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Resine naturali: cosa sono e a cosa servono

Descrizione e caratteristiche delle principali resine naturali

Le resine naturali sono composti secreti dalle piante, in maniera spontanea o a seguito di incisioni nella corteccia. Al loro interno, queste resine presentano sostanze come oli, cere o gomme, ed anche composti terpenici e composti fenolici. A contatto con l’aria, le resine naturali si essiccano, mentre non si disciolgono nell’acqua. Sono però solubili in sostanze quali alcool, etere e cloroformio.

Resine naturali: cosa sono e a cosa servono

Cosa sono le resine naturali

Le resine naturali sono sostanze di origine fossile o vegetale, che vengono prodotte da piante o animali.

In genere, le resine naturali di tipo vegetale vengono secrete dalle piante attraverso l’incisione del tronco. A contatto con l’aria si condensano, trasformandosi in masse scure o giallastre, di consistenza più o meno dura. Molto probabilmente, al loro stato naturale, le resine degli alberi servono per proteggere la pianta stessa da funghi, insetti e infezioni di vario tipo.

Le resine naturali di origine fossile, come ad esempio l’ambra e le coppali, sono rinvenute sul terreno, o più in profondità, oppure pescate in fondo al mare.

La natura chimica delle resine varia in base alla provenienza e all’epoca di raccolta.

Tipologie di resine vegetali

Le resine vegetali possono essere in 2 tipologie in base al tipo di piante da cui vengono secrete:

  • terpeniche: prodotte soprattutto da angiosperme e da piante della famiglia delle Pinales (come abete bianco, larice e pino) contengono altri componenti come i resinati e i resinoli
  • fenoliche: secrete principalmente da alberi tropicali, contengono sostanze come lignani, fenilpropanoidi e flavonoidi liposolubili

Considerando invece aspetto e composizione, le resine naturali di natura vegetale si dividono in:

  • consistenti: hanno un aspetto solido e di solito vengono usate per la produzione di lacche o vernici
  • gommoresine, ovvero resine al cui interno ci sono gomme, come ad es. la mirra
  • oleoresine: di consistenza fluida, come l’incenso e la resina del pino
  • balsami: dalla consistenza viscosa, come ad esempio il balsamo del Canada e quello del Perù

A cosa servono e per cosa si usano le resine naturali

Numerose resine naturali erano già note nei tempi antichi, quando venivano usate per scopi medicali, religiosi e a scopo puramente ornamentale.

Oggigiorno, le resine naturali si utilizzano:

  • per restaurare i mobili antichi nella formulazione sia di vernici semplici o vernici poliresinose, ovvero costituite da varie resine sciolte in alcool
  • come materiale impermeabilizzante
  • sotto forma di pomate o unguenti per sfruttarne l’azione antinfiammatoria e antisettica
  • come incenso, per la fumigazione, la purificazione degli ambienti, per accompagnare riti religiosi e spirituali, in alcune pratiche della medicina ayurvedica, durante le sedute di yoga e/o di meditazione, o semplicemente per creare un’atmosfera calma e rilassante

Proprietà delle resine naturali

Di solito, le resine naturali impiegate in pitture e vernici sono variabilmente dure. In genere, poi, sono anche trasparenti e lucenti. Le resine vegetali hanno un profumo molto intenso.

Come si ricavano le resine naturali

In genere, le resine naturali si ottengono attraverso l’incisione nel tronco di specifici alberi. Il liquido che esce dall’incisione comincia e colare e, al contatto con l’aria, si solidifica o si ispessisce.

Quali sono gli alberi che producono resina

Producono resina il pino, l’abete bianco e il larice. Le cosiddette resine fenoliche, invece, provengono da piante tropicali delle famiglie delle Humiriacea, Altingiaceae, Styracaceae e Fabacea.

Quando gli alberi fanno la resina

I pini trasudano resina sempre. Per le altre piante, invece, i momenti di produzione di resina coincidono con le nottate gelide e le giornate soleggiate e molto calde, con 32 gradi e più.

Quali sono le principali resine naturali

Andiamo ora a conoscere più da vicino le principali tipologie di resina naturale.

Gommalacca

Resina naturale di origine animale molto usata per produrre le vernici all’alcool. Viene secreta dal Kerria lacca, un insetto appartenente alla famiglia delle cocciniglie, che parassita piante come il ficus indica. Dalla linfa delle piante parassitate, l’insetto ricava il nutrimento necessario per costruirsi un guscio protettivo rosso scuro. Nel momento in cui, poi, l’insetto, avendo concluso il suo ciclo vitale, abbandona il guscio protettivo, le incrostazioni di lacca vengono raschiate e raccolte.

La gommalacca, solubile in alcol, è dotata di elasticità, brillantezza, grande adesione e idrorepellenza.
Per via delle sue proprietà termoplastiche, gli ebanisti la utilizzano per piccole stuccature prima della verniciatura. Dall’Ottocento, la gommalacca viene spesso usata per la verniciatura di mobili intarsiati ed impiallacciati.

Per aumentarne resistenza e brillantezza, spesso viene mescolata con altre resine, tipo la dammar, la Copale di Manila e la Sandracca.

Di facile utilizzo, ha anche un costo contenuto.

Copali

Le copali, note anche come coppali, sono delle ambre giovani, e quindi delle resine subfossili. In base alla provenienza, presentano caratteristiche di vario tipo.

Rispetto all’ambra, le copali sono meno dure ed hanno un aspetto opaco e lattiginoso.
Le copali provengono da varie parti del mondo. Si dividono tra:

  • morbide: la copale di Manila
  • semidure: quelle del Kauri e della Sierra Leone
  • dure: le copali provenienti da Zanzibar e dal Madagascar

Le copali sono utilizzate per produrre pregiate vernici a solvente, dopo essere state sciolte in trementina o oli.

Trementina

La trementina è un olioresina che scola dalla corteccia di varie specie di conifere. Si presenta giallastra e appiccicosa. Ha un odore amaro, acido e, al tempo tesso intensamente aromatico. Viene utilizzata per solubilizzare gran parte delle resine terpeniche, gli oli e i sali metallici. Dalla trementina viene estratta l’acquaragia.

Colofonia

È il residuo secco ottenuto dalla distillazione della trementina secreta da vari tipi di pino. Vetrosa e semitrasparente, è una resina fragile e friabile. Il suo colore va dal giallo pallido al nerastro.

Solubile in sostanze quali alcool, acetone, etere, cloroformio…etc, la colofonia è una fra le resine più economiche ed utilizzate, nonostante da essa si ottengano vernici di poco pregio a causa delle breve durabilità e fragilità.

Mastice

Resina naturale ricavata dalla essudazione della pianta pistachia lentiscus. Famosissimo è il mastice di Chio, ma questa resina viene prodotta anche in Marocco, Portogallo e nelle isole Canarie.

Giallo chiaro, brillante e trasparente, la gomma mastice di Chios è usata in pittura come protettivo e legante ed è indicata per la preparazione di vernici molto trasparenti e brillanti, flessibili e che non ingialliscono.
È solubile in etere, tetracloruro di carbonio, cloroformio, essenza di trementina ed idrocarburi aromatici.

resine naturali
Il mondo delle resine è molto più vasto di quello che potrebbe sembrare.

Elemi

Oleoresina di tipo naturale che si ricava da varie specie di piante. Di colore grigio-giallastro, verdognolo, si presenta sotto forma di masse semisolide appiccicose. Resiste all’umidità e alle temperature piuttosto basse. Per queste sue caratteristiche, questa resina viene spesso utilizzata nei Paesi del Nord Europa come protettivi e plastificanti.
Solubile in etere, alcool a caldo, cloroformio e idrocarburi aromatici, la Gomma Elemi è compatibile con oli, cere e tante altre resine. Unita alle vernici dona maggiore adesione e migliori flessibilità, plasticità e brillantezza.

Damar

Nota anche come Dammara e resina del Kauri, questa resina naturale si estrae da piante, viventi e fossili, diffuse in Indonesia, a Sumatra e nelle isole Malacche. Si presenta in granuli giallo-avorio molto chiaro, gradevolmente profumati e friabili. Solubile in un mix di etere ed alcol etilico, ingiallisce con il passare del tempo.

Sandracca

Resina naturale che si estrae da alcune conifere del Nord Africa. Simile alla gommalacca, la Sandracca è molto più chiara. Ne esistono due tipi:

  • sandracca comune: impura, si presenta sotto forma di gocce gialle si incollano fra loro
  • sandracca scelta: sotto forma di gocce secche e friabili, di color giallo pallido e ricoperte da una polvere bianca

La sandracca viene principalmente usata come vernice finale per i mobili laccati, come additivo per vernici e per preparare fissativi per pastello e tempera.

Per renderla più elastica, spesso veniva mescolata alla trementina di Venezia. La sandracca sottoposta a questo trattamento crea la vernice usata per laccare i tipici mobili veneziani.

Benzoino

La gomma benzoe o benzoino è una resina pregiata, impiegata per verniciare i mobili d’antiquariato. Aggiungendo piccole quantità di questa resina alla gommalacca si ricava un materiale che permette di ottenere una brillantezza molto elevata nelle lucidature a tampone.

Gomma Arabica

Nota anche come Gomma acaica, la Gomma arabica è la resina che trasuda dagli alberi Acacia Senegal. Sotto forma di perle o di polvere, è costituita principalmente da polisaccaridi ad alto peso molecolare. Si usa spesso come legante per la preparazione dei colori nella pittura.

Trementina Veneta

Resina naturale di tipo oleoso che scola dai fusti del Larice. Costituita da terpene pinene e acido abietinico, la Trementina Veneta è un fluido di consistenza elastica e viscosa, dalle sfumature ambrate. Vien e principalmente utilizzata come medio nella pittura a olio al fine di aumentare l’elasticità e lucentezza del film.

Gomma Gutta

Resina naturale di color giallo-oro intenso e dalla buona trasparenza. Facilmente solubile nei più comuni solventi, viene usata nei settori liuteria e nel restauro, sia come pigmento per colori sia come colorante per vernici di finitura per legno. Le superfici lignee trattate con questa resina assumono un gradevole tono giallo dorato, che evidenzia le venature del legno senza però mascherarle.

Sangue di drago

Resina naturale ottenuta da alcune specie di piante tropicali. Trasparente e di colore rosso-bruno, viene spesso impiegata in ambito liutario e nel restauro del legno come colorante per vernici di finitura. Le superfici trattate con questa resina hanno una bellissima sfumatura rossa che mette in risalta le venature del legno senza però celarle.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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