Da qualche tempo si parla di internet delle cose, un’espressione che indica il salto di qualità dalla rete come sistema di scambio di informazioni alla vita quotidiana, tangibile e materiale. Non si tratta solamente di avere ancora più gadget elettronici “intelligenti” ma di permettere lo sviluppo di un’economia nuova, diretta e partecipativa, dove internet permette di unire i produttori ai consumatori, che in tal modo diventano sempre più dei co-produttori, come sostiene Slow Food. Da qui nasce l’idea di estendersi anche all’acquisto di frutta e verdura online.
SAI COSA SONO: Gruppi di acquisto solidale-GAS
Da queste premesse e da una domanda in forte crescita di prodotti biologici è nata Farmigo, una start up che, negli Stati Uniti, che ha deciso di creare una piattaforma attraverso cui le fattorie e i cittadini interagiscono. Lanciata nel 2009 per facilitare lo scambio tra i gruppi d’acquisto degli USA chiamati CSA (Community Supported Agricolture) con le aziende agricole, lavora ormai con oltre 300 realtà in 25 stati americani.
Il progetto si è sviluppato nel tempo fino a divenire un mercato on line che connette i gruppi e le associazioni locali direttamente con le fattorie locali. Ogni membro decide cosa acquistare e tutto viene spedito una volta alla settimana e 48 ore dalla raccolta direttamente al punto di consegna stabilito dal gruppo d’acquisto.
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Esistono numerosi mercati virtuali ma questo è il primo negli USA che riguarda il cibo fresco prodotto in modo sostenibile. Le prime comunità del cibo collegate in rete si sono sviluppate nelle città più progressiste degli Stati Uniti, come San Francisco e New York. Il portale prevede comunque di crescere e svilupparsi notevolmente, garantendo nuove assunzioni e riducendo notevolmente i costi per gli agricoltori che in questo modo ricavano l’80% dalla vendita dei loro prodotti, rispetto al 20% della filiera tradizionale.
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Un sistema di questo tipo potrebbe essere esportato anche da noi in Italia vista la diffusione di GAS e la crescita di consapevolezza riguardo il mangiare sano e locale per diffondere così la pratica dell’acquisto di frutta e verdura online. Il problema è che rispetto agli USA l’utilizzo delle tecnologie informatiche e spesso anche l’accesso alla rete non vengono viste come una priorità dalle fattorie e dagli stessi consumatori. Succede così che non si conoscano i produttori delle vicinanze e si priveligino acquisti di prodotti provenienti da lontano.
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Portali come Farmigo potrebbero invece incentivare lo sviluppo di filiere agricole sostenibili sia dal punto di vista del profitto degli agricoltori, sia della soddisfazione dei consumatori spesso impossibilitati a fare la spesa in modo ecologico e tutto questo nel pieno rispetto del territorio. La diffusione di smartphone e tablet potrebbero far decollare l’ acquisto di frutta e verdura online in breve tempo.
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