Cani

I vari tipi di levriero, il cane dal portamento fiero e regale che ama correre 

Affinità e differenze fisiche e comportamentali

Afgano, irlandese, italiano, inglese, whippet, persiano, borzoi, azawakh…. Sono solo alcuni di tutti i tipi di levriero esistenti. Cane che, con l’essere umano, ha un rapporto antichissimo. Nato per accompagnare nella caccia, è stato al fianco dell’uomo praticamente in ogni angolo del mondo. Per questo motivo ne esistono molte razze diverse provenienti da varie parti del pianeta.

I vari tipi di levriero, il cane dal portamento fiero e regale che ama correre 

Questi cani sono ben identificabili per il muso lungo e sottile e la corporatura slanciata e muscolosa, fatta per la corsa e la velocità. Scopriamo qualcosa di più su di loro e i vari tipi di levriero, soprattutto i più diffusi.

Tutti i tipi di levriero

Iniziamo con l’elenco ufficiale dei vari tipi di levriero riconosciuti dall’Enci.

Levrieri a pelo lungo o frangiato

Levrieri a pelo duro

Levrieri a pelo corto

Tipologie più famose

Facciamo un breve excursus sulle razze più famose.

Levriero spagnolo

Corporatura leggera, petto voluminoso e gambe piuttosto lunghe, di solito ha un pelo corto, sottile e molto liscio. Nero, giallo, cannella, rosso e bianco, il maschio può pesare massimo 30 kg, mentre la femmina 25 kg. È un cane molto veloce che ha fatto registrare i 70 km/h come velocità di punta.

Levriero russo (Borzoi)

Di origine araba, è noto per avere lunghi peli ondulati e grandi macchie. È un cane forte e alto: può raggiungere i 79 cm di altezza (al garrese) e può pesare fino a 48 kg..

Levriero afghano

Sicuramente l’esemplare più noto, il levriero afgano ha un aspetto affascinante grazie alla caratteristica pelliccia, lunga e setosa. Dotato di grande intelligenza, viene allevato e cresciuto per partecipare a concorsi di bellezza.

levriero afgano

Levriero arabo (Sloughi)

Originario del Nord Africa, vive principalmente in Marocco, Tunisia, Libia e Arabia Saudita. I suoi peli sono molto sottili e corti. Molto energico, il levriero arabo sta sempre in allerta, per questo è ampiamente usato come cane da guardia e pastore.

Levriero persiano (Saluki)

Una delle razze più antiche ancora oggi esistenti. Il Saluki è un esemplare molto alto (il maschio adulto può superare i 71 cm al garrese) e si presenta sia nella versione a pelo lungo che in quella a pelo corto.

Whippet

Di origine inglese, si distingue per la sua eleganza. Oggi viene allevato esclusivamente per le corse nei cinodromi.

Ha una struttura più piccola rispetto ad altri levrieri, per questo è dotato di una grandissima accelerazione. Non a caso è soprannominato “cane frustino”.

Levriero: le origini nella storia

Le origini del levriero sono così antiche che rimandano addirittura all’Antico Egitto. A seguire troviamo il levriero irlandese, presente nella letteratura del V secolo.

La caratteristica comune è la testa piccola e il corpo snello, ma questa razza si differenzia per le diverse forme che assume a seconda del paese di origine: il levriero afgano, ad esempio, ha il pelo lungo e setoso e lungo, quello inglese ha pelo raso ed è particolarmente veloce. Il levriero irlandese a pelo ruvido è chiamato anche “il gigante” perchè può raggiungere 80 cm alla spalla.

Caratteristiche fisiche

Nella grande famiglia dei levrieri fanno parte cani di piccole dimensioni (alti poco più di 30 centimetri, come il Piccolo Levriero Italiano) ed esemplari giganti (come il Polacco, che arriva a 80 centimetri al garrese, e l’Irish Wolfhoud, considerato la razza più grande del mondo).

In generale, il levriero ha un cranio lungo e relativamente stretto. Il collo, lungo e ben definito, gli conferisce il classico portamento fiero. Molto caratteristico il rene: largo e relativamente corto. Per quanto riguarda il mantello si trovano levrieri di tutti i colori.

Carattere

In generale è un animale indipendente, pulito ed intelligente, ma le varie razze levriere presentano comportamenti differenti.

Per esempio il Whippet o il piccolo levriero italiano sono affettuosi con il padrone anche dopo aver trascorso poco tempo nella sua casa, il levriero persiano e africano invece analizza costantemente il padrone per capire se merita davvero la sua fedeltà.

tipi di levriero saluki

In famiglia

Tutti i levrieri amano in modo appassionato la loro famiglia. Sono dolci e amorevoli anche se non troppo esuberanti nelle manifestazioni d’affetto.

Con i bambini

Nella maggioranza dei casi i levrieri sono dolcissimi e pazienti con i più piccoli, ad eccezione della razza Azawakh, che ha un carattere così particolare da essere a volte definito “non completamente domestico”.

Con gli sconosciuti

Alcuni tipi come il levriero irlandese si dimostrano curiosi e gioviali anche con gli sconosciuti, altri invece, come ad esempio la razza Saluki, sono più diffidenti e tendono a difendere la loro casa e la loro famiglia.

Con gli altri cani

Con i loro simili si dimostrano socievoli, mai aggressivi, territoriali o dominanti. In genere non hanno problemi di convivenza.

Levriero e il bisogno di correre

Essendo stato fin dall’antichità un cane inseguitore e da caccia, ha la necessità fisica di correre in ampi spazi. Deve essergli concessa almeno un’ora di corsa al giorno per soddisfare questa sua necessità innata.

Razza dotata di forza fisica, velocità e resistenza, è consigliabile farlo vivere in una casa con grandi spazi nei dintorni (giardino, parco, spiaggia ecc).

Il livello di energia varia a seconda della razza.

I levrieri più attivi, con maggiore bisogno di correre e di sfogarsi, sono l’Afgano, il Whippet, o il Saluki. L’Irlandese e il Borzoi non disdegnano stare anche a poltrire.

Giocosità

Tutti i levrieri amano giocare, ma alcuni più di altri. Il Borzoi è troppo pigro per correre, mentre l’energico Afgano non si stancherebbe mai di giocare.

In generale, la maggior parte delle razze ama il gioco alla follia e ne ha anche bisogno per sfogare le sue grandi energie.

Salute e patologie

La patologia più comune è l’ipotiroidismo. Il levriero è infatti caratterizzato da un livello tiroideo inferiore ai valori di riferimento usati per le altre razze.

I sintomi della malattia sono: perdita di peli, letargia o aumento di peso.

Altre malattie frequenti sono: l’osteosarcoma, le patologie dentali, l’acne localizzata sul petto.

Perdita del pelo

I levrieri, anche quelli a pelo lungo come l’Afgano, non hanno una muta stagionale. Il loro pelo si rinnova di continuo ma non in modo fastidioso. Non sporcano in casa e solo le razze a pelo più lungo, come il levriero Irlandese, richiedono di essere spazzolate con regolarità.

Salivazione e contenimento della bava

Cani molto puliti, hanno un ottimo contenimento della bava e non hanno alcuna tendenza a sbavare.

Pulizia

La maggior parte dei levrieri ha il pelo corto e non necessita di essere pulito: un bagno ogni tanto senza impegnarsi troppo in toelettatura complicate. Discorso diverso per i levrieri dal pelo più lungo, un po’ più impegnativi da gestire.

Tendenza ad ingrassare

La più parte dei levrieri sono sottili e slanciati. Con una struttura estremamente asciutta e muscolosa, fatta per la corsa, non hanno la tendenza a ingrassare, a patto che il proprietario li nutra in modo adeguato e li faccia muovere a sufficienza.

Allevamenti e prezzi

Gli allevamenti di levrieri sono diffusi in quasi tutte le regioni d’Italia. Non hanno un prezzo propriamente abbordabile.

Tanto per dare un’idea indicativa, un esemplare di levriero afgano può costare circa 2.500 euro, il piccolo levriero italiano o quello irlandese sono invece più economici (1.000-1600 euro). A buon mercato anche il levriero polacco il cui prezzo oscilla attorno ai 1000 euro.

Ultimo aggiornamento il 13 Febbraio 2024 da Rossella Vignoli

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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