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Compostaggio a caldo

Se disponete di una grossa quantità di rifiuti organici da compostare vi consigliamo il metodo del compostaggio a caldo, per il quale è necessario un quantitativo di materiale di scarto di circa un metro cubo.

Compostaggio a caldo

Questo metodo viene definito a caldo proprio perché decomponendosi i rifiuti producono calore: al centro del cumulo si raggiungono temperature fino a 60 gradi. Se, dunque, scegliete il compostaggio a caldo non potete applicarlo su terrazzi e piccoli quadrati di giardino, vi servono orti o piccoli appezzamenti di terreno.

Per procedere con il compostaggio a caldo state molto attenti a posizionare il cumulo in una zona ricca d’ombra, affinché il compost non si secchi o non si scaldi troppo, così come per evitare che si raffreddi è bene posizionarlo su un terreno ricoperto di rami di piante caducifoglie.

Anche la composizione del compost è fondamentale per favorirne l’ossigenazione, altrimenti i batteri che si producono sono quelli anaerobi, responsabili del cattivo odore e dei composti tossici.

Data la grossa quantità di rifiuti che si compostano con il compostaggio a caldo è bene che lo strato superiore e quello inferiore sia costituito da rami e foglie tritati molto grossolanamente. Per migliorare l’aereazione del cumulo vi consigliamo di rivoltare la massa almeno due o tre volte nei primi mesi della fase di compstaggio.

Dovete stare molto attenti anche all’umidità del cumulo: potete farlo o equilibrando la quantità di scarti umidi e meno umidi, oppure innaffiando il cumulo. Se, infatti, il cumulo si essicca i batteri responsabili della decomposizione muoiono. Per controllare il grado di umidità potete prendere una manciata di materiale, e se vi lascia il palmo della mano umido potete stare tranquilli.

Se poi volete accelerare il processo di compostaggio potete mescolare insieme ai rifiuti degli enzimi, che trovate tranquillamente in commercio, e che se aggiunti al cumulo non solo ne favoriscono la decomposizione, ma evitano anche i cattivi odori.

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