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Come fare il mirto in casa: ricetta, curiosità e trucchi per non sbagliare

Questo liquore aromatico tipico sardo, è facilissimo da preparare, e la pianta di mirto resiste anche al Nord Italia

Se amate i sapori autentici e volete portare un tocco di Sardegna in cucina, imparare come fare il mirto in casa potrebbe essere l’attività perfetta da provare! Questo liquore aromatico e inconfondibile, simbolo della tradizione sarda, è facilissimo da preparare e non richiede attrezzature particolari. Con pochi ingredienti e un po’ di pazienza, potrete offrire il vostro mirto freddo di freezer e fatto in casa agli amici, perfetto anche da regalare in occasioni speciali.

Come fare il mirto in casa: ricetta, curiosità e trucchi per non sbagliare

Cosa serve per fare il mirto in casa

Il segreto del mirto fatto in casa è tutto nella qualità degli ingredienti. Raccogliete o acquistare le bacche di mirto fresche o essiccate. Se sono fresche, devono essere fresche, mature e integre.

Se non avete piante a portata di mano, è possibile trovarle nei mercati locali in Sardegna o in negozi specializzati anche in continente.

Ma ricordate che la pianta del mirto può essere facilmente coltivata anche in casa a temperature adatte ed è facile da curare.

Ricetta del mirto con bacche fresche

Ecco cosa serve:

  • 500 gr di bacche di mirto fresche (raccolte o acquistate)
  • 700 ml di alcol puro a 95° (per uso alimentare)
  • 1 l di acqua (meglio se minerale naturale)
  • 400-550 gr di zucchero (a seconda del gusto, per un mirto più o meno dolce)

Preparazione. Lavate sotto acqua corrente per eliminare eventuali impurità le bacche. Asciugatele tamponandole con un panno pulito. Mettete le bacche in un barattolo di vetro a chiusura ermetica e coprile con l’alcol puro. Lasciatele macerare in un luogo buio e fresco per almeno 30-40 giorni, agitando il barattolo ogni tanto per favorire l’estrazione degli aromi.

Una volta terminata la macerazione, preparate uno sciroppo sciogliendo lo zucchero nell’acqua riscaldata e fate raffreddare completamente. Filtrate il liquido alcolico dalle bacche con un colino a maglie fitte o una garza fitta o un canovaccio di cotone, più volte, per eliminando le bacche e l’eventuale ‘sabbietta’ contenuta nelle bacche stesse. Mescolate l’alcol filtrato dal mirto con lo sciroppo freddo, amalgamando bene i due liquidi. Fate riposare il liquore per almeno 30 giorni in bottiglie di vetro scuro, in un luogo fresco e al riparo dalla luce. Questo passaggio permette al mirto di maturare e sviluppare un gusto più morbido e armonioso.

Dopo il riposo, il liquore di mirto è pronto per essere gustato! Va servito freddo, preferibilmente dopo i pasti, come digestivo.

Ricetta del mirto con bacche essiccate

Si può fare anche con bacche essiccate, perché la raccolta è da fine novembre fino a febbraio inoltrato (dipende dalle annate). Si trovano tutto l’anno nei negozi d’alimentari più forniti oppure se andate in vacanza in Sardegna, acquistatele lì, le vendono anche al supermercato, oppure online.

Vi servono:

  • 100 gr di bacche di mirto secche
  • 350-400 gr di zucchero
  • 750 ml di alcool a 95° per liquori
  • 1,1 l di acqua

Preparazione. Mettete le bacche in ammollo in 250 ml di acqua per una notte. Aggiungete l’alcool all’acqua e bacche in ammollo. Lasciate macerare per almeno 15-20 giorni, capovolgendo la bottiglia almeno ogni giorno. Trascorso questo tempo, spremete le bacche in modo da estrarne tutto il succo con uno schiaccia patate in una ciotola. Poi filtrate il liquido più volte con un canovaccio di cotone e imbottigliate.

Preparazione dello sciroppo. Fate bollire l’acqua restante (850 ml) e mentre si raffredda scioglietevi lo zucchero. Fate raffreddare lo sciroppo e poi aggiungete la soluzione di alcool e mirto già spremuto e filtrato. Il mirto adesso è pronto per essere bevuto.

Curiosità sul mirto

Il mirto è una pianta tipica della macchia mediterranea e, oltre alle bacche, anche le sue foglie sono usate in cucina, ad esempio per aromatizzare arrosti o formaggi.

In Sardegna, il mirto è simbolo di ospitalità: offrirne un bicchiere è considerato un gesto di benvenuto.
Il mirto bianco, meno comune, si prepara con bacche di mirto di colore chiaro e ha un sapore più delicato rispetto alla versione tradizionale.

Trucchi per non sbagliare a preparare il liquore di mirto

La qualità delle bacche è fondamentale ed è raccomandato di usare solo bacche mature e fresche per garantire un sapore autentico.

Anche regolare la quantità dell’acqua e dello zucchero è importante, e va fatto in base al proprio gusto personale, ma senza esagerare con la dolcezza, per non coprire il sapore delle bacche. Usate anche acqua minerale per evitare che il liquore abbia retrogusto strano.

L’operazione del filtraggio è fondamentale. Bisogna filtrare bene il liquido per eliminare eventuali residui, perché le bacche rilasciano un contenuto granuloso, che è difficile da eliminare, quindi meglio mettere un canovaccio di cotone nel colino e filtare più volte, così il vostro liquore sarà limpido e piacevole alla vista.

Infine, il riposo è fondamentale per ottenere un liquore equilibrato e aromatico.

Perché fare il mirto in casa?

Preparare il mirto in casa non è solo un modo per riscoprire le tradizioni, ma anche un’attività divertente che dà soddisfazione. Inoltre, il liquore fatto in casa è privo di conservanti o coloranti, quindi più genuino rispetto a quello industriale. E poi, non incorre in possibili problemi di sicurezza e conservazione, perchè l’alcool è un ottimo conservante naturale che uccide i batteri.

Ora che sapete come fare il mirto in casa, non vi resta che mettervi alla prova! Potrete creare un liquore unico, che racchiude il sapore intenso della Sardegna e gustarlo in famiglia o con gli amici.

Altri liquori fatti in casa

Potrete lanciarvi nella preparazione di vari liquori in cucina, ecco le ricette:

Ultimo aggiornamento il 30 Giugno 2025 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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