e migliorano la traspirabilità
- Alcune formulazioni contengono microsfere di silice o caolino, per rendere la superficie più vellutata e opaca
Queste cariche contribuiscono anche a regolare l’assorbimento dell’umidità, rendendo le pitture naturali ideali per ambienti domestici.
I pigmenti
Infine, il colore si ottiene con terre naturali come ocra, terra d’ombra, ossidi di ferro, verde cromo naturale, oppure da pigmenti minerali derivati dalle rocce macinate.
Questi pigmenti si possono acquistare in ferramenta o nei negozi di bricolage, ma anche autoprodurre partendo da terre locali disciolte in acqua calda. Una volta filtrate e lasciate riposare per qualche giorno, possono essere aggiunte alla base di calce o caseina per creare sfumature calde e autentiche.
Ricetta base per una pittura fai-da-te
Per chi ama sperimentare, è possibile realizzare una vernice bianca 100% naturale con pochi ingredienti:
- 1 parte di calce spenta di buona qualità
- 2 parti di acqua
- 2-3 cucchiaio di ricotta fresca stemperata (funge da legante proteico a base di caseina)
La miscela va mescolata fino a ottenere una crema fluida e omogenea.
Per colorarla, si possono usare altri pigmenti minerali oppure terre naturali precedentemente sciolte in acqua bollente e lasciate riposare per circa 1 settimana, mescolando ogni giorno.
Un’altra ‘ricetta’ sperimentabile per produrre una vernice sana e naturale prevede l’uso di latte, zucchero, amido e acqua. Sul web è possibile acquistare appositi kit completi degli attrezzi per realizzare il quantitativo di tinta a calce sufficiente a imbiancare 100 mq di superficie (20 l).
Una volta stesa sulle pareti, la calce così ottenuta igienizza ed elimina le muffe, mentre l’effetto ‘iridescente’ dei cristalli di calcite esposti alla luce solare donano un colore brillante senza eguali.
Come riconoscere una pittura davvero ecologica
Non basta leggere “naturale” o “eco” sull’etichetta: per essere davvero sostenibile, una pittura deve rispettare precisi standard ambientali europei. Ecco cosa controllare:
- Certificazioni: la più nota è l’EU Ecolabel, ma anche Blue Angel (tedesca) e l’etichetta A+ francese per le emissioni indoor sono garanzia di qualità.
- VOC dichiarati: la Direttiva 2004/42/CE impone limiti severi; cerca prodotti con VOC < 30 g/L
- Classe EN 13300: indica la resistenza al lavaggio. Le pitture Classe 1 sono le più lavabili, perfette per cucine e camerette
- Traspirabilità: essenziale nei bagni o negli ambienti umidi, meglio se specificata in etichetta
Quale pittura scegliere per ogni stanza
Non tutte le pitture sono adatte ovunque: una camera da letto non ha le stesse esigenze di un bagno. Ecco una guida pratica per orientarti.
| Ambiente | Tipo di pittura consigliata | Caratteristiche principali | Note utili |
|---|---|---|---|
| Soggiorno | Idropittura acrilica ecologica | Copertura uniforme, finitura opaca o vellutata | Cerca etichetta EU Ecolabel o A+ |
| Cucina | Smalto murale all’acqua o idropittura lavabile Classe 1 | Altamente lavabile, resiste a grasso e vapore | Ottimo per zone dietro ai fornelli |
| Bagno | Pittura ai silicati o a calce | Traspirante e antimuffa naturale | Evitare pitture filmogene non traspiranti |
| Cameretta | Idropittura naturale certificata A+ o Ecolabel | Basso odore, lavabile, sicura per bambini | Scegli colori chiari per maggiore luminosità |
| Corridoi e scale | Idropittura superlavabile o smalto all’acqua | Resistente ai graffi e alle macchie | Ideale per zone di passaggio |
| Camere da letto | Pittura a calce o argilla | Traspirante, regola l’umidità | Effetto opaco naturale, ottimo comfort visivo |
Come applicarle al meglio
Per ottenere un risultato duraturo e uniforme, bastano pochi accorgimenti:
- Preparate bene la parete: deve essere pulita, asciutta e liscia. Se ci sono crepe, stuccatele e carteggiate con una carta-vetro a grana media
- Usate un primer compatibile: acrilico per le idropitture, minerale per la calce e le pitture ai silicati
- Rullo giusto: a pelo medio (altezza 8–12 mm) per muri lisci, più lungo per superfici ruvide, pensate ad una prolunga per il soffitto e le parti alte della parete
- Due mani sottili sono meglio di una spessa: asciugherà in modo uniforme e durerà di più
- Ventilazione: lasciate le finestre aperte ma evitate correnti forti che asciughino troppo in fretta
Con gli smalti all’acqua, lavorate in passate leggere e incrociate, mantenendo il bordo bagnato per evitare segni visibili.
Come è prodotta pittura ecologica
Per prima cosa, durante il loro ciclo produttivo le pitture ecologiche producono pochissime scorie tossiche rispetto all’equivalente sintetico, e questo vuol dire un impatto più basso sull’ambiente.
Basti pensare che 1 kg di vernice sintetica equivale a ben 100 kg di rifiuti speciali prodotti, e che da ogni tonnellata di pittura evapora qualcosa come 400 kg di solventi dannosi per l’ambiente, gli animali e l’uomo.
In secondo luogo, le pitture ecologiche non vengono testate sugli animali e risultano molto più affidabili per la salute dell’uomo garantendo minori rischi di sensibilità e allergie ai loro componenti.
Questi prodotti, inoltre, sono microporosi e traspiranti, il ché significa che col passare del tempo non scrostano, non gonfiano e prevengono la formazione di muffe e umidità.
A differenza di quelle chimiche, tali pitture sono anche molto più semplici da utilizzare poiché si lavano via con facilità da rulli e pennelli senza l’ausilio di prodotti chimici detergenti, ma soltanto con acqua e sapone. Certo, le vernici naturali asciugano più lentamente, ma di contro si stendono facilmente, sono completamente inodore e non accumulano cariche elettrostatiche.
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Ultimo aggiornamento il 9 Ottobre 2025 da Rossella Vignoli
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