Mangiare sano

E’ consigliabile mangiare la frutta con la buccia o senza? Ecco come regolarsi

La risposta a una domanda frequente

Quando si parla di “naturale”, si parla spesso anche di mangiare il cibo così come offerto dalla natura. Ma è sempre una soluzione valida? Ecco la risposta alla domanda: “frutta con buccia o senza?

E’ consigliabile mangiare la frutta con la buccia o senza? Ecco come regolarsi

La frutta, come tutti ben sappiamo, è una delle categorie di alimenti più importanti in assoluto per il nostro benessere. Non c’è nulla di meglio che essere in una situazione ideale dove si coglie un frutto dall’albero, sano, e si mangia direttamente con la buccia, senza nemmeno lavarlo, assaporandone il gusto…

Ma è sempre consigliabile, o meglio è consigliabile, in generale, mangiare la frutta direttamente con la buccia, con o senza lavaggio? Andiamo a fare una piccola analisi dell’argomento, cercando di capire che cosa può essere meglio fare alla fine dei nostri pasti.

Frutta con buccia o senza: cosa dicono i nutrizionisti

Iniziamo col dire che molti nutrizionisti consigliano di mangiare la frutta direttamente con la buccia. Questa indicazione si basa su analisi chimiche del frutto stesso, dove si scopre che vitamine, sali minerali e soprattutto fibre del frutto (penso alla mela) si trovano appunto della buccia. E questo è innegabile, è vero.

La buccia è un meccanismo di difesa della pianta, simile a quello che la pelle è per noi. E la pelle spesso è più ricca di nutrienti rispetto all’interno -pensiamo ad un pollo: la pelle è molto più buona e saporita del muscolo, del petto o della coscia.

Fibre si o fibre no?

Ciò che è importante dire è che la buccia contiene soprattutto fibre. Fa bene a tutti? No, fa bene solo ad alcuni di noi. Le fibre non vengono digerite dal nostro organismo, ma solo da organismi animali come le mucche o le pecore (che hanno dei batteri che le digeriscono per loro) quindi il fatto di mangiare fibre noi non apporta alcun vantaggio in termini energetici. Più che altro “riempiono” senza nutrire, e non venendo digerite portano via un po’ di roba in più dall’intestino.

Per cui, se una persona è a dieta nessun problema, anzi ben vengano; anche se una persona è stitica, perché aumentano l’espulsione di acqua nell’intestino e rendono le feci più morbide.

Ma per chi ha problemi di assorbimento, o di colon irritabile, sarebbe meglio mettere nella dieta meno fibre possibili. Per cui queste sostanze fanno bene ma solo fino a un certo punto, dipende dalla nostra situazione. Ed è dalla nostra situazione che dipende il fatto che sia meglio mangiare la frutta con la buccia o meno.

La questione igienica

E poi c’è un’altra questione da non sottovalutare: il fatto che la buccia è sporca. È una barriera difensiva ed è sporca di terra che vola, impurità dell’aria, batteri, e ovviamente pesticidi che gli agricoltori ci spargono sopra. E questi bene non fanno mai. Mai.

In questo caso, nemmeno un bel lavaggio aiuta a toglierli, perché in parte vengono assorbiti dal frutto, per cui bisogna togliere anche un po’ di polpa, e questo si fa solo con il coltello o con uno sbucciatore, sbucciando per bene il frutto.

Frutta con buccia o senza? Dipende!
Frutta con buccia o senza? Dipende da un paio di fattori facilmente identificabili.

Insomma, la frutta trattata bisogna evitare di mangiarla con la buccia proprio in virtù di questo.

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In conclusione

Per questi motivi, se volete mangiare la frutta con la buccia, almeno scegliete quella senza pesticidi, quella biologica, evitando questo problema. Poi, la scelta del lasciare o del togliere la buccia è demandata solo ed esclusivamente alle vostre necessità: se avete bisogno di fibra per il vostro organismo, sulla base di indicazioni medico-nutrizionali, mangiate quella biologica con la frutta. Nel dubbio, meglio sbucciarla.

Rappresenta una piccola percentuale del frutto, in certi casi è immangiabile (banana, noce di cocco, ma anche l’arancia, che è amara) e si rischia di assumere sostanze che potrebbero essere più dannose rispetto ai benefici che ci apporta.

Se mettiamo su una bilancia i pericoli e i benefici, salvo i casi particolari, la bilancia pende dalla parte dei pericoli, anche se di poco. Per cui, perché rischiare? Coltello alla mano…

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Valerio Guiggi

Classe 1988. Laureato in Veterinaria e abilitato alla professione, si è sempre interessato alla branca della veterinaria che si occupa di Sicurezza Alimentare e Ispezione degli Alimenti, discipline per le quali a fine 2016 diventa specialista. Nella vita si occupa di consulenza sanitaria e normativa ad aziende che producono alimenti. Da sempre appassionato di scrittura, diventa articolista parlando di tematiche tecnologiche nel 2011 per unire la sua passione alla sua professione dopo la laurea. Scrive su Tuttogreen da giugno 2015, occupandosi di tematiche inerenti la sicurezza e la qualità alimentare.

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