La pulsatilla, anche nota come erba del diavolo, è una pianta erbacea perenne, che trova largo impiego nel campo delle cure omeopatiche grazie alle sue notevoli proprietà. La Pulsatilla ha diverse varietà fra cui vi segnaliamo le più diffuse, la Pulsatilla vulgaris e la Pulsatilla pratensis
Sebbene la pulsatilla fosse da sempre utilizzata in Europa e America per scopi curativi, solo in epoca moderna ne sono stati riconosciuti gli effetti terapeutici soprattutto in omeopatia.
All’interno di questa pianta si riscontra un’elevata concentrazione di anemonina, sostanza alcaloide responsabile del colore giallo dell’estratto essenziale: questa molecola conferisce alla pulsatilla le sue proprietà antispasmodiche che la rendono consigliabile in caso di spasmi digestivi, tosse spasmodica e dolori genitali femminili.
L’azione dell’anemonina sembra utile anche per contrastare emicranie e nevralgie e, grazie al potere analgesico, può permettere di alleviare in modo naturale i dolori mestruali.
Nonostante le sue virtù curative, questa pianta può nascondere anche pericoli per l’organismo umano, provocando effetti collaterali anche gravi legati all’assunzione di dosi eccessive.
In omeopatia, le terapie a base di pulsatilla prevedono l’assunzione del succo della pianta secca dopo averlo bollito, per evitare che risulti tossico causando diarrea, vomito e convulsione; una terapia omeopatica a base di pulsatilla è comunque controindicata in caso di gravidanza.
Per il dosaggio è preferibile comunque consultare uno specialista in omeopatia, che saprà stabilirlo anche in relazione alla personalità del paziente e alle sue problematiche.
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