Oltre ad essere rinomata per il suo legname, il frassino è una pianta officinale a cui sono attribuite importanti proprietà. Scopriamo quali sono e come trarne beneficio.
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Il frassino è un albero di grande rilievo paesaggistico per merito della sua eleganza ed imponenza. Appartiene alla famiglia delle Oleaceae ed è presente in numerose varietà. Originario dell’Europa e del Caucaso, in Italia cresce nei boschi fino a 1500 metri di altitudine ed è diffuso soprattutto al Centro-Nord. L’etimologia del nome della pianta è incerta. Potrebbe risalire al latino classico oppure al greco.
In quest’ultimo caso il significato del verbo ‘frassein’, ovvero ‘assiepare’, rende conto dell’uso ornamentale della pianta. L’albero può essere utilizzato con lo scopo di delimitare i confini sfruttando anche il suo aspetto ornamentale. La pianta è rinomata anche come pianta officinale e per la produzione di legname.
Una delle specie più diffuse in Italia è quella del Fraxinus excelsior, maggiore o comune. Si tratta di un albero imponente visto che la sua altezza può arrivare a circa 40 metri. Viene usato come pianta ornamentale all’interno di parchi o grandi giardini. Il suo legno chiaro biancastro è adatto anche per la produzione di legname. Fornisce, inoltre, legname da ardere o da carbone.
Il Fraxinus ornus, detto anche orniello o albero della manna, è invece rinomato anche per i suoi usi in fitoterapia. Oltre ad essere utilizzato come pianta da legname, è infatti conosciuto per le sue proprietà terapeutiche.
Questa pianta è adoperata in particolar modo per le sue proprietà diuretiche, antinfiammatorie e lassative. L’infuso preparato con le foglie è utile anche per le sue virtù emollienti.
Un’altra specie abbastanza diffusa, infine, è il Fraxinus oxycarpa. Quest’albero si contraddistingue per la presenza di gemme chiare di colore verde-bruno.
Il legno ottenuto da questa pianta è facile da lavorare. Elastico e lucidabile, risulta sensibile al tarlo. Viene utilizzato per la costruzione di mobili o per la realizzazione di attrezzatura sportiva.
Foglie, corteccia di rami giovani e gemme sono le parti più utilizzate per scopi curativi. Questa pianta, infatti, presenta proprietà diuretiche che la rendono indicata per alcuni disturbi. In particolare, aiuta a eliminare l’acido urico per cui se ne riscontra l’utilità in caso di calcoli renali.
Viene indicato anche come rimedio naturale per il trattamento di altre patologie, quali l’artrosi e la gotta. Viene consigliato come coadiuvante anche nel caso di reumatismi. In generale, i componenti di questa pianta la rendono ideale per gli effetti depurativi a livello epatico e renale.
Tra le possibili applicazioni vi sono anche quelle tese a contrastare dolori articolari, cellulite e ritenzione idrica.
L’impiego delle parti di questa pianta non comporta solitamente degli effetti collaterali. Tuttavia, a scopo precauzionale è sempre preferibile consultare il proprio medico di fiducia prima dell’utilizzo. Una particolare accortezza andrebbe prestata per le donne in stato di gravidanza o allattamento.
In ogni caso è bene evitare l’assunzione per periodi prolungati. L’utilizzo di preparati per scopi dimagranti o diuretici per lungo tempo può esporre a rischi per la salute. In particolare ciò accade se non si è sotto il controllo e la guida di un medico.
Infine, l’uso è controindicato in caso di ipersensibilità ad una o più componenti della pianta.
Nelle foglie di questa piante sono presenti importanti composti. Tra questi troviamo, in particolare, mannitolo, mucillagini, fitosteroli, tannini e flavonoidi.
Grazie a queste sostanze, le foglie sono responsabili di una blanda azione lassativa che non comporta dei particolari effetti collaterali. Le foglie di questa pianta si possono usare per preparare un infuso. Sono per questo sufficienti 2 gr di foglie essiccate da immergere in 100 ml di acqua bollente.
Tra i componenti della corteccia si trovano idrossicumarine e tannini. Dalla corteccia del Fraxinus ornus si estrae la linfa, detta manna, un essudato zuccherino. Si ottiene incidendo la corteccia dell’albero.
La sostanza, nota fin dall’antichità, costituisce un blando lassativo naturale. Tale efficacia lassativa sembra riconducibile soprattutto alla presenza di sostanze come mucillagini e mannitolo.
Esercita anche un’azione espettorante, emolliente e sedativa in caso di tosse, per bronchiti, laringiti e faringiti svolge un effetto decongestionante e calmante. Le sue proprietà sono sfruttate anche in ambito cosmetico. È in grado, infatti, di avere efficacia anti-age rendendo la pelle liscia e morbida.
Nella corteccia la presenza delle cumarine, inoltre, potrebbe spiegare le proprietà febbrifughe, analgesiche e antinfiammatorie attribuite a questa pianta.
Ecco come preparare un decotto e beneficiare di queste proprietà terapeutiche. Mettete 2 gr di corteccia in 100 ml di acqua e fate bollire per 10 minuti. Filtrate e zuccherate.
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