L’Hemerocallis, chiamata anche Emerocallide, è una pianta in grado di regalare belle e vivaci fioriture, ma di breve durata. Ecco cosa bisogna sapere per prendersene cura in maniera corretta.
Contenuti
Scopriamo tra tante piante e fiori le diverse varietà di questi bulbi colorati e come curarle.
Appartenente alla famiglia delle Liliacee, l’Hemerocallis o Emerocallide, è una bulbosa perenne. Il genere comprende oltre 3000 varietà, tutte diverse.
Le foglie sono nastriformi, lunghe fino a 70 cm, ricordano molto i ciuffi d’erba. Dall’estate fino all’autunno, dal ceppo di foglie partono i fusti carnosi ed eretti, ricchi di boccioli. Considerando che ogni fusto è ricco di fiori e che questi si sviluppano l’uno in seguito all’altro, la fioritura complessiva può durare quindi anche svariate settimane.
I fiori sono formati da sei petali, curvi verso l’esterno. I colori vanno dal rosso all’arancione, fino al giallo e le forme possono variare da quella ad imbuto a quella triangolare. Ricordano molto il giglio.
Negli anni le esigenze di mercato hanno favorito la diffusione di numerosi ibridi, dai colori più variopinti, anche striati e bicolore. Scopriamo ora alcune delle varietà più conosciute.
Tra le diverse varietà disponibili ecco le principali:
Tra le piante facili da coltivare e curare, l’hemerocallis spicca perché abbellisce il giardino grazie ai suoi coloratissimi fiori simili ai gigli, ma ha bisogno di davvero poche attenzioni ed i risultati non tarderanno ad arrivare!
Essendo un genere composto da diverse varietà, bisogna tener conto delle specifiche esigenze di ognuna.
In linea di massima l’hemerocallis tollera la luce in base al colore dei suoi fiori: quelli più chiari necessitano di una luce diretta, meglio se solo al mattino, quelli più scuri di mezz’ombra, che gli garantirà una buona crescita.
Acquistate un terriccio comune per giardino e unitelo a del compost. Il terreno deve essere ben drenante e ricco di sostanze organiche.
Potete scegliere di piantare l’emerocallide in vaso o in piena terra.
In vaso è consigliato soprattutto se avete optato per una varietà delicata. In questo modo potete sempre ripararla durante l’inverno. Tenete conto che saranno necessari più rinvasi in quanto tende a crescere molto e a necessitare di spazio. Scegliete un vaso profondo almeno 30 cm.
Se invece preferite la coltivazione in giardino, scavate una buca a circa 4 cm di profondità e piantate i rizomi. Ricordatevi di lasciare almeno 70 cm di distanza tra una buca e l’altra.
In ogni caso per la messa a dimora dovete procedere in primavera o in autunno.
La pianta deve essere annaffiata durante il periodo vegetativo, quindi dalla primavera all’autunno, fino al mese di ottobre circa. Accertatevi sempre che il terreno sia ben asciutto prima di procedere con una nuova irrigazione. Nella fase di riposo bisogna invece sospendere.
Se volete cimentarvi con la moltiplicazione della pianta, dovete procedere con la divisione dei cespi, a primavera o in autunno.
Aspettate che la pianta abbia raggiunto la sua maturità e poi tagliate i cespi. Potete metterli direttamente a dimora, sia in vaso che in giardino, irrigando in abbondanza nel primo periodo.
Questa pianta, pur essendo abbastanza rustica, teme l’attacco di afidi, acari, cocciniglia e ruggine. Un altro pericolo è rappresentato dal marciume delle radici, causato da un eccesso di irrigazioni.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che l’emerocallide è uno dei fiori che si possono mangiare, dal momento che tutte le sue parti sono commestibili. In Giappone difatti viene comunemente consumata nelle insalate, ma non solo.
Una curiosità di questa pianta originaria del continente asiatico sta nel suo nome, che in greco è l’unione di due parole, heméra e kallos, e significa ‘bella un giorno’, proprio in riferimento al fatto che ogni fiore dura appunto solo un giorno.
Ecco altre guide pratiche per coltivare fiori in giardino:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.