Animali

Tutto sul bradipo, il mammifero “dormiglione” per eccellenza

Tutte le cose da sapere su questo animale, che dorme fino a 20 ore al giorno

Il bradipo è sicuramente uno degli animali che maggiormente colpisce la nostra fantasia: ecco le principali curiosità su questo mammifero che ha conquistato negli anni la fama di essere uno degli animali più pigri e lenti.

Tutto sul bradipo, il mammifero “dormiglione” per eccellenza

Il bradipo è noto a tutti per essere il mammifero simbolo della lentezza. Non a caso spesso si dà del bradipo a chi è pigro e non ha mai voglia di far niente.

Questo animale appartiene all’ordine degli sdentati, come l’armadillo e il formichiere, ed è della famiglia dei Bradypodidae. I denti difatti sono molto primitivi, dal momento che si nutrono di cibi facilmente masticabili.

In realtà sarebbe più corretto parlare di Bradipo dattilo o tridattilo, in base al numero di artigli negli arti superiori. La parola bradipo significa”dal piede lento” in greco antico, mai nome più fu più azzeccato!

SCOPRI: come curare gli animali domestici in modo sostenibile

Bradipo caratteristiche fisiche

Il bradipo vive nelle foreste pluviali del Centro e Sud America, dove riesce bene a mimetizzarsi grazie ad alcuni leggeri riflessi di colore verde, presenti sul suo mantello. Proprio tra i peli di colore grigio, nascono anche muffe, alghe e funghi.

Il corpo generalmente è lungo poco più di 60 cm e raggiunge un peso compreso tra 4 e 8 kg. Le zampe hanno una conformazione non adatta a camminare sul suolo, per questo quando è a terra il bradipo si muove in maniera molto goffa. Non sarete stupiti nel conoscere la velocità del bradipo: appena 0,24 km/h.

bradipo
La peculiarità dei suoi artigli lunghi non gli conferisce certo un aspetto minaccioso.

La testa può ruotare fino a 270°, un movimento che agevola la visione sull’ambiente circostante e reso possibile da 10 vertebre all’altezza della cervicale.

Un’altra peculiarità della specie è la difficoltà a trattenere il calore, difatti la temperatura corporea è molto bassa e questo li porta a preferire il sole e il clima torrido. Vivono anche fino a 30-40 anni e sembra che proprio i microrganismi che proliferano sul mantello li preservino dallo sviluppo di malattie.

bradipo mangia
Il bradipo si nutre di foglie

Perché il bradipo è così lento?

Fondamentalmente, è una risposta evolutiva. Essere lento consente al bradipo di non consumare troppe energie, data anche sua dieta a base di foglie, frutta e germogli, regolando in maniera efficiente metabolismo e temperatura corporea. Con un basso dispendio di energie, anche una dieta così poco calorica risulta sufficiente per le sue necessità. L’altra ragione è che, paradossalmente, il fatto di essere così lento, o meglio immobile la maggior parte del tempo, lo rende difficilmente individuabile dai predatori, come i giaguari, gli ocelot o le arpie, che localizzano le loro prede principalmente con il movimento.

Bradipo comportamento

Il bradipo vive quasi sempre sugli alberi, dove fa tutto quello che gli serve, da nutrirsi a dormire. C’è differenza però tra maschi e femmine: mentre i maschi restano su un solo albero, le femmine saltano da un albero all’altro fino a quando i cuccioli non saranno cresciuti.

Sono degli insospettabili nuotatori, anche molto abili, ma essendo pigri, arrivano a dormire fino a 20 ore al giorno. Quando dormono, possono anche mantenere gli occhi aperti e restare così in allerta.

bradipo
Cucciolo di bradipo: questo animale vive sempre sugli alberi, per buona parte del tempo a testa in giù!

Questo mammifero mangia per lo più foglie, germogli e frutta. Un aspetto curioso è che non ha bisogno di bere, dal momento che assimila liquidi dalla pioggia o dalla linfa stessa delle foglie.

La digestione ha tempi memorabili: possono essere necessari da 30 a 50 giorni per assimilare completamente il cibo, complice la bassa temperatura corporea. Automaticamente anche la defecazione è molto rada, all’incirca una volta ogni 10 giorni.

Questa è l’unica occasione in cui scendono a terra dove, se da un lato comunicano con le feci la loro disponibilità all’accoppiamento, dall’altro possono restare vittima di predatori.

Un’altra curiosità: è quasi un paradosso. Il bradipo, dato il suo scarso dinamismo, sembrerebbe un animale che si adatta facilmente alla vita da zoo. In realtà non è così. Anzi, tra le specie di bradipo, quella che meglio sopravvive in uno zoo è quella che si muove di più, una specie di bradipi a 2 dita. In natura, i bradipi a 2 dita si muovono più di 40 metri al giorno attraverso le cime degli alberi. Come risultato, queste specie di bradipi hanno una dieta più diversificata, che comprende uva, lattuga, patate ed altro, il che li rende molto più facile da mantenere in uno zoo a differenza di altre, che hanno requisiti di dieta difficilissimi da soddisfare per uno zoo. P.S.: e comunque meglio così, dato che gli zoo non ci piacciono affatto…

La riproduzione del bradipo

La femmina del bradipo partorisce un solo cucciolo per volta, quindi all’incirca uno all’anno. Il bradipo è un mammifero monogamo, quando sceglie il partner emette dei suoni molto deboli.

Dopo l’accoppiamento il maschio scompare, lasciando sola la femmina a prendersi cura del cucciolo fino alla sua maturità sessuale che avviene all’incirca dopo 4 mesi dalla nascita. A questo punto, la mamma lascia in dono il suo albero al figlio e ne sceglie un altro.

bradipo
Da questa foto si intuisce come mai il bradipo sia diventato una superstar!

A parte questi momenti, la vita del bradipo avviene per lo più in solitaria, lontano dai suoi simili e appeso su un albero. Come non invidiarlo?

Approfondimenti suggeriti

Se ti è interessato questo articolo, scopri anche le altre schede sugli animali:

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Pulsante per tornare all'inizio