Scopriamo tutto sulla tiroide e quali cure naturali per alleviare le sue disfunzioni. Questa è una ghiandola endocrina posta davanti a trachea e laringe, produce ormoni la cui variazione causa molteplici patologie e condizioni.
Quando ci sono disfunzioni della tiroide sintomi poco particolari come palpebre e polpacci gonfi, alti valori del colesterolo e vulnerabilità alle infezioni, possono generare ansie di chissà quali malattie, ma sappiate che se l’intensità della disfunzione è bassa, i problemi non sono seri ed esistono delle cure naturali efficaci.
Resta importante però eseguire degli esami diagnostici, necessari per individuare l’intensità del problema e ricorrere quindi alle cure mediche più adatte.
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Gli ormoni tiroidei hanno il compito di controllare l’attività cardiaca e di gestire il metabolismo, ecco perché quando la tiroide è stanca, è facile prendere peso e soffrire di ritenzione idrica.
Per evitarlo, è necessario agire sull’ormone che controlla la ghiandola, ovvero il TSH. Esso diminuisce fisiologicamente tra i 40 ed i 50 anni, specie nelle donne, anche a causa di un calo degli estrogeni.
I sintomi che causano una variazione nella produzione degli ormoni della tiroide, si allunga ulteriormente, ma sono tutte reazioni fisiche che possono essere verificate ad occhio nudo, davanti a uno specchio. Soffri di uno squilibrio funzionale della ghiandola tiroidea se riscontri:
Qualora presenti più di questi sintomi tra quelli elencati qui sopra e in forma marcata, rivolgiti al tuo medico. Se invece i sintomi sono solo 3, si tratta di pigrizia tiroidea, causa di conseguenze ‘estetiche’, facilmente risolvibili con rimedi fitoterapici e i nostri consigli nutrizionali.
Per risvegliare la tiroide, il TSH necessita di iodio, un minerale organico presente nelle alghe, nei frutti di mare e nel pesce azzurro. Consigliata, nella dieta per l’ipotiroidismo è l’alga fucus, ma anche l’olio di cocco ed il sale iodato.
Le verdure crucifere, i semi di lino e la soia possono aumentare il livello di ormoni che la ghiandola secerne, mentre legumi, mais, parmigiano e pistacchi, caratterizzati da un ottimo quantitativo di selenio, sono in grado di diminuirlo.
Molto efficaci anche i germogli, meglio invece non eccedere con uova e salumi. Esistono poi in commercio, integratori alimentari naturali al selenio, ma può essere fondamentale ricordarsi che spesso una carenza di composti organici quali ferro, zinco, rame e vitamina B1 può accompagnare l’ipotiroidismo. Infine, sulla ghiandola tiroidea hanno effetti anche la frequenza e la distanza dei pasti.
Provate ad acquistare questo comodo test dell’ormone tiroideo TSH da fare a casa per scoprire se soffrite di disfunzioni tiroidee, ma ricordate di consultare un medico per commentare poi i risultati:
In presenza di colesterolo aumentato, ci si può affidare alla commiphora mukul, una pianta conosciuta nella tradizione ayurvedica con il nome di guggul. Le capsule in estratto secco, da assumere prima dei pasti in aggiunta a fucus, pilosella e avena, hanno azione anti-infiammatoria anche a livello circolatorio.
Per aiutare il corpo a drenare l’adipe localizzato, si può acquistare in erboristeria un fango a base d’alghe ed estratti marini. Da applicare per 2 volte la settimana, la sera dopo la doccia.
Benefico per l’ipertiroidismo è invece la melissa. Il suo olio essenziale viene usato spesso per dei suffumigi o per un massaggio rilassante, da effettuare al centro della fronte, nei pressi del dotto nasale.
È possibile infine ricorrere all’agopuntura, efficace sia per il trattamento dell’ipotiroidismo che dell’ipertiroidismo.
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