Orto e giardino

Fertilizzante: tipologie, dosi e modalità di utilizzo

Tutti i segreti per ottenere ottimi risultati

Chi non sogna di avere il pollice verde per coltivare e mantenere al meglio un bell’angolo fiorito sul balcone o in giardino? Non è poi così difficile. Alla base di tutto ciò, che tiene in salute le nostre piante è la giusta dose di fertilizzante. Elemento essenziale per ottenere una buona coltivazione e quindi una buona crescita e lo sviluppo delle piante.

Fertilizzante: tipologie, dosi e modalità di utilizzo

Fertilizzante: cos’è e a cosa serve

Si tratta di un composto contenente tutte le sostanze nutritive, quali potassio, zolfo, calcio e simili, importantissime per la composizione del terreno. Il terreno deve infatti essere sempre fertile per fornire le sostanze di cui la pianta necessita per svilupparsi.

Le sue funzioni sono:

  • Concimazione: immettere nel terreno agrario gli elementi necessari per lo sviluppo delle colture
  • Ammendamento: migliorarne le caratteristiche fisico-meccaniche
  • Correzione: correggerne eventuali anomalie di reazione e favorirvi l’attività microbica

Il fertilizzante si aggiunge al terreno in periodi dell’anno prestabiliti per aumentare la sua azione nutritiva nei confronti della vegetazione accolta dal terreno.

Fertilizzante: come agisce

Serve a modificare il ph del terreno, facendogli raggiungere un buono stato di acidità equilibrata in modo che sia idoneo al suo ruolo: far sviluppare le piante e farle crescere in modo sano.

Per un ottimo risultato, il fertilizzante deve essere distribuito in maniera omogenea e deve essere accompagnato anche da una buona manutenzione del terreno che implica:

  • areazione
  • aratura
  • adeguata irrigazione

Classificazione dei fertilizzanti

In base al numero delle sostanze in esso contenute possiamo distinguere:

  • Fertilizzante semplice, classificato secondo l’elemento essenziale contenuto, è sufficiente per una concimazione classica, senza particolari esigenze e necessità
  • Fertilizzante complesso, contiene 2 o più elementi attivi e viene usato quando è necessario un composto particolarmente ricco
  • Fertilizzante generale o completo, quando fornisce contemporaneamente almeno i 3 elementi più richiesti: azoto, fosforo e potassio.

La composizione degli elementi viene convenzionalmente indicata da una terna di numeri: il primo valore esprime la percentuale di azoto (N), il secondo quella di anidride fosforica (P₂O5) e il terzo quella di ossido di potassio (K₂O).

Fertilizzante chimico o naturale

Il fertilizzante può essere di varia natura.

  • II fertilizzante chimico è costituito da elementi quali azoto, fosfato, calcio e vari minerali, prodotti in modo chimico;
  • Il fertilizzante naturale è composto da elementi forniti dalla natura stessa: materiale organico (es. foglie secche lasciate macerare, scarti di cucina…) spesso unito a letame.

Vediamo più nello specifico le principali tipologie.

fertilizzante naturale
La necessità di limitare allo stretto indispensabile il ricorso a sostanze chimica ha fatto ritornare in auge i fertilizzanti naturali negli ultimi decenni.

Fertilizzante naturale

Quello più comune, è il letame o stallatico. Un letame maturo contiene, seppur in dosi modeste, tutti e tre i principali elementi fertilizzanti, nonchè una buona dose di vari oligoelementi. Una tonnellata di letame bovino o equino contiene 4-5 kg di azoto, 2-2,2 kg di anidride fosforica e 4-5 kg di ossido di potassio.

Fertilizzante azotato

Vanta un’azione spiccata nel favorire lo sviluppo vegetativo delle colture. Può contenere azoto sotto forma nitrica, ammoniacale, nitrico-ammoniacale e organica. I primi sono direttamente assorbiti dalle piante, mentre quelli ad azoto ammoniacale vengono assorbiti più lentamente. I fertilizzanti ad azoto organico hanno azione molto lenta.

Fertilizzante fosfatico

Serve per abbreviare il ciclo vegetativo delle piante. Accelera la maturazione dei frutti, favorisce l’assimilazione dell’azoto e del potassio e irrobustisce la pianta stimolando la lignificazione dei tessuti meccanici e conduttori.

Fertilizzante potassico

Importante sia per ovviare alla carenza di potassio nel suolo, sia per bilanciare la somministrazione di fosforo e di azoto. Il potassio ha un ruolo fondamentale in alcuni importanti cicli biologici come la sintesi clorofilliana. La concimazione potassica aumenta inoltre la resistenza delle colture alle gelate e a molte malattie parassitarie.

Fertilizzante: quando usarlo

In linea di massima, il momento più adatto per mettere a dimora nuove piante e dare loro sostegno nel loro nuovo ciclo vegetativo è la primavera. Occorre però tenere presente fattori quali i tempi e le modalità di distribuzione in base alla singola pianta e al prodotto impiegato.

Fertilizzante: istruzioni per l’uso

Tipologie di fertilizzante

In commercio si trovano fertilizzanti sotto varie forme. Vediamole insieme per capirne le caratteristiche.

  • Liquido. Ha effetto rapido ed esaurisce la sua efficacia nel giro di pochi giorni. Va quindi utilizzato spesso (ogni 7-10 giorni). Si diluisce nell’acqua di bagnatura ed è consigliabile aggiungerlo nell’annaffiatoio a metà del riempimento in modo che il getto rimescoli il tutto in maniera uniforme.
  • In polvere. Sotto forma di sali, si aggiunge nell’acqua. Occorre fare attenzione che si disciolga per bene senza lasciare residui di fondo.
  • In granuli. Da inglobare o distribuire sul terreno, ha rilascio lento e costante.
  • In pellet. Generalmente di tipo organico, come lo stallatico in pellet, può essere inglobato nel terreno o distribuito in superficie. Si sfalda più o meno rapidamente a seconda del grado di umidità.

Dosi

Sulla confezione sono sempre chiaramente indicate dosi e modalità di utilizzo. Andrebbero sempre lette con attenzione e seguite scrupolosamente.

Dosi errate di fertilizzante possono causare, per difetto, una quantità insufficiente di nutrienti efficace per avere la risposta attesa, per eccesso, uno spreco economico, il peggioramento delle caratteristiche del suolo che diventerà “inospitale” per alcune piante ed un danno ambientale.

Come usarlo

Piante in vaso

Il vaso, o un qualsiasi tipo di contenitore, è un ambiente confinato dove il terreno rappresenta un parametro fisso non modificabile. Si consiglia, una volta l’anno, di operare un buon rinvaso con terriccio di qualità, mescolare un fertilizzante a rilascio programmato, e utilizzare i fertilizzanti liquidi a dosaggio dimezzato. Queste indicazioni valgono per rose, gerani e surfiniea.

Piante perenni in giardino

Eseguire la fertilizzazione in primavera per garantire le migliori condizioni per le fioriture che verranno e per sostenere uno sviluppo vigoroso della vegetazione. Consigliati i terricciati, i fertilizzanti organici, anche in pellet, e i prodotti granulari a cessione programmata.

Piante annuali

Necessitano di fertilizzazioni continue, ma non troppo abbondanti. Nella prima fase di sviluppo conviene usare un prodotto per piante verdi ricco di azoto che favorisce la crescita della struttura.

Quando compare il bocciolo, optare su un prodotto per piante da fiore, più ricco di fosforo, potassio e microelementi.

Alberi e siepi

Si consiglia una doppia fertilizzazione annuale, in autunno e in primavera. E’ utile infatti non solo per apportare nutrienti di rapido effetto ma anche mantenere alta la qualità del terreno. Perfetti i fertilizzanti organici naturali, come il tradizionale letame, da inglobare nel primo strato di coltivazione

Orto

E’ fondamentale usare fertilizzanti specifici e nei dosaggi indicati. Nelle verdure verdi un eccesso di azoto nel terreno si può tradurre in un accumulo di nitriti. Ottima una buona letamazione autunnale e prodotti a rilascio programmato.

Fertilizzante naturale fai da te

Per una scelta 100% green, oltre a scegliere di utilizzare fertilizzanti naturali, si può decidere anche di realizzarli in casa ottenendo così anche un risparmio economico.

Ecco l’elenco di sostanze generalmente di scarto che possono essere riciclate per realizzare un buon fertilizzante naturale.

  • Fondi di caffè. Contengono azoto e antiossidanti che arricchiscono il terriccio ed hanno anche azione repellente contro lumache e parassiti vari.
  • Cenere del camino. Ricco di fosforo e potassio. Dosi: 200 gr per mq.
  • Bucce di banana. Ricche di potassio, si possono triturare e distribuirle a pezzetti a qualche centimetro di profondità oppure far macerare in acqua per 15 giorni e distribuire poi il liquido ottenuto con uno spray.
  • Gusci d’uovo. Triturati e sotterrati nel terriccio, lo arricchiscono di carbonato e tengono lontani lumache e parassiti.
  • Acqua di cottura delle verdure. In questo caso la verdura cotta deve essere dell’orto o biologica. La presenza di pesticidi o altre sostanze chimiche danneggerebbe infatti il terreno.
  • Macerata d’ortica. Arricchisce il terriccio, rinforza le piante e previene alcune malattie. Dosi: mezzo chilo in 10 litri d’acqua.
  • Infusi di camomilla, calendula, tarassaco. Versare nel terreno in piccoli dosi e quando il liquido è raffreddato.
  • Lievito di birra. Oltre all’azione repellente naturale contro alcuni insetti e parassiti, grazie alle vitamine del gruppo B, è un ottimo fertilizzante naturale per le rose. Dosi: 3 cucchiai di lievito di birra in 10 litri d’acqua.
  • Vino rosso. Aggiunto all’acqua di irrigazione, grazie ai sali minerali, rende il terreno più fertile, favorendo la fioritura e una rapida crescita delle piante verdi.

Fertilizzante: prezzo

Il prezzo varia in base al tipo, alla quantità e al produttore.

Ovviamente i fertilizzanti complessi costano di più rispetto a quelli semplici. Per i fertilizzanti chimici, anche il tipo di formulazione (liquida, granulare, in polvere) incide sul prezzo.
Il prezzo dei concimi viene generalmente rilevato dai listini della borsa merci.

Sacchi da 5 chili di fertilizzante chimico per orto e prato costa tra i 10,00 e i 15,00 euro.

Un fertilizzante organico talvolta costa più di quello chimico, a causa della zona in cui viene prodotto. Sul prezzo vanno infatti ad incidere anche i costi di trasporto.

25 chili di concime organico a base di unghia e corna di bovini per prato e orto costa circa 40,00 euro. Più economici quelli a base di letame, stallatico o sangue di bue: 6,00 euro per una confezione da 1 litro.

Altre informazioni

Puoi reperire altre informazioni sul terreno e sulle attività legate a orto e giardinaggio nei seguenti articoli:

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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