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Come preparare il sapone fatto in casa all’olio di oliva con il metodo a caldo

Scopriamo insieme la ricetta del sapone fatto in casa, sia a caldo che a freddo ed in particolare come fare il sapone all’olio d’oliva.

Come preparare il sapone fatto in casa all’olio di oliva con il metodo a caldo

Volete un sapone bio al cento per cento naturale che abbia come ingrediente principale l’olio d’oliva, proprio come nel caso del Sapone di Aleppo? Sappiate che potete prepararvelo direttamente in casa se avete un po’ di tempo.

Le precauzioni

Massima attenzione a una cosa, però! La soda caustica è un materiale pericoloso, da maneggiare con estrema cura. Quindi è assolutamente indispensabile portare sempre guanti di gomma, occhialini e indossare una mascherina per riparare il naso e la bocca dal vapore che la soda produce quando viene diluita.

La cosa migliore sarebbe dunque prepararlo in un ambiente arieggiato o vicino a una finestra aperta.

Nel caso ci fosse inalazione o contatto con la pelle ricorrete al medico o al pronto soccorso.

Tuttavia la soda caustica (idrossido di sodio) è l’ingrediente fondamentale del sapone benché  nel processo di saponificazione reagisca con i grassi, neutralizzandosi e sparendo.

Dunque senza soda caustica niente sapone! Come acidi grassi si possono utilizzare burro di karité, olio di cocco, olio di girasole

Noi questa volta abbiamo scelto di utilizzare l’olio di oliva per le sue proprietà emollienti. Come liquido si usa quasi sempre l’acqua distillata ma alcuni optano per il latte che però richiede un procedimento più lungo.

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Sapone fatto in casa: metodo a caldo o a freddo?

I metodi per preparare il sapone fatto in casa sono due: a caldoa freddo. Attenzione ad utilizzare la soda perché pericolosa.

Cercate di mantenere le precauzioni che vi abbiamo suggerito per maneggiarla.

Vi consigliamo in ogni caso il metodo del sapone fatto in casa a freddo che trovare sempre di seguito in questo articolo con un approfondimento dedicato.

Ingredienti

Per fare il sapone fatto in casa all’olio d’oliva con il metodo a caldo e a freddo, vi occorrono:

  • 350 gr di acqua preferibilmente distillata (a caldo)
  • 280 gr di acqua preferibilmente distillata (a freddo)
  • 1 kg d’olio extra-vergine d’oliva
  • 134 gr di soda caustica

Per l’attrezzatura invece, procuratevi:

  • una bilancia elettronica (serve assoluta precisione nelle dosi)
  • dei cucchiai di legno
  • recipienti in pirex resistente al calore per la soda
  • recipiente di acciaio inox (resistente a 90°) per la saponificazione vera e propria
  • un termometro da forno
  • un frullatore ad immersione
  • dei contenitori di plastica o altri stampi, anche di legno.

Sapone fatto in casa: procedimento a caldo

Il procedimento a caldo è questo. Dopo aver indossato occhialini e guanti protettivi, potete maneggiare la soda (anche per pesarla con l’aiuto di un bicchiere) e mettetela in un recipiente di pyrex. Versate l’acqua in un contenitore d’inox e con l’aiuto di un bicchiere versare la soda caustica nell’acqua (mai il contrario!). 

Vedrete che la temperatura del liquido salirà a 80°, mescolando con il cucchiaio di legno per miscelare bene la soda. Fate raffreddare in un posto arieggiato (sarebbe perfetto il balcone) per circa 15 minuti finché la temperatura è scesa a 45° (da misurare con il termometro).

Anche l’olio va riscaldato a 45° in una pentola inox grande il doppio del volume del grasso. Una volta tolto dal fuoco con estrema attenzione versate la miscela di acqua e soda (a 45°) nel recipiente dell’olio. Mescolate sempre con il cucchiaio.

Ora, per eliminare grumi e rendere il composto liscio, frullate il tutto per circa 5/10 minuti con il mixer a immersione, fermatevi e riprendete, così per varie volte, per non farlo surriscaldare.

Durante questo procedimento di miscelazione ad un certo punto si arriverà alla ‘fase nastro’. Si tratta della fase in cui le gocce del composto che scivolano dal cucchiaio si posano su di un composto cremoso tracciando come delle linee.

La fase della saponificazione a caldo

A questo punto inizia la vera saponificazione a caldo in cui il processo di neutralizzazione della soda avviene grazie all’azione lenta del calore.

In una grossa pentola inox ponete a bagnomaria il tegame con la crema di olio, soda e acqua. Dovete aver cura di sistemare tra le due un poggia-pentole o altro che resista al calore, per separare il recipiente superiore dal fondo della pentola e quindi evitare un contatto diretto con il calore della fiamma.

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Riscaldate a fuoco basso coprendo il tegame con l’emulsione e ogni mezz’ora sorvegliate e rimestate il ‘sapone’ con cucchiaio di legno.

L’acqua non deve bollire (caso mai spegnete e riaccendete dopo 5 minuti).

Quando il composto assume una consistenza collosa e diventa semi-trasparente, dopo circa due ore di lenta cottura, togliete la pentola dal fuoco e fatela raffreddare.

Il tocco finale

Questo è anche il momento per aggiungere ingredienti come olii essenziali e micro-granuli o coloranti per rendere speciale il sapone (anche lavanda, scorzette d’arancia, pezzettini di cannella, riso…) perché la consistenza è ancora morbida.

Dopo aver aggiunto gli ingredienti, amalgamateli bene con il cucchiaio di legno e a questo punto arriva la fase di raffreddamento del sapone fatto in casa.

Versate il sapone negli stampi  tagliare poi a ‘fette’ il sapone una volta solidificato.

Suggerimento: Attenzione, per non danneggiare gli stampi dovete evitare di utilizzare stampi di alluminio, stagno, ferro, ghisa, pentole e contenitori ricoperti di materiali antiaderenti, schiume plastiche tipo il polistirolo e tutti i materiali verniciati.

Fate ‘vibrare’ (scuotete o sbattete su di una superficie piana) lo stampo per distribuire uniformemente il composto e togliere eventuali bolle d’aria e sistemate il tutto in un luogo fresco in attesa che si solidifichi.

Servono almeno 3 giorni.

Poi, con un foglio appoggiato sullo stampo, sformate il sapone fatto in casa girandolo velocemente oppure aiutatevi con un coltello passato nei bordi o passate lo stampo in freezer per poco.

Le saponette non sono ancora pronte perché la soda caustica non è ancora del tutto neutralizzata. Serve un periodo di affinamento di circa 2  mesi in un posto asciutto per poterle utilizzare.

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Sapone fatto in casa: procedimento a freddo

Se preferite utilizzare il metodo a freddo per produrre il sapone fatto in casa il tutto risulta forse più semplice anche se la quantità di acqua è minore (per 1 kg di olio servono 280 gr di acqua distillata e sempre 134 gr di soda).

Dopo aver raggiunto la ‘fase nastro’, potete aggiungere velocemente  gli ingredienti chi vi piacciono per non disperdere troppo il calore.

Versate la miscela direttamente negli stampi (meglio se in silicone), che poi vanno avvolti in vecchie coperte per mantenerli al caldo e farli raffreddare lentamente.

Attenzione a non lambire con le coperte la miscela di sapone.

Dopo circa 48 ore, sempre con i guanti perché la soda non è neutralizzata del tutto e quindi fa ancora effetto, potete tagliare il sapone fatto in casa in panetti delle dimensioni che preferite o sformarlo su fogli di carta. Lasciateli poi in un luogo fresco per circa 2 mesi a maturare.

Abbiamo comunque realizzato anche  un approfondimento dedicato per imparare a fare il sapone fatto in casa con il metodo a freddo che vi consigliamo di leggere:

Buon lavoro e buon sapone fatto in casa a tutti!

Dove acquistare del sapone naturale

Se non ve la sentite o se non aveste tempo, eccovi dove trovare anche online saponi tutti con ingredienti naturali:

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5 Commenti

  1. Ridicolo il fatto che parli di saponi naturali fatti con la soda caustica
    ed è ridicolo che “Dunque senza soda caustica niente sapone!” perché i veri saponi naturali si fanno senza usare la soda

  2. Salve,
    Nella ricetta del sapone c’è scritto “Versate il sapone negli stampi, oppure si può utilizzare una teglia di alluminio rettangolare e tagliare poi a ‘fette’ il sapone una volta solidificato.” E’ un errore grossolano, in quanto l’alluminio è uno dei materiali che non si possono usare per gli stampi. “Gli alcali non vanno d’accordo con diversi tipi di materiale con i quali reagiscono, spesso corrodendoli o comunque danneggiandoli. Vanno pertanto assolutamente EVITATI UTENSILI E STAMPI DI ALLUMINO ,stagno, ferro, ghisa, pentole e contenitori ricoperti di materiali antiaderenti, schiume plastiche tipo il polistirolo e tutti i materiali verniciati”. Citazione dal libro “il tuo sapone naturale” di Tadiello e Garzena. Vi inviterei a correggere l’articolo, se non altro perchè così chi si accinge a fare il sapone per la prima volta, non si ritrovi a dover buttare materiale, il che potrebbe(ma forse no :-D) scoraggiarlo a continuare.
    Cordiali saluti Antonella

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