Salute

Aminoacidi ramificati, cosa sono, a cosa servono e come assumerli

Gli aminoacidi ramificati sono particolarmente noti agli sportivi che li consumano sotto forma di integratori per migliorare la loro attività fisica. Cerchiamo di capire cosa sono e quando è corretto assumerli.

Aminoacidi ramificati, cosa sono, a cosa servono e come assumerli

Quando parliamo di aminoacidi ramificati facciamo riferimento a 3 aminoacidi essenziali: leucina, isoleucina e valina. La dicitura corretta sarebbe in realtà aminoacidi a catena ramificata (BCAA).

Per chiarezza ricordiamo che gli aminoacidi essenzialisono 8: oltre ai già citati, sono da aggiungere la lisina, la fenilalanina, la metionina, la treonina e il triptofano.

Parliamo quindi di strutture basilari grazie alle quali si vengono a costituire le proteine, a loro volta elementi fondamentali per la sintesi di neurotrasmettitori, ormoni, tessuti e così via.

Aminoacidi ramificati: struttura e funzioni

Il nome dei BCAA deriva proprio da una ramificazione di carbonio che devia dalla struttura principale.

Li troviamo per lo più nelle proteine a livello muscolare, di cui costituiscono la maggioranza degli aminoacidi essenziali presenti. Proprio per questo motivo, durante l’attività fisica, la loro richiesta aumenta.

Un’altra caratteristica distintiva dei ramificati rispetto agli altri è la loro metabolizzazione. I ramificati difatti non passano attraverso il fegato come tutti gli aminoacidi essenziali, ma sono dirottati subito verso la massa muscolare.

Ma quali sono le principali funzioni deputate ai BCAA?

Di base hanno una funzione plastica, cioè garantiscono il rinnovamento cellulare. Nello specifico:

  • aiutano a fornire energia all’organismo (in particolar modo la leucina). Inoltre sono in grado di produrla direttamente a livello muscolare, quindi rendendola immediatamente disponibile.
  • Favoriscono la sintesi delle proteine.
  • Sono responsabili della sintesi dell‘aminoacido alanina e glutamina. Quest’ultimo è fondamentale per eliminare l’ammoniaca in eccesso prodotta durante l’attività fisica.
  • Un altro ruolo chiave è quello di trasportatori: competono nella barriera ematoencefalica con gli aminoacidi aromatici per trasportare le sostanze.
  • In contesto medico vengono utilizzati anche per la cura di traumi e lesioni che interessano i muscoli degli arti. Sono impiegati per i casi di trofismo muscolare che necessitano di una successiva fase di riabilitazione. E ancora per il trattamento di gravi situazioni associate a perdita di massa magra e calo ponderale.
  • Buoni risultati si hanno anche per la cura di patologie a carico del fegato, come la cirrosi e l’encefalopatia epatica.

aminoacidi ramificati negli alimenti

Dove si trovano?

Come tutti gli amminoacidi, anche queste molecole necessitano di essere introdotte attraverso una dieta bilanciata. Il nostro organismo non è in grado difatti di sintetizzarli in maniera autonoma.

I ramificati si trovano nella carne e nel pesce, nel latte e nel formaggio, quindi in tutte le proteine animali, ma anche nei legumi.

Ovviamente chi segue una dieta vegana dovrà fare attenzione a combinare gli alimenti tra loro, assicurandosi quotidianamente una corretto apporto proteico.

Integratori di aminoacidi ramificati

Sono utilizzati per via endovenosa per facilitare il recupero delle persone gravemente ferite e bruciate che devono produrre grandi quantità di proteine per guarire.

La loro utilità nella sclerosi multipla è stata contraddetta da diversi studi che dimostrano un peggioramento di questa malattia dopo la loro somministrazione di alte dosi.

Questi integratori sono utilizzati soprattutto nell’attività sportiva. Varie ricerche, alcune hanno dimostrato che sono in grado di ridurre la sensazione di fatica, per effetto della competizione con gli aromatici. Quando viene inibito il loro passaggio, diminuisce la concentrazione di triptofano nel cervello, responsabile della sensazione di fatica.

Ciò però non significa che vi sia un effettivo miglioramento della prestazione sportiva, nè che abbiano il potere di incrementare la massa muscolare.

Come la maggior parte degli amminoacidi, queste sostanze non hanno infatti mostrato alcun beneficio particolare per gli atleti. Come le proteine in polvere, sono prodotti più costosi di alimenti naturalmente ricchi di proteine, come il pollame, il latte scremato in polvere o l’albume.

Inoltre, un eccesso di aminoacidi potrebbe avere un effetto tossico sui reni.

Questi integratori sono consumati da chi pratica sport di resistenza, come il ciclismo, o di potenza, come il body building.

aminoacidi ramificati e sport

Quando e come assumerli?

Il dosaggio corretto prevede di assumerli prima della fase di allenamento. In questo modo si tiene sotto controllo la sensazione di fatica. Assunti dopo l’allenamento contribuiscono invece a sostenere la fase di recupero.

Prima di intraprendere qualsiasi assunzione, è sempre consigliabile parlare con il proprio medico di fiducia. In commercio difatti sono disponibili integratori sempre più raffinati, abbinati ad altre vitamine e scissi nei singoli aminoacidi.

Il Ministero della Salute raccomanda di non superare la dose giornaliera di 5 grammi. Si suggerisce inoltre di arricchirli con vitamina B1 e vitamina B6.

Nel 2012 l’EFSA, l’autorità sanitaria europea per la sicurezza alimentare ha emesso un parere su alcune indicazioni sulla salute per quanto riguarda gli integratori alimentari contenenti aminoacidi ramificati.

Dopo aver esaminato i dati scientifici, ha ritenuto che questi prodotti non possano avere queste indicazioni e non possono quindi ripotarle in etichetta, cioè NON:

  • consentono un più rapido recupero muscolare dopo l’esercizio fisico, o riducono la sensazione di affaticamento durante l’esercizio fisico, anche in alta quota
  • promuovono la crescita e il mantenimento della massa muscolare
  • migliorano le prestazioni intellettuali dopo l’esercizio fisico
  • contribuiscono a mantenere un’immunità ottimale

Queste indicazioni sugli effetti sono ora vietate per i prodotti contenenti aminoacidi ramificati.

Controindicazioni

Spesso le persone si chiedono: ma gli aminoacidi ramificati fanno male? Come precisato, l’assunzione di questo integratore ha senso solo se si conduce un’attività sportiva prolungata nel tempo.

Per chi al contrario ha una vita piuttosto sedentaria e si limita a fare sport il minimo necessario, sono più che sufficienti i BCAA introdotti mediante l’alimentazione.

Il rischio difatti è che un sovradosaggio possa causare un carico eccessivo a danno dei reni. 

Grande attenzione deve essere fatta da chi è allergico o ipersensibile al principio attivo. Ne è vietato l’utilizzo per bambini e donne in stato in gravidanza.
Leggi anche queste guide sulle sostanze principali per il tuo benessere:

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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