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Agroenergie: sai che cosa sono?

Biofuel, biogas, bioetanolo, microalghe, colza e altre fonti di energia ricavabili dall'agricoltura

Le agroenergie sono tutte le fonti di energia potenzialmente ricavabili dai processi agricoli. Questo termine viene usato generalmente per riferirsi alla produzione di carburanti biologici, detti anche biofuel, come biobutanolo o bioetanolo, ma in realtà le fonti legate all’agricoltura da cui è possibile trarre energia sono molteplici, dal legname fino ai liquidi di scarto degli allevamenti.

Agroenergie: sai che cosa sono?

Vediamo quali sono le principali agroenergie e che prospettive hanno.

Nel contesto di una crescente preoccupazione per l’ambiente e la necessità di trovare fonti di energia sostenibili, le agroenergie stanno guadagnando sempre più attenzione come alternative alle fonti di energia tradizionali. Le agroenergie sono combustibili o forme di energia prodotte utilizzando materie prime agricole o biomasse provenienti dal settore agricolo.

Quali sono le agroenergie

Questo articolo fornirà una panoramica sulle agroenergie, concentrandosi su alcuni dei principali tipi di agroenergie disponibili che includono il biofuel, il bioetanolo, il cippato di pioppo, le microalghe, la colza e il legname.

Biofuel

Il biofuel è un termine generico che si riferisce a una serie di combustibili prodotti principalmente da biomasse. Le biomasse utilizzate per la produzione di biofuel possono essere di origine vegetale o animale e includono colture come mais, canna da zucchero, girasole, soia, colza, ecc. Il biofuel più comune e ampiamente utilizzato è il biodiesel, che viene prodotto attraverso il processo di transesterificazione degli oli vegetali o animali.

Il biodiesel è un combustibile pulito e rinnovabile che può essere utilizzato come sostituto del diesel tradizionale nei veicoli. Inoltre, il biofuel può essere utilizzato anche per la produzione di energia termica e elettrica.

Bioetanolo

Il bioetanolo è un tipo di alcol da combustione prodotto tramite la fermentazione di biomasse ad alto contenuto di zuccheri, come mais, canna da zucchero, barbabietola da zucchero, grano e colza. Il processo di produzione del bioetanolo coinvolge l’utilizzo di enzimi per convertire gli zuccheri presenti nella biomassa in alcol etilico, che può poi essere utilizzato come carburante per i veicoli.

Il bioetanolo viene spesso utilizzato come componente aggiuntivo nella benzina per aumentare il suo indice di ottano e ridurre le emissioni nocive.

Cippato di pioppo

Il cippato di pioppo è un tipo di biomassa legnosa solida che viene utilizzata come fonte di energia rinnovabile. Il pioppo è una pianta ad alto rendimento energetico che cresce rapidamente e può essere facilmente coltivata su terreni inutilizzati o marginali. Non solo, può essere utilizzato anche per la realizzazione della carta.

Il legno di pioppo viene triturato o sminuzzato in piccoli pezzi, chiamati cippati, che possono essere utilizzati come combustibile per la produzione di calore o energia elettrica in impianti di cogenerazione.

Il cippato di pioppo è una forma di biomassa neutra in termini di carbonio, in quanto durante la sua crescita assorbe la stessa quantità di CO2 che rilascia durante la combustione.

Microalghe

Le microalghe sono organismi unicellulari che contengono elevati livelli di oli vegetali. Questi oli possono essere trasformati in biocarburanti attraverso il processo di estrazione e raffinazione. Le microalghe offrono vantaggi significativi rispetto ad altre colture energetiche poiché possono essere coltivate su terreni inadatti per l’agricoltura tradizionale e richiedono quantità relativamente basse di acqua dolce per la crescita.

Inoltre, le microalghe hanno un’efficienza fotosintetica molto più elevata rispetto alle piante terrestri, il che significa che possono assorbire molto più CO2 e utilizzare la luce solare in modo più efficiente per la produzione di biomassa.

Colza

La colza è una coltura oleaginosa che viene coltivata per il suo alto contenuto di olio. L’olio di colza può essere utilizzato per la produzione di biodiesel, un biocarburante pulito e rinnovabile. La colza è una coltura versatile e resistente che può essere coltivata in una varietà di climi e terreni. Le sue proprietà nutrizionali ed energetiche la rendono un’importante fonte di olio sia per uso alimentare che industriale.

La colza è anche una coltura utile per l’ambiente, in quanto promuove la rotazione delle colture, l’efficienza idrica e la biodiversità.

olio di colza
L’olio di colza è sempre più utilizzato per la produaione di biocarburanti.

Legname

Il legname è una fonte di biomassa solida che può essere utilizzata come combustibile per la produzione di calore e energia elettrica. La produzione di legname per uso energetico può derivare da diverse fonti, come le foreste gestite in modo sostenibile e gli alberi piantati specificamente per questo scopo, come il pioppo. Il legname può essere utilizzato come biomassa in vari impianti di cogenerazione, fornendo una fonte di energia rinnovabile e a basse emissioni di carbonio. Inoltre, l’utilizzo del legname come combustibile può contribuire a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a promuovere la gestione sostenibile delle risorse forestali.

Biogas

Il biogas viene prodotto attraverso la decomposizione anaerobica dei rifiuti organici come letame animale e scarti alimentari, e il biodigestato, un sottoprodotto del processo di produzione del biogas che può essere utilizzato come fertilizzante organico.

Altre agroenergie

Inoltre, esistono altri tipi di agroenergie, magari meno diffuse, ma interessanti in prospettiva futura: tra queste anche alcune tecnologie in via di sviluppo che utilizzano batteri per produrre idrogeno a partire dalle biomasse. Queste tecnologie aprono la strada a nuove frontiere nell’ambito delle agroenergie.

I limiti delle agroenergie

Dopo avere parlato dei loro vantaggi, non ci si può esimere dal prendere in considerazione anche i potenziali svantaggi connessi alle agroenergie. Il più importante limite che frena a tutt’oggi il diffondersi delle agroenergie e l’utilizzo delle biomasse, che per il resto presentano i vantaggi della totale rinnovabilità e dell’impatto ambientale praticamente assente, è data dalla necessità di dedicare loro notevoli spazi, per i quali sono ovviamente in competizioni con altri potenziali impieghi agricoli.

Una conclusione

In sintesi, è possibile dire che le agroenergie rappresentano una promettente soluzione per la necessità di una transizione verso fonti di energia più sostenibili ed ecologicamente vantaggiose. I diversi tipi di agroenergie, come il biofuel, il bioetanolo, il cippato di pioppo, le microalghe, la colza e il legname, offrono alternative valide alle fonti di energia tradizionali, contribuendo a ridurre le emissioni nocive e a minimizzare l’impatto ambientale. Inoltre, l’utilizzo di biomasse agricole per la produzione di energia può avere importanti benefici economici per gli agricoltori, creando opportunità di sviluppo sostenibile nelle zone rurali.

Nonostante il loro potenziale, è importante valutare attentamente gli aspetti economici, sociali e ambientali associati alle agroenergie per assicurare un utilizzo responsabile e sostenibile di queste risorse.

La continua ricerca e l’innovazione nel campo delle agroenergie sono essenziali per lo sviluppo di tecnologie sempre più efficienti e sostenibili.

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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