Oggi andiamo alla scoperta della Clematis: le varietà, tutte le cure e i metodi di coltivazione necessari per coltivare questa bella pianta nei vostri giardini. Si tratta di una pianta rampicante molto resistente che può donare bellissime fioriture.
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La Clematis o Clematide appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae. Racchiude al suo interno numerose varietà di piante rampicanti, sia sempreverdi che a foglia caduca. In totale si contano circa 250 specie differenti.
Le sue piante crescono un po’ in tutto il mondo, compresa l’Europa e anche l’Italia.
Generalmente la clematide si presenta con foglie verdi, di colore scuro, ricoperte da una peluria sottile e di forma ovale. I fusti sono semilegnosi, esigui e producono i viticci mediante cui si attorcigliano a pergolati e muri.
Lasciata crescere spontaneamente, questa pianta è in grado di arrampicarsi anche su altre specie, ma senza danneggiarle o soffocarle.
Alcune varietà producono bei fiori bianchi, viola, blu o rosa nel periodo primaverile, altri fioriscono molto più tardi spingendosi fino all’autunno. In ogni caso ciò che accomuna la maggior parte dei fiori è l’assenza della corolla e la presenza di stami molto vistosi.
Non tutti sono a conoscenza della velenosità delle sue foglie: se ingerite potrebbero causare seri danni al cuore e anche il semplice sfioro con la pelle potrebbe causare ulcerazioni.
Proviamo a vedere ora quali sono alcune delle varietà più note della pianta.
Nasce in Asia e in Europa, mentre in Italia la troviamo sia sulle Alpi che sull’Appennino. Sono molto caratteristici i fiori rosa o azzurri, penduli, che fioriscono tra marzo e maggio.
Questa specie nasce in Cina e raggiunge fino ai 6 metri di altezza. I fiori sono larghi e piatti, bianchi, mentre le foglie sono di colore verde scuro. Fiorisce in estate, fino a settembre.
Questa è una specie ibrida, molto ricercata. I fiori sono davvero suggestivi con le loro tonalità che vanno dal rosso al porpora, dall’azzurro al viola. Si tratta di una pianta rampicante usata molto come ornamento di pergolati e similari.
Questa pianta proviene dalla Cina, l’Himalaya e il Caucaso. Produce molti rami e raggiunge anche i 6 metri di altezza. I fiori sono gialli e a forma di stella e compaiono da giugno a settembre. Le foglie sono di colore verde chiaro. I frutti hanno invece un caratteristico colore argentato.
La Viticella è una specie particolarmente diffusa nel nostro Paese. I fiori sono presenti nelle tonalità che vanno dal blu al rosso ed hanno petali molto grandi. È alta fino a 4 metri. Fiorisce da luglio a settembre.
La coltivazione della pianta è abbastanza facile, anche se è bene seguire alcuni accorgimenti.
La pianta ama il clima temperato. Per coltivarla, scegliete un luogo che sia soleggiato per parte della giornata, ma cercate di nascondere le radici e la base della pianta all’ombra. In questo modo si garantirà la giusta umidità.
Non ci sono invece problemi per il calo delle temperature, in quanto d’inverno la pianta perde tutta la sua parte aerea.
La pianta necessita di un terriccio che sia soffice, ricco di humus, umido e ben drenato. La messa a dimora va fatta tra l’autunno e la primavera. Bisogna scavare una buca di circa 40 cm, sul cui fondo si metterà del concime organico mescolato con della cenere, che tiene a bada il marciume radicale.
Bisogna evitare un luogo che sia in prossimità di alberi o muri, perchè la pianta richiede comunque uno spazio sufficiente per la sua crescita.
Si posiziona poi la pianta in profondità e si suggerisce di inserire anche un tubo o una canna. Si ricopre il tutto, comprimendo per bene e procedendo con una ricca irrigazione. La presenza del tubo viene suggerita per garantire il giusto apporto idrico alle radici.
Le irrigazioni devono essere cadenzate per tutto il periodo compreso tra la primavera e l’autunno.
La moltiplicazione può avvenire per seme o per talea.
La potatura segue regole differenti in base alla tipologia di pianta, che può essere a fioritura precoce o tardiva.
Veniamo infine alle cure contro i parassiti e le malattie. La Clematis potrebbe essere attaccata da afidi, lumache e forbicine. Inoltre può capitare che la pianta si ammali per il seccume del fusto (wilt) o per il mal bianco.
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