Se vi siete mai chiesti come riuscire a coltivare patate e altri ortaggi in spazi ristretti senza poter disporre di un orto o di un giardino, ecco la nostra guida pratica sui 3 modi più semplici per coltivare delle ottime patate naturali: nel sacco, in vaso o in un bidone.
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Coltivare patate genuine e buonissime è meno difficile di quello che si possa pensare. Con la fine dell’inverno, entriamo anche nel periodo più propizio per iniziare a coltivare molte varietà di vegetali commestibili. Si tratta di un’attività che in molti casi è possibile praticare anche in assenza di un orto, un giardino o un balcone sufficientemente grande.
Coltivare patate di diverse varietà in assenza di un vero orto è semplice. Per scoprire come riuscirsi è sufficiente procurarsi pochi attrezzi e seguire dei semplici consigli pratici.
Le patate possono essere coltivate durante tutto l’anno, ma la fine dell’inverno e l’inizio della primavera sono indubbiamente il momento ideale per cimentarsi in questa attività.
I tuberi in generale, come le patate e lo zenzero, possono essere coltivati anche in casa con modalità e tecniche differenti.
Vi proponiamo i 3 modi più semplici per avere patate buonissime in spazi ridotti, utilizzando un sacco, un vaso o in un comune bidone.
Munitevi di un sacco di iuta abbastanza capiente e robusto (10 litri), un po’ di terriccio di buona qualità e qualche patata germogliata. Questo è tutto quel che vi occorre per riuscire a coltivare nel sacco una buona quantità di patate assolutamente naturali e prive di pesticidi. Se non disponete di un sacco di iuta, potete utilizzare delle borse di stoffa della spesa impermeabili, riutilizzabili e opportunamente forate per il drenaggio dell’acqua.
Una volta riempito a metà il sacco con il terriccio, spezzettate le patate germogliate più grandi (in modo da ottenere più piantine) e disponetele ben distanziate l’una dall’altra, come suggerito nel caso del sacco.
Coprite con altro terriccio, innaffiate accuratamente il terreno in modo da tenerlo sempre inumidito, ma non bagnato, poiché i ristagni d’acqua comprometterebbero la germinazione dei tuberi e vi restituirebbero patate marce. Ricordate, inoltre, che per favorire la germinazione delle patate da interrare sarà sufficiente tenerle per qualche giorno alla luce.
Col passare del tempo vedrete spuntare i primi germogli in superficie: copriteli con altro terriccio e attendete lo sviluppo delle piantine e delle foglie dal colore verde intenso.
Le vostre patate potranno essere raccolte e mangiate quando le foglie saranno completamente appassite o secche.
Per farlo, vi basterà rovesciare il vostro sacco e raccogliere le deliziose patate ottenute da questa tecnica di coltivazione semplice e alla portata di tutti.
Tenendo conto che la maggior parte delle patate crescono e maturano in circa 60 giorni dall’interramento, ricordate che coltivare le patate con il sacco il periodo migliore va da fine marzo a maggio.
Avete ancora qualche dubbio? Date un’occhiata a questo video-tutorial su come coltivare le patate in un sacco.
I tuberi come le patate, ad esempio, possono essere coltivati in casa anche in spazi ristretti, servendosi di pochi e semplici attrezzi: un sacco di iuta, un po’ di terriccio di buona qualità e qualche tubero germogliato è tutto quel che vi occorre per coltivare nel sacco direttamente a casa vostra delle ottime patate prive di pesticidi e assolutamente naturali.
Se avete a disposizione un balcone, scoprire come coltivare della patate novelle gustose e naturali in poche mosse sarà quindi davvero un gioco da ragazzi. Quello che vi serve è un vaso di forma variabile (vanno bene sia quelli tondi che rettangolari), capiente 50 litri e profondo max 30 cm, del terriccio ricco e qualche patata bio germogliata.
Una volta forato il vaso per evitare ristagni d’acqua e riempito per 1/4 con il terriccio, dividete le patate in due o tre parti al fine di ottenere un maggior numero di piantine. Posizionatele nel terreno con i germogli rivolti verso l’alto, ben distanziate tra loro.
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Da questo momento la tecnica da seguire è molto simile a quella che abbiamo visto per la coltivazione delle patate nel sacco. Le prime foglioline che faranno capolino dovranno essere ricoperte con uno strato di terriccio inumidito regolarmente con un po’ d’acqua.
Ripetete l’operazione fino a quando i fusti germogliati non cominceranno ad allungarsi e irrobustirsi e compariranno i primi, bellissimi fiori bianchi e rosati.
In questa fase la pianta della patata diventa una pianta ornamentale dall’aspetto davvero gradevole e rallegrerà il vostro balcone con una generosa fioritura e un ricco fogliame dal colore verde brillante.
Nell’arco di 2/3 mesi noterete che le piantine cambieranno di colore e da vede diventeranno gialle e inizieranno ad appassire.
A questo punto le vostre patate sono pronte per essere raccolte: disseppellitele, spazzolatele delicatamente per rimuovere la terra e posizionatele per un paio di giorni in un luogo asciutto e sufficientemente assolato. Le vostre patate potranno così essere cucinate e portate in tavola.
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Avete a disposizione un bidone della spazzatura abbastanza profondo oppure un barile come quelli per la conservazione del vino, che giacciono inutilizzati in garage, in cantina o in un angolo del cortile di casa? Con pochi e semplici accorgimenti potrete impiegare il vostro vecchio contenitore per coltivare delle buonissime patate.
L’ideale è che il bidone abbia una capienza di circa 50 litri e sia facilmente forabile alla base per favorire il drenaggio dell’acqua ed evitare la formazione di muffe e funghi che potrebbero dar vita a marciumi.
Riempitelo per 1/4 della capienza di terriccio fertile e posizionate al suo interno delle patate da seme (possibilmente biologiche o acquistate da un contadino) tagliate a metà per la larghezza e rivolte con le gemme verso l’alto e sistemate il bidone in un luogo sufficientemente assolato.
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Man mano che le parti aeree della patata cominceranno a svilupparsi, abbiate cura di coprirle con del terriccio e di mantenere il giusto grado di umidità con annaffiature frequenti ma non abbondanti: anche in questo caso, infatti, è bene evitare pericolosi ristagni d’acqua.
Dopo circa 3 mesi, il colore delle foglie e dei fusti delle piantine virerà dal verde al giallo e una volta appassite potrete raccogliere le patate rovesciando il bidone. Ricordate di tenere da parte qualche patata in modo da impiegarla per nuove semine che vi consentiranno di ottenere altri generosi raccolti di patate home-made.
Chi di voi conoscere modi alternativi e tecniche semplici per coltivare patate?
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