Pioppo: tutto su uno degli alberi più caratteristici che si conoscano
Utilizzato per abbellire viali e giardini, è un albero che riserva tante sorprese
Il pioppo appartiene alla famiglia di piante arboree dette Salicaceae. È un albero a crescita rapida, che viene utilizzato per abbellire i giardini ma anche per la realizzazione della carta.
![Pioppo: tutto su uno degli alberi più caratteristici che si conoscano](https://www.tuttogreen.it/wp-content/uploads/2017/09/shutterstock_1038485206-375x250.jpg)
Sommario
Originario dell’Europa settentrionale, il pioppo (Populus) si divide in almeno una trentina di varietà. Le caratteristiche comuni sono date dal fusto, alto dai 15 ai 30 metri e dalla corteccia, di un colore che va dal bianco al grigio scuro con asperità colorate. Presenta germogli robusti e gemme apicali, le foglie hanno forma varia ma sono disposte a spirale.
Caratteristiche
Il pioppo è una pianta dioca, ciò significa che ci sono sia esemplari maschili che femminili. I primi hanno gemme più piccole e numerose e chiome slanciate, mentre i secondi hanno rami spessi, chioma folta e gemme più grosse.
I fiori, diversi nei maschi e nelle femmine, spuntano all’inizio della primavera, ovvero prima delle foglie, mentre i frutti, verdi o bruno-rossicci e racchiusi in capsule, maturano tra metà primavera e metà estate.
Classificazioni del pioppo
Le differenti varietà di pioppo si articolano in ben 5 sezioni: quelli della sezione Aegiros, ad esempio, sono diffusi nelle zone a ridosso dei corsi d’acqua, anche di Nord America e Medio Oriente. Quelli della sezione Populus, Abaso e Turanga sono presenti anche in Asia, America Centrale e Africa.
Populus nigra
Il pioppo nero è una delle varietà più note in Italia. Come suggerisce il nome, ha una corteccia molto scura ed un tronco nodoso che può superare anche i 30 metri. La lamina fogliare è di tipo ovato-triangolare ed è percorsa da una nervatura penninervia (cioè che si diparte sia a destra che a sinistra). L’apice fogliare è appuntito e dal margine seghettato.
Il Populus nigra Italica è una delle cultivar realizzate dall’uomo più conosciute; viene chiamato anche ‘pioppo lombardo’, in quanto è stato selezionato in Lombardia nel XVII secolo, e si caratterizza per una chioma alta e stretta.
![pioppo](https://www.tuttogreen.it/wp-content/uploads/2017/09/pioppo-700x466.jpg)
Populus alba
Il pioppo bianco è uno dei più utilizzati in giardinaggio, forse perché è la più resiliente e longeva. Detto anche ‘gattice’ o ‘albera’, raggiunge solitamente i 40 metri d’altezza. La sua corteccia è liscia, di color grigio chiaro, e frequentemente punteggiata da piccole lenticelle a forma di diamante.
Le sue foglie hanno una forma sia ovale che tondeggiante, solo a volte irregolarmente lobata. La pagina superiore è lucida e di colore verde scuro, mentre quella inferiore si caratterizza per la presenza del tomento, una fitta peluria biancastra che dà il nome alla pianta.
![pioppo](https://www.tuttogreen.it/wp-content/uploads/2017/09/nervature-del-pioppo-700x525.jpg)
Populus tremula
Diffusa anche in Asia e Africa settentrionale, viene utilizzato spesso per rafforzare le pendici franose. In Italia è presente soprattutto sulle Alpi e sull’Appennino; se incrociato con il pioppo bianco dà vita ad una cultivar detta Populus x canescens, ovvero pioppo gatterino o grigio.
Il Populus tremula si caratterizza per un fusto diritto e slanciato e una chioma di forma globulare, particolarmente mobile al vento, data sia da foglie ovali e appuntite che di forma tondeggiante. La corteccia è argentea con solchi scuri, e viene utilizzata per l’estrazione del tannino, una sostanza utilizzata dell’industria conciaria.
Anche il tronco del pioppo tremolo viene utilizzato per la produzione della carta, del legname e dei fiammiferi, ma è molto apprezzato in giardinaggio anche perché ben si presta alla moltiplicazione per talea.
Pioppo: coltivazione e potatura
Il pioppo è in genere un albero resistente che non necessita di particolari cure. Cresce velocemente ed è particolarmente adattabile a diversi climi. Ciò che conta è considerare in anticipo lo spazio che si è disposti a dedicargli nel proprio giardino, tenendo presente che nei vivai si possono anche trovare specie dalle dimensioni più contenute.
Predilige i terreni argillosi, quindi tendenzialmente umidi e ricchi. Se il proprio è sabbioso o povero, si può limitare la scelta al pioppo bianco, più resistente o ricorrere alla concimazione e ad una buona pacciamatura. L’impianto va effettuato in autunno, a partire da un esemplare a radice nuda, che consente maggior varietà e risparmio economico.
Sarà sufficiente scavare una buca di almeno 50 cm sul cui fondo disporre dello stallatico pellettato. Disporvi quindi la pianta, coprirvi bene le radici e irrigarla generosamente. Per un viale alberato, l’ideale è lasciare almeno un minimo di 4 metri tra un esemplare e l’altro, mentre per una siepe ne sono sufficienti 2 o 3.
Per quanto riguarda le irrigazioni, gli esemplari adulti sono particolarmente autonomi. Nei primi 3/4 anni di vita, però, meglio che siano abbondanti e frequenti (specie se il suolo è povero e drenante). La potatura di mantenimento va programmata in primavera, per eliminare rami malati o mal orientati.
Riproduzione del pioppo per talea
La talea del pioppo va effettuata in inverno, prelevando porzioni apicali, lunghe 30 cm, dai lami laterali. Immergetele nella terra umida e tenetele in una zona ombreggiata fino all’arrivo della primavera, quando avranno radicato, e potranno essere trasferite in vaso.
Parassiti e malattie tipiche del pioppo
Nemici del pioppo sono:
- I cancri rameali. Capitano in casi estremi, quando l’ambiente è eccessivamente umido. La specie più colpita è il pioppo tremulo; l’unica cura è l’espianto e la sostituzione.
- L’armillaria. Un’infezione fungina che interessa le radici con secrezioni simili al miele lungo tutto il fusto. L’unica soluzione sono l’espianto e la rimozione del terreno.
- La ruggine. Una malattia fungina che causa disseccazioni e caduta delle foglie. Per combatterla, sono utili sia un infuso d’aglio che di ortiche, con cui innaffiare la pianta ogni 6 mesi, anche quando la ruggine sarà scomparsa.
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