Digerire bene è importante per assicurarsi benessere e salute. Alcune sostanze, come gli antinutrienti, rischiano di ostacolare questo processo quotidiano o di limitare l’assorbimento di importanti elementi nutrizionali.
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La digestione è un processo fisiologico in cui gli alimenti ingeriti vengono sottoposti a varie trasformazioni fisico-chimiche. Ogni giorno il nostro organismo svolge queste operazioni di assorbimento dei nutrienti presenti nei cibi.
Una parte dei nutrienti utilizzati come carburante per le nostre attività, un’altra parte viene espulsa come materiale di scarto. Il tutto avviene attraverso delle fasi ben determinate e realizzate da specifici organi.
Questo complesso processo ha inizio nella cavità orale, dove il cibo viene masticato, impastato con la saliva trasformandosi in bolo. Da lì, con la deglutizione, procede verso l’esofago e ancora giù verso lo stomaco.
Grazie ai succhi gastrici, il bolo alimentare si trasforma in chimo. Le fasi finali di questo processo si svolgono nell’intestino tenue e crasso, da cui finalmente i materiali digeriti passano nel retto e vengono espulsi tramite l’ano.
La funzionalità digestiva, a livello gastrico o intestinale, può andare incontro a difficoltà e alterazioni. In questo caso si parla di dispepsia, di tipo organico o funzionale.
Può comportare sintomi come dolori addominali, meteorismo, nausea, vomito e senso di pesantezza dopo i pasti.
Le sostanze note come antinutrienti possono ostacolare l’assorbimento di importanti micronutrienti. L’apporto di ferro e altri minerali, come calcio e magnesio, rischia di essere ridotto dalla presenza di questi composti.
I principali sono:
Cosa fare, dunque? Alcune strategie e accorgimenti sono utili per evitare di incorrere in carenze nutrizionali o alterazioni della funzionalità digestiva.
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