Piante e fiori

Alcuni consigli utili per coltivare la clivia: la nostra guida

Temperatura ideale, esposizione, irrigazione ed errori comuni

Ecco alcuni consigli utili per coltivare la clivia. Della famiglia delle Amaryllidaceae, la clivia è una perenne proveniente dal Sud Africa. Molto resistente, è una pianta che ha bisogno di poche cure e che riesce a sopravvivere anche con poca luce.

Alcuni consigli utili per coltivare la clivia: la nostra guida

Questa pianta ha un elevato potere decorativo, per via delle lunghe e strette foglie verdi scuro e i fiori dalla particolare forma a tromba.

Consigli utili per coltivare la clivia: clima ed esposizione

Date le sue origini tropicali, la clivia sopporta bene il caldo-umido, mentre mal sopporta le temperature al di sotto dei 15°C. Per quanto riguarda l’esposizione, non ha bisogno di molta luce. Si tratta quindi di una pianta che può essere tranquillamente sistemata all’interno o in zone poco soleggiate.

Per la coltivazione come pianta d’appartamento, la temperatura ideale degli ambienti è di 21°C. In estate può essere spostata all’aperto, collocata in un punto che sia riparato sia dalla luce diretta del sole che dalle correnti d’aria.

Anche in inverno può essere coltivata in giardino, purché si viva in zone caratterizzate da inverni miti, come ad esempio il sud Italia o le isole. Altrimenti, è bene metterla al riparo in casa oppure in una veranda o un balcone chiuso.

Non ama l’esposizione diretta al sole. Cresce benissimo anche a mezz’ombra.

Che terra ci vuole per la clivia

La clivia necessita di un terreno drenante, in grado di evitare i ristagni idrici. Si consiglia quindi di preparare un substrato mescolando terra da giardino, torba e sabbia.

Per la coltivazione in vaso, si consiglia l’utilizzo di vasi in terracotta con 20 cm al massimo di diametro.

Ogni 3-4 anni anni è bene procedere con il rinvaso in un contenitore più grande del precedente. Evitare di effettuare i rinvasi più di frequente rispetto a quanto indicato perché potrebbe bloccare la fioritura.

Dove mettere le clivie in inverno

Poiché è una pianta che risente molto del freddo e del gelo, in inverno (in zone con temperature sotto gli 8°C), andrebbe tenuta in casa, coltivandola come una pianta d’appartamento, oppure in una serra calda. La posizione ideale è alla luce indiretta, o comunque filtrata, e lontano da fonti di calore dirette come stufe, camini e termosifoni.

Poi, con l’arrivo dei primi caldi, quando la temperatura si assesta attorno ai 15-16°C, è possibile portare la clivia all’esterno.

come coltivare la clivia
Si tratta di una pianta che non ha bisogno di molta luce.

E dove tenerla in estate

Essendo una pianta di origini tropicali, la clivia sopporta molto bene il caldo siccitoso e afoso. L’importante è che ci sia anche un adeguato tasso di umidità. Cresce bene anche con poca luce ed anzi, è meglio preferire la mezz’ombra piuttosto che la piena luce, in quanto i raggi del sole possono ustionare le sue foglie.

Consigli utili per coltivare la clivia: annaffiature

Ecco ora alcuni consigli per le annaffiature.

Quanto va bagnata la clivia

In primavera ed estate, ovvero durante il periodo vegetativo, la clivia vuole abbondante acqua così da favorire la fioritura. Il terriccio va mantenuto umido, facendo però attenzione ad evitare i ristagni di acqua. In autunno e in inverno, invece, le irrigazioni possono essere ridotte ma senza far mai seccare il terreno.

Dopo ogni irrigazione ricordarsi di vuotare sempre il sottovaso per evitare ristagni.

Per la coltivazione in casa, vaporizzare regolarmente acqua sulle foglie durante i periodi in cui sono in funzione gli impianti di riscaldamento e di condizionamento.

Come va bagnata la clivia

  • È preferibile usare acqua demineralizzata
  • Vaporizzare le foglie frequentemente e con regolarità
  • Dopo 2-3 ore dall’annaffiatura, vuotare sempre il sottovaso per evitare ristagni
  • Fare attenzione che non si accumuli acqua nella parte centrale delle foglie
  • Sistemare il vaso della clivia sopra ad un sottovaso riempito di acqua e ciottoli in modo tale che l’ambiente circostante si mantenga umido

Come pulire le foglie

Circa una volta al mese, si consiglia di pulire le foglie. Sostenendo con il palmo della mano la pagina inferiore di ogni foglia, passarla delicatamente con un panno inumidito.

Consigli utili per coltivare la clivia: concimazione

Durante la bella stagione (da aprile a settembre) una volta ogni 2 settimane somministrare un fertilizzante liquido specifico per piante da fiore, da diluire nell’acqua delle irrigazioni. Il procedimento va ridotto ad una sola volta al mese, nel periodo autunno-inverno.

Alternativamente, è anche possibile usare un fertilizzante per piante da fiore, granulare a lenta cessione, da interrare 4 volte l’anno.

Quante volte fiorisce la clivia

Di norma comincia a fiorire verso metà primavera. Poi, i suoi fiori durano per tutta l’estate. Se condizioni in condizioni ideali, può avere anche una seconda fioritura.

Come curare la clivia dopo la fioritura

La clivia fiorisce durante la bella stagione, da metà primavera a fino alla fine dell’estate. Al termine del periodo di fioritura, la pianta entra in riposo vegetativo. È inoltre possibile avere anche una seconda fioritura.

Il procedimento prevede le seguenti operazioni:

  • rinvaso
  • sospensione sia delle irrigazioni che delle concimazioni
  • collocazione della pianta in un luogo fresco (10 °C circa) e con poca luce

Una volta fatto ciò, se la pianta è in buona salute, dopo 1 mese e mezzo-2 mesi, comincerà a spuntare lo stelo fiorale. Una volta che lo stelo sarà ben sviluppato in altezza, riportare la pianta all’interno e curarla come di consueto.

Sulla base di quanto appena spiegato, è chiaro che è possibile scegliere quando avere la clivia in fiore oltre che in primavera-estate. Ad esempio, per averla in fiore nel periodo fra Natale e Carnevale, è bene procedere come più sopra spiegato verso ottobre-novembre.

come coltivare la clivia
Nelle zone fredde, è bene portare la pianta al riparo d’inverno.

Consigli utili per coltivare la clivia: che concime usare per la clivia

Durante il periodo della fioritura, indicativamente da metà marzo a settembre, una volta a settimana la clivia va concimata con un fertilizzante liquido ricco di potassio, da diluire all’interno dell’acqua delle annaffiature.

Il rinvaso

La clivia è una pianta che non richiedere frequenti rinvasi. Ama infatti stare “stretta”. Per questo, il rinvaso va effettuato con una cadenza di 2-3 anni, fino ad un massimo di 5.

Al bisogno, ovvero quando le radici stanno davvero molto strette, è bene procedere col rinvaso. Il periodo dell’anno ideale per procedere con questa operazione è la primavera.

A causa degli sporadici rinvasi, il terreno della clivia può impoverirsi. Per evitare ciò, in primavera è bene sostituire lo strato più superficiale di terriccio con del terriccio nuovo e fresco, leggero, drenante e di buona qualità.

Malattie e nemici della clivia

In genere, la clivia è una pianta piuttosto resistente, che non ha particolari problemi in termini di malattie e parassiti. Tuttavia, però, non è totalmente. Vediamo quindi seguito quali possono essere i suoi principali nemici.

Parassiti

  • Cocciniglia. Provoca macchie scure sulle foglie e si elimina passando del cotone imbevuto di alcol sulle foglie
  • Ragnetto rosso: un tipo di acaro che si può debellare vaporizzando sull’area colpita un composto fatto di acqua e sapone di Marsiglia

Malattie

Le malattie che più di frequente possono colpire la clivia sono quelle di origine fungina, come la ruggine e la muffa grigia. Queste si manifestano con macchie su foglie e fiori. Se non trattate per tempo, possono portare alla morte della pianta stessa. In genere, le malattie di origine fungina sono provocate da un eccesso di acqua e di umidità. Per prevenirle, quindi, la pianta va sistemata in un ambiente ben ventilato e non molto umido. Inoltre, è bene fare attenzione anche ad evitare i ristagni idrici durante le annaffiature.

Cure errate

La clivia – come qualsiasi altra pianta – può inoltre soffrire anche in caso di cure non adeguate. Gli errori più comuni sono legati all’irrigazione e all’esposizione alla luce.

  • Eccesso di acqua: provoca marciume radicale
  • Innaffiature insufficienti: provocano la disidratazione della pianta
  • Esposizione diretta alla luce del sole per lunghi periodi: provoca lo scurimento delle foglie, e può provocare anche ustioni e bruciature

Ricordiamo che la clivia va annaffiata in maniera moderata, per far sì che il terreno si mantenga umido ma non zuppo. Inoltre, è importante usare un terriccio ben drenante.

Se la Clivia è coltivata in casa, va sistemata in un luogo ben illuminato ma al riparo dai raggi diretti del sole. All’aperto, invece, l’ideale è collocarla in posizione a mezz’ombra, e protetta con una copertura adeguata nelle ore centrali della giornata.

Perché la clivia non fiorisce: possibili errori

Se la clivia non produce fiori, le cause possono essere le seguenti:

  • vaso troppo grande
  • durante l’inverno la pianta è stata conservata in luoghi troppo caldi
  • annaffiature insufficienti nel periodo di vegetazione

Perché la clivia ha le foglie gialle: possibili cause

Quando le piante non stanno bene, lo manifestano attraverso il loro aspetto. Se la clivia ha le foglie gialle, le cause possono essere ricondotte ai seguenti motivi:

  • eccesso di luce diretta
  • irrigazioni eccessive
  • annaffiature carenti
  • inizio di malattie fungine
come coltivare la clivia
Gli inconfondibili fiori della clivia.

Come moltiplicare la clivia

La clivia può essere riprodotta tramite divisione delle piante e per seme. Esaminiamo nel dettaglio le 2 tecniche.

Per divisione

La moltiplicazione per divisione della pianta permette di ottenere piante esattamente uguali alla pianta madre. Ecco come procedere.

  • Prelevare dal vaso una pianta adulta e rimuovere il terriccio dalle radici senza danneggiarle
  • Separare la pianta in più piante facendo però attenzione a non tagliare le radici per evitare danni all’apparato radicale
  • Interrare le nuove piante così ottenute in nuovi vasi (un vaso per ogni nuova pianta ottenuta) non troppo grande ma che garantisce un po’ di spazio libero
  • Sistemare i nuovi vasi in un luogo con temperatura media di 16°C circa
  • Annaffiare le nuove piante evitando i ristagni ed evitando che il terriccio si secchi troppo fra una annaffiatura e l’altra
  • Quando le nuove piante cominceranno a crescere, ridurre progressivamente le annaffiature e somministrare del concime

Per seme

La moltiplicazione della clivia tramite seme richiede parecchio tempo prima di vedere i primi fiori. Indicativamente, la prima fioritura avviene dopo circa 3-4 anni. Inoltre, è bene sapere che tramite semina, si possono ottenere fiori dai colori diversi rispetto a quelli delle piante originali.

Ecco qui di seguito la procedura.

  • Quando le bacche della clivia diventano rosse, raccoglierne i semi
  • Procedere con l’interramento dei semi il più rapidamente possibile per evitare che i semi si asciughino
  • Usare vasetti dal diametro di 8-10 cm riempiti con terriccio da semina, ben sciolto e ricco di elementi drenanti, come lapillo vulcanico pomice e perlite
  • Sistemare i singoli semi in singoli vasi ad una profondità doppia rispetto alle dimensioni del seme stesso
  • Coprire il seme con il terriccio
  • Collocare i vasetti in un luogo luminoso e con una temperatura media pari a 21°C circa
  • I primi germogli cominceranno a comparire dopo 6-8 settimane dalla semina
  • Quando cominceranno a spuntare le nuove foglioline, spostare i vasetti delle nuove piantine in un luogo on temperatura di 16°C circa

Approfondimenti tematici

Gli appassionati di giardinaggio troveranno utili anche questi altri post sulle piante da appartamento.

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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