Il diritto di accesso all’energia pulita per tutti
Viene collegato a diritti come il vivere in un ambiente sano, al miglioramento delle condizioni di vita ed allo sviluppo sostenibile
Diritto di accesso all’energia pulita per tutti: questo è quanto si prefissa l’ONU per la popolazione mondiale. Ed è un concetto emergente che si riferisce al diritto fondamentale degli individui e delle comunità di avere accesso a fonti di energia rinnovabili, sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Sommario
Cos’è il diritto d’accesso all’energia pulita
Si tratta di un diritto importantissimo, ormai riconosciuto come un diritto umano fondamentale, perché viene collegato a diritti come l’ambiente sano, il miglioramento delle condizioni di vita e lo sviluppo sostenibile.
Presuppone prima di tutto che i cittadini abbiamo l’opportunità di ottenere energia da fonti rinnovabili ad un costo accettabile, garantita solo da politiche energetiche nazionali specifiche. Ed in secondo luogo comporta una maggiore sostenibilità della società, che tutela l’ambiente e cerca di mitigare i cambiamenti climatici.
Il concetto di ‘diritto all’energia pulita’ è presente in diversi quadri normativi internazionali e nazionali, ma rimane ancora in fase di definizione e implementazione a livello globale.
Per far si che questo diritto sia fruibile dai cittadini, è necessario per la comunità:
- contare su forniture affidabili di energia pulita, senza subire interruzioni o razionamenti, e ciò implica politiche nazionali di sviluppo delle infrastrutture energetiche orientate all’energia pulita, e interventi per renderle più efficienti e resilienti alle crisi
- partecipare ai processi decisionali legati alla politica energetica nazionale e all’approvvigionamento energetico, richiedendo politiche e investimenti per ridurre i costi e promuovere l’equità nell’accesso all’energia rinnovabile
- contare su forniture di energia pulita accessibile a tutti, indipendentemente dal reddito o dalla posizione geografica
Chi non ha accesso all’energia pulita nel Mondo
I numeri parlano chiaro: 1,1 miliardo di persone nel Mondo non hanno accesso all’elettricità e 3 miliardi sono costrette ad utilizzare combustibili altamente inquinanti. Il diritto di accesso all’energia pulita per tutte le popolazioni del Globo continua ad essere una battaglia ardua che le Nazioni Unite, in collaborazione con la Banca Mondiale e dell’organizzazione SE4ALL (Sustainable Energy for All) vogliono aggiudicarsi entro il 2030.
Ad aggiornare i numeri delle persone ancora tagliate fuori dal diritto all’accesso a fonti energetiche sicure e pulite ci hanno pensato gli autori del Progress Toward Sustainable Energy: Global Tracking Framework 2015, il report che fotografa la situazione energetica rinnovabile mondiale nel periodo compreso tra il 2010 e il 2012. E che dimostra come la quota relativa alle energie pulite nel mix energetico globale sia sostanzialmente cresciuta fino a rappresentare l’8,8% del totale.
Nonostante gli sforzi profusi e il trend decisamente positivo, però, nel Mondo vivono ancora moltissime persone senza corrente elettrica e tante altre sono costrette a cucinare utilizzando kerosene, carbone di legna e sterco.
‘La direzione è quella giusta – commentano i responsabili del progetto – ma il traguardo è ancora molto lontano poiché il gap da colmare implicherebbe ritmi di crescita delle rinnovabili molto più significativi’.
Per questo motivo l’appello delle organizzazioni internazionali è rivolto ai capi di governo e ai politici di tutti i paesi affinché triplichino i loro investimenti a sostegno dell’energia pulita e adottino strumenti e misure adeguate a garantirne l’accesso a tutte le fasce della popolazione, in primis quelle più svantaggiate.
Un monito che verrà certamente ribadito durante il vertice ONU di settembre 2015 e la Conferenza sul clima di Parigi, due incontri fondamentali per trovare un’intesa sulle strategie da adottare e determinare l’agenda per lo sviluppo energetico post-2025
Altre informazioni sull’energia pulita
Leggi anche questi articoli sull’energia da fonti alternative e pulite:
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2024 da Rossella Vignoli