Come riciclare il gel di silice o silica gel
Innanzitutto, che cos’è il gel di silice o silica gel? E’ un prodotto disidratante di sintesi, ottenuto chimicamente da SiO2 amorfo (biossido di silicio). Il gel di silice ha una elevata capacità di assorbimento dell’umidità ed i sacchetti disidratanti vengono utilizzati per assorbire l’umidità all’interno degli imballaggi e per proteggere i prodotti sensibili all’umidità durante il trasporto o lo stoccaggio. Possono avere comunque usi molto diversi, le tradizionali applicazioni sono:
• Prodotti Farmaceutici
• Integratori alimentari
• Apparecchiature Mediche
• Equipaggiamenti elettronici
• Apparecchiature ottiche
• Imballaggi alimentari
• Prodotti in pelle, cuoio, etc…

E ora veniamo al punto della guida: avevate mai pensato che anche quei sacchetti di gel di silice che troviamo nelle scatole delle scarpe, nelle tasche dei giubbotti…… possono essere riutilizzati?
Anche se il silica gel non è un prodotto tossico (ammesso che sia un prodotto a norma, non contaminato da sostanza pericolose o inquinanti, come per esempio successo qualche anno fa, allorchè in Europa ci fu un allarme per la diffusione di buste di gel di silice contenenti alte percentuali di un funghicida altamente tossico, il Dimetil fumarato), per definizione tutto ciò che viene gettato pruducendo rifiuto non biodegradabile, senza essere riusato o riciclato, inquina.
Ecco quindi i 10 modi più ingegnosi per riusare il gel di silice o silica gel:
1] Il riuso più ovvio, si possono utilizzare negli armadi, collocati sul fondo, sopra il coperchio di una vecchia scatola di scarpe.
2] Posizionandoli in cassaforte, quando c’è l’esigenza di preservare dall’umidità documenti o oggetti presenti nelle casseforti.
3] Per proteggere dall’umidità gadget o prodotti di elettronica di consumo (macchine fotografiche, videocamere, playstation, etc)
4] Collocati in vaschette sopra i davanzali delle finestre, assorbono l’umidità ed impediscono la formazione della muffa.
5] Quando mettiamo le valigie in soffitta, ricordiamo che un sacchettino di gel di silice all’interno delle valigie le protegge da cattiviodori e aiuta a conservarle meglio.
6] Per proteggere i semi da piantare mantenendoli in ottime condizioni, pronti per la messa a dimora nel terreno.
7] Dentro gli stivali per eliminare i batteri ed il cattivo odore.
8] Dentro un vaso vuoto per essiccare i fiori.
9] Si possono tenere sul cruscotto dell’auto per ridurre l’appannaggio dei vetri.
10] Ultima chiave di utilizzo, si possono addirittura usare nel box delle pastiglie per la lavastoviglie per assorbire l’umidità.
Teniamo anche presente che si possono rigenerare – per un certo numero di volte – mettendole nel microonde. Le bustine disidratanti di gel di silice possono essere fatte durare più a lungo in questo modo: bastano circa cinque minuti in microonde per una bustina da 240 gr.
L’Ambiente ringrazia per queste geniali idee… e voi, ne conoscete altri, di modi per riciclare il silica gel?
L’articolo è un pò come dire…zoppicante. Considerato che buona parte dei contenuti con cui è stato redatto questo articolo provengono da informazioni da me redatte e pubblicate, mi permetto di fare una precisazione.
La possibilità di rigenerare le bustine viene accennata solo alla fine dell’articolo e anche in modo vago. Eppure non ci può essere riutilizzo delle bustine di silica gel se prima non c’è rigenerazione. E’ ovvio che le bustine che si estraggono da confezioni o scatole sono tutte quante esauste, però leggendo questo articolo sembra che si possano prendere così come sono e rimetterle in un armadio, per essiccare i fiori o dentro i fari di un’auto. E’ inutile dire che i benefici anti-umidità ottenuti saranno pari a zero, proprio perché le bustine che si intende riutilizzare sono già completamente sature di umidità. Non può essere diversamente, perché una bustina di pochi grammi che è stata per settimane o mesi in una piccola scatola da scarpe di cartone (materiale molto poroso e permeabile all’umidità) sarà sicuramente esausta da un pezzo….
Prima di parlare di riutilizzo, parliamo quindi prima di rigenerazione, naturalmente con tutte le cautele del caso, specialmente se si ha a che fare con bustine di dubbia provenienza.