Piante e fiori

Evonimo, la pianta dalle bellissime foglie utilizzata per siepi e bordure

Caratteristiche e consigli per la cura e la coltivazione sia in piena terra e che in vaso

Oggi andiamo alla scoperta dell’Evonimo, una pianta da esterno facile da coltivare, ideale per la creazione di siepi e bordure. Ma nessuno vieta di metterla a dimora anche in vaso per la coltivazione di esemplari singoli. Si tratta di una pianta che cresce piuttosto rapidamente e che regala grandi soddisfazioni!
Andiamo quindi a scoprire insieme come coltivarla in vaso o in giardino.

Evonimo, la pianta dalle bellissime foglie utilizzata per siepi e bordure

Che pianta è l’Evonimo

L’evonimo è una pianta arbustiva perenne che appartiene alla famiglia delle Celastraceae. Originaria di Asia, Europa, centro e nord America e Madagascar, ha portamento eretto e rami legnosi, su cui nascono foglie che possono avere forma ovoidale o lanceolata in base alla varietà.

Produce piccoli fiori rosati, cui seguono piccole bacche rosa, a volte con sfumature più scure. Principalmente coltivata per la bellezza delle sue foglie, viene in genere usata per realizzare siepi e bordature piuttosto compatte.

Usi dell’evonimo

Questa pianta viene principalmente impiegata a scopo ornamentale e decorativo per la bellezza delle sue foglie, dando quindi forma a bordure o siepi di grande impatto scenografico.

Evonimo: varietà

Ci sono diverse varietà di questa pianta. Ecco quali sono le più note e coltivate:

  • E. japonicus: le foglie verdi e tonde presentano deliziose variegature gialle
  • E. alatus: varietà sempreverde con foglie ovali, verdi e lucide
  • E. europaeus: pianta decidua molto apprezzata per i frutti rossi e i candidi fiorellini. Durante la stagione autunnale, perde le foglie
  • E. fortunei: varietà sempreverde con foglie verdi e di forma ovoidale

Come coltivare l’Evonimo

Vediamo nel dettaglio i principali accorgimenti da tener presenti per una corretta cura e manutenzione.

  • Clima: sopporta bene sia il freddo che i caldi più torridi
  • Terreno: si adatta a qualsiasi tipo di terreno. L’ideale, comunque, sarebbe un terriccio composto da argilla mixata a terriccio di foglie e sabbia
  • Esposizione: ama le posizioni molto ben soleggiate, ma resiste comunque bene anche in semi-ombra
  • Concimazione: al fine di garantire un bel fogliame rigoglioso, con cadenza periodica è bene somministrare del fertilizzante a lento rilascio.
evonimo
Esistono diverse varietà di Evonimo, con colorazioni molto difformi.

Quando piantare l’Evonimo

Lo si può coltivare sia in piena terra che sia in vaso, come singolo esemplare. Le varietà sempreverdi vanno piantate in ottobre o in aprile; le specie decidue, invece, vanno messe a dimora nel periodo che va da ottobre a marzo.

Quanto cresce l’Evonimo

In altezza può raggiungere un massimo di 80 cm circa.

Quando si pota l’Evonimo

In autunno, alla fine della fioritura, è bene procedere con le operazioni di potatura per mantenere una forma ordinata dell’arbusto o – ancora meglio – della siepe.

Di fatto, la potatura consiste fondamentalmente nella eliminazione di tutte le parti danneggiate, come le foglie secche e ormai rovinate.

Quando innaffiare l’Evonimo

Riesce a sopportare molto bene la siccità. Tuttavia, soprattutto durante i periodi più caldi e aridi, è fondamentale garantire una irrigazione costante e regolare.
Il terriccio deve rimanere sempre umido, ma non zuppo!
Durante i mesi invernali, il terriccio può restare tranquillante asciutto.

Come curare l’Evonimo in vaso

Durante il periodo vegetativo, ovvero dalla primavera fino all’autunno inoltrato, è bene annaffiare la pianta generosamente. Calmierare invece la somministrazione di acqua durante l’inverno. In ogni caso, evitare sempre i ristagni idrici.

Moltiplicazione

La tecnica di moltiplicazione migliore, che garantisce risultati soddisfacenti, è quella per talea, da eseguire in primavera.

Occorre prelevare una porzione di ramo portante (8-10 cm circa) e interrarla all’interno di un terriccio composto da sabbia e torba, da mantenere costantemente umido all’interno di un contenitore coperto da plastica, e ad una temperatura di minimo 20°C. Una volta che la talea ha radicato e cominciano a compare le prime foglioline, la pianta va quindi scoperta e trasferita in un ambiente caldo e luminoso.

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Una pianta che si presta perfettamente per cingere un giardino con una elegante siepe.

Messa a dimora

Nel mese di aprile o di ottobre bisogna mettere a dimora le specie sempreverdi. Per le specie decidue, si può procedere nel periodo che va da ottobre fino a marzo.

Per la realizzazione di siepi, le piantine vanno interrate ad una distanza di 40 cm circa l’una dall’altra.

Parassiti e malattie

Può subire l’attacco di acari, afidi e cocciniglie. Per questo, sarebbe bene non piantare gli arbusti eccessivamente vicini fra loro per favorire la circolazione dell’aria ed evitare un eccesso di umidità. Le cocciniglie possono essere rimosse manualmente utilizzando del cotone imbevuto di alcol. Se però l’infestazione fosse ormai diffusa, occorre agire utilizzando un antiparassitario specifico.

L’evonimo è anche soggetto a malattie fungine, come quella provocata dal fungo Phyllostycta evonymicola, che provoca la formazione di macchie scure sulle foglie fino a farle cadere. Altra malattia diffusa è l’oidio, che si riconosce facilmente per la formazione di muffa bianca sulle foglie.

L’evonimo è velenoso?

Sì, ed è bene tenerlo presente se la si vuole acquistare come pianta da tenere in giardino. Per l’uomo, questa pianta è velenosa in ogni sua parte. Mangiare le bacche può essere letale. Al contrario, la maggior parte degli animali, resiste bene al suo veleno.

Evonimo, etimologia

Il termine Euonymus deriva da 2 vocaboli greci: “éu”, che significa “bene”, “buono”, “vero” ed “ónoma”, che vuol dire “fama”, “nome”, “reputazione”.
In pratica, il nome della pianta vuol dire quindi che ha una buona reputazione. Ovviamente, si tratta di una denominazione ironica considerato il suo elevato tasso di tossicità.

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Quanto costa una pianta di evonimo

Le piantine hanno un costo molto economico che parte, di media, da 4,50 euro.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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