Non tutti conoscono la Mano di Fatima e cosa rappresenta. Alcuni forse lo vedono soltanto come un ciondolo da indossare o un simbolo portafortuna, altri come un tatuaggio alla moda o un idea-regalo originale e anticonformista. In realtà, questa ‘mano’ viene da lontano, ha un lungo passato non privo di curiosità affascinanti. Questa mano stilizzata a 5 dita ha diverse valenze, in base alla fede religiosa, ma restano tanti i punti in comuni. Vi raccontiamo le sue origini per capirne bene il vero significato.
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Si tratta di un antico amuleto legato a religioni lontane, e anche alla cultura cristiana. A dimostrazione dei molteplici significati, è anche chiamata ‘mano di Alo’, Hamesh, ‘mano di Miriam’, Hamsa, Khamsa, ‘mano di Madre Maria’.
Si diffuse ancor prima che nascessero le attuali religioni. Prende spunto dalla simbologia legata alle 5 dita della mano legata al culto di Inanna dei Sumeri e di Ishtar per le popolazioni assiro-babilonese. Rappresentava comunque l’amore, la fecondità e la fertilità della terra.
Intorno al 270 dC l’amuleto venne utilizzato dagli Ebrei, che vi vedevano la mano di Miriam, sorella di Mosè e Aronne, mentre i Berberi e i Magrebini lo adottarono come simbolo di potere.
Le sue origini certe sono però riconducibili all’800 dC, quando venne usata dai Cartaginesi come attributo di Tanit, dea della Luna e della fertilità, sposa del dio Baal.
La religione ebraica e musulmana sviluppano due modi differenti, eppure vicini, di considerare l’amuleto. Resta una considerazione comune: la presenza della mano di Dio e la sua valenza protettiva, contro la cattiva sorte e la negatività, come fosse una paterna mano di Dio posata sul capo.
Gli italiani la chiamiamo anche ‘mano di Maria’, ma sono tanti i nomi che gli vengono attribuiti in giro per il mondo, in base alla religione:
Si trova sotto forma di amuleto, come una mano con 5 dita chiuse.
Questo amuleto è utilizzato in molte religioni con piccole differenze simboliche legate alla cultura e al luogo.
Una cosa è però comune a tutte: rappresenta sempre un simbolo positivo, un portafortuna che può aiutare ad essere felici, in salute e proteggere dai sentimenti negativi.
Inoltre, secondo le credenze popolari, la presenza dell’occhio all’interno del palmo sta a indicare il potere anti malocchio di questo oggetto.
Non dimenticate che questo simbolo deve essere posizionato nel modo giusto:
Nella tradizione ebraica viene chiamata ‘mano di Miriam’, che era sorella di Mosè nella tradizione ebraica, ed è anche comune al Cristianesimo, dove la Madonna è comunque l’unica donna vicina a Dio.
Per gli ebrei le cinque dita, dette hamesh in ebraico, simboleggiano i 5 libri della Torah, o anche He, la quinta lettera dell’alfabeto, ma anche uno dei nomi dati a Dio.
La ‘mano di Hamesh’ è spesso decorata con la stella di David sul palmo, oppure incisa con una preghiera propiziatoria.
Nella fede musulmana si chiama ‘mano di Alo’ o Hamsa ma anche Khamsa. In questo caso il nome arabo vuol dire 5 come le dita raffigurate.
È un simbolo a cui sono molto legate le donne islamiche, che infatti spesso lo portano come ciondolo. Per capire l’importanza della fede in Fatima bisogna conoscere la storia della figlia di Maometto.
Fatima, dice la leggenda, sposò Ali, cugino del padre e primo Imam per lo Sciismo, e lo amò talmente tanto da non accettare la presenza di una concubina. Per il dolore, immerse la mano nella zuppa bollente senza soffrire perché troppo grande era il dolore interiore. La storia racconta che il pianto della donna commosse il cuore di Alì al punto da fargli rinunciare alla concubina.
Per le donne islamiche Fatima rappresenta la pazienza, la gioia e fortuna. Questo disegno viene spesso usato proprio per indicare spazi adibiti alle donne.
La manina ha cinque dita come 5 cinque sensi e i mudra. Per la religione indù ed i Buddisti, la mano rappresenta il flusso d’energia dei Chakra nel corpo ed ogni dito è proprio uno specifico Chakra.
Per la religione cristiana simboleggia Maria, madre di Gesù. Va sottolineato che i Cristiani rifiutano le simbologie e accettano in genere solo la Croce. Ma essendo una religione che prende le mosse dal Giudaismo, porta con sé alcune simbologie antiche proprie di questa religione. E significa protezione con amore.
Nel caso di simbolo musulmano, la Mano di Alo contiene spesso al suo interno una incisione a forma di occhio. Si tratta dell’occhio di Allah che vigila sulla cattiveria altrui e sull’odio e la negatività in arrivo dall’esterno.
Ha dunque la funzione di proteggere dalla cattiva sorte.
La manina assume una forza differente quando è indossata con le dita in su o con le dita in giù.
Oggi ha perso gran parte del suo valore religioso, soprattutto nei paesi occidentali, ma rimane comunque un amuleto porta-fortuna molto apprezzato.
Lo troviamo infatti in commercio come ciondolo per collane, bracciali, orecchini, portachiavi oppure come oggetto per la casa da regalare come portafortuna a chi entra in una casa nuova.
Non solo, rappresenta un simbolo da regalare alle donne innamorate e per molti popoli rappresenta anche la pace.
Sempre più spesso viene scelto come tatuaggio.
Popolare sia tra uomini sia tra donne il tatuaggio che rappresenta la mano di rado ha una valenza religiosa, ed è piuttosto una scelta in stile new age o hippy.
Si sceglie come tattoo perché porta fortuna, ma anche perché piace esteticamente. In questo caso prima di farsela tatuare, si deve decidere che significato darle: se disegnarla a dita su o dita giù. La mano rivolta verso il basso è simbolo di positività e fortuna, verso l’alto è simbolo di protezione dal male esterno.
Non dimenticate che anche il tatuaggio può riportare al suo interno l’occhio di Allah, che qui assume il ruolo di protezione dalla sfortuna, ma ci può essere anche un cuore, e se è rivolta verso il basso indica un amore da proteggere.
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