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Raffreddore del gatto: cause, sintomi e rimedi

I rimedi da adottare e quando preoccuparsi e rivolgersi al veterinario

Starnuti a raffica, tosse, febbriciattola e malessere generale, questi sono i principali sintomi del raffreddore del gatto. Proprio come quelli di noi umani. I gatti possono contrarre il raffreddore se prendono freddo o se vengono esposti a frequenti variazioni di clima. Ma ci sono anche dei virus che provocano il raffreddore felino.
Nella maggior parte dei casi, se il micio è in buona salute ed è stato sottoposto al ciclo vaccinale completo, il raffreddore è una patologia lieve che si risolve nel giro di qualche giorno, adottando opportuni accorgimenti. In presenza, invece, di sintomi gravi e che peggiorano, allora è necessario il tempestivo intervento da parte del medico veterinario, in grado di prescrivere il trattamento farmacologico più adeguato.

Raffreddore del gatto: cause, sintomi e rimedi

Raffreddore del gatto: sintomi

Il gatto col raffreddore manifesta sintomi specifici, molto simili a quelli che abbiamo anche noi umani quando siamo raffreddati.

  • Starnuti
  • Scolo nasale, di solito trasparente (se giallo o verdognolo indica la presenza di una infezione fungina o batterica)
  • Naso umido
  • Tosse
  • Congiuntivite e lacrimazione
  • Occhi arrossati
  • Respiro affaticato
  • Febbre
  • Ipersalivazione
  • Malessere generale e letargia
  • Mancanza di appetito

Sintomatologia grave

Nel caso i sintomi lievi non si risolvessero nel giro di qualche giorno, ed anzi peggiorassero o se ne aggiungessero di altri, è allora il caso di contattare tempestivamente il veterinario.

Ecco quali sono i sintomi allarmanti:

  • difficoltà respiratoria grave
  • febbre sopra i 39°C
  • tosse profonda
  • secrezioni nasali dense e colorate, giallognole o verdastre o, peggio ancora, con tracce di sangue
  • respirazione faticosa e con emissione di suoni acuti
  • piaghe sulla mucosa nasale
  • ulcere in bocca e/o sugli occhi
  • congiuntivite con pus
  • perdita di peso

Raffreddore del gatto: diagnosi

Di per sé, il raffreddore non è una patologia grave. Spesso si risolve spontanemanete solo con alcuni accorgimenti. Tuttavia, è sempre bene avere la certezza di una diagnosi da parte del veterinario. Anzitutto, il medico farà una serie di domande al padrone sul gatto: sui sintomi manifestati, sulle sue condizioni generali, la provenienza e lo stato vaccinale.

Dopodiché procederà con la visita per controllare i parametri vitali dell’animale. Il medico potrà inoltre decidere di effettuare un tampone nasale e/o agli occhi al fine di risalire con esattezza agli agenti patogeni che hanno provocato il disturbo.

Raffreddore del gatto: quanto dura

In base alle condizioni generali del gatto e al tipo di microrganismo responsabile dell’infezione, il raffreddore del gatto si risolve nel giro di 2-3 settimane circa.

Raffreddore del gatto: cosa fare

In gran parte dei casi, il raffreddore del gatto è una condizione lieve che può essere alleviata mediante semplici rimedi casalinghi. Vediamo quindi come comportarsi col nostro micio raffreddato.

  • Garantirgli un adeguato riposo facendolo stare in un ambiente caldo e tranquillo
  • Mantenerlo al caldo
  • Evitare di esporlo a sbalzi di temperatura
  • Mantenerlo idratato proponendogli cibi umidi e abbondante acqua fresca
  • In caso di inappetenza, aggiungere nel solito cibo alcuni pezzetti di alimenti particolarmente gustosi tipo fegato e sardine
  • Mantenergli puliti nasi e occhi dal muco in eccesso usando un panno umido e pulito oppure utilizzando specifiche salviettine igieniche per gatti
  • Aumentare il livello di umidità nella stanza in cui soggiorna l’animale, ad esempio mediante l’uso di un umidificatore oppure portando il gatto nella stanza da bagno mentre fate la doccia in modo che l’ambiente si riempia di vapore
raffreddore del gatto
La prima cosa da fare è tenere al calduccio il nostro micio.

Raffreddore del gatto: quando preoccuparsi

Come visto, spesso, il raffreddore del gatto si risolve nel giro di alcuni giorni mettendo in atto alcuni accorgimenti adeguati. In genere, ciò accade nei gatti sani, vaccinati e con un buon sistema immunitario.

Tuttavia, se col passare dei giorni la situazione dovesse peggiorare o dovessero presentarsi particolari sintomi, è opportuno contattare il veterinario. I sintomi che in particolare devono preoccupare sono:

  • gravi attacchi di starnuti
  • difficoltà respiratorie
  • letargia
  • rifiuto totale del cibo

Il veterinario, fatti i dovuti accertamenti, saprà risalire alle cause dell’infezione, e prescrivere i farmaci più adeguati per il trattamento. In caso di infezione batterica, il medico prescriverà un trattamento antibiotico.

Raffreddore del gatto: quali farmaci?

Se il veterinario lo ritiene opportuno, è necessario intervenire con una terapia farmacologica volta a combattere le cause che hanno scatenato l’infezione ed anche ad eliminare i sintomi. A seconda dell’agente patogeno individuato, la terapia antivirale sarà a base di farmaci antivirali come interferone o aciclovir.

In presenza di sovrainfezioni batteriche, il veterinario prescriverà allora una cura antibiotica.

In concomitanza con la terapia farmacologia, può inoltre essere utile un trattamento a base di vitamine ed integratori per rinforzare il sistema immunitario.

Raffreddore del gatto: rimedi naturali

Per la cura del raffreddore felino possono essere utili anche dei rimedi naturali, quali:

In ogni caso, è sempre sconsigliato il fai da te. Anche per la somministrazione di rimedi naturali, è sempre bene consultare il proprio veterinario.

Raffreddore del gatto: le cause

Come accade per gli uomini, il gatto può contrarre un raffreddore in caso di freddo, clima umido e durante i periodi che presentano una continua variazione delle temperature.

Tuttavia, il raffreddore può anche essere sintomo dell’influenza felina, provocata da virus, come: l’Herpes virus Felino e il Calicivirus Felino, che provocano una malattia virale che colpisce le vie respiratorie superiori.

Il raffreddore felino può inoltre essere causato da un batterio, come la Clamidia.

Nello specifico, l’Herpes Virus porta i seguenti sintomi:

  • naso infiammato
  • tracheite
  • congiuntivite
  • lacrimazione densa ed abbondante
  • infiammazione della cornea con possibile formazione di ulcere
  • stomatite
  • dermatite

I sintomi tipici del Calicivirus sono invece:

  • ipersalivazione
  • stomatite con presenza di ulcere su lingua e palato
  • gengivite
  • disidratazione
  • polmonite
  • difficoltà a camminare

In generale, poi, il raffreddore può comparire quando il sistema immunitario del gatto risulta indebolito per svariati motivi, come una situazione particolarmente stressante, che può essere un trasloco, la sterilizzazione, una dieta non adeguata, la convalescenza dopo un intervento, e così via.

Perché al gatto non passa il raffreddore

Se il raffreddore è provocato da Calicivirus o da Herpes virus, potrebbe divenire un disturbo cronico, manifestando la sintomatologia nei momenti in cui il sistema immunitario del micio risulta debole.

Più raramente, il raffreddore può diventare cronico in caso di:

  • allergie
  • infezioni fungine
  • polipi nasali o altri corpi estranei nel naso
  • infiammazioni
  • tumori

Raffreddore del gatto: prevenzione

Finora ci siamo occupati di come curare il raffreddore del gatto. Vediamo ora alcuni consigli ed accorgimenti per prevenire questo tipo di infezione.

  • Eseguire il piano vaccinale completo per il gatto per proteggerlo da alcuni virus responsabili del raffreddore, come il calicivirus (FCV), l’herpes virus (FeHV-1) e la clamidiosi felina
  • Evitare il contatto con gatti infetti (o potenzialmente tali)
  • Mantenere il sistema immunitario in buone condizioni, garantendo al micio una alimentazione sana ed equilibrata, a base di cibi di alta qualità e con un adeguato apporto proteico
  • Non far uscire il gatto nelle giornate più fredde ed umide
  • Assicurarsi che la cuccia del gatto sia in una zona calda e asciutta della casa, al riparo da correnti d’aria
  • Mantenere salubre e ben pulito l’ambiente in cui il gatto vive
  • Pulire regolarmente ciotole (di acqua e cibo) e lettiera usando sempre acqua molto calda e detergenti specifici

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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