Piante e fiori

MIT progetta il nuovo orto urbano

Si chiama CityFARM e sperimenta la coltivazione aeroponica e idroponica

CityFARM – uno dei recenti progetti sviluppati al Massachusetts Institute of Technology di Boston da un gruppo multidisciplinare di ingegneri, scienziati, economisti e progettisti urbani – è il risultato dell’unione fra tecnologia e nuovi metodi agricoli in materia di nuovo orto urbano.

MIT progetta il nuovo orto urbano

All’interno del Media Lab del MIT, si trova l’installazione del progetto pensato per costruire nuovi modelli di fattorie urbane. Si tratta di un orto urbano “tecnologico” che dà vita a uno spettacolo multicolore: le stanze sono pervase da una profusione di vegetazione che cresce indoor grazie a luci LED rosse e blu, le quali intervengono automaticamente quando la luce proveniente dall’esterno scarseggia. La temperatura è costantemente controllata e non è soggetta alle restrizioni stagionali degli ambienti esterni.

Si chiama CityFARM

Il metodo di CityFARM si avvale non solo la coltivazione idroponica, ma anche l’aeroponica, con quest’ultima le radici restano appese in aria, protette da uno scudo termico e, attraverso un apposito sistema di irrigazione, sono costantemente nebulizzate con acqua arricchita di vari nutrienti, tra cui fosforo, azoto, potassio e anche microelementi come rame e magnesio. Le piante sono irrigate ogni cinque minuti circa, in modo da rendere la crescita costante.

Con questo metodo le piante crescono più velocemente e, trovandosi in un ambiente interno, sono meno vulnerabili ai parassiti. Afidi e acari occasionali sono comunque presenti, ma per debellarli non sono necessari i pesticidi nocivi, bensì le famose coccinelle, validi aiutanti per il controllo dei parassiti (e protagoniste indiscusse dell’agricoltura biologica). Così le piante crescono sane e numerose, basti pensare che l’ultimo raccolto di CityFARM ha alimentato l’intero gruppo del Media Lab (ossia gruppi di ricerca composti da diverse centinaia di persone)!

Si chiama CityFARM

Uno degli obiettivi del progetto è utilizzare l’agricoltura urbana per facilitare l’accesso al cibo, risparmiando risorse. Infatti, non solo l’agricoltura urbana diminuisce la necessità di spedire ortaggi su lunghe distanze (riducendo così anche le emissioni di CO2), ma grazie alla tecnica aeroponica si ottiene un risparmio d’acqua maggiore rispetto a un sistema di agricoltura convenzionale.

Secondo Caleb Harper, il fondatore di CityFARM, vicinanza significa anche un maggiore valore nutrizionale. Infatti, secondo le sue ricerche, il raccolto ottenuto con CityFARM ha una densità di nutrienti maggiori rispetto a quelli convenzionali, perché non è necessario raccogliere frutta e verdura prima della maturazione.

Si chiama CityFARM

Il motto del gruppo CityFARM è “Food for the Future”, infatti il loro scopo è quello di trovare valide soluzioni che permettano di produrre cibo accessibile e di alta qualità per le (e nelle) città del futuro.

Simona Treré

Classe 1984, si è laureata a Bologna in Scienze della Comunicazione (con una tesi su Green Marketing e Green Communication) e ha conseguito il master in Comunicazione Ambientale a Roma. Dal 2009 lavora nel settore della sostenibilità ambientale seguendo la comunicazione e la progettazione ambientale per aziende del territorio. Grazie ai suoi studi e al suo lavoro si è potuta dedicare a una delle passioni: l’ecologia e il rispetto per la natura (nei suoi vari, complicati e meravigliosi aspetti). Per divertimento ha sfilato come modella di abiti green e per hobby si è avvicinata all’affascinante mondo dei “rifiuti-non rifiuti” attraverso il riciclo creativo, creando e vendendo oggetti realizzati con materiale di recupero.

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