Ambiente

Scopriamo come allontanare le cimici

Come sono fatte e come contrastarle efficacemente

La recente invasione di questi insetti ha messo in evidenza questo problema pratico: come allontanare le cimici, soprattutto le asiatiche, che stanno invadendo le città italiane e causando danni ingenti all’agricoltura? Ecco un piccolo manuale ricco di informazioni per aiutarvi.

Scopriamo come allontanare le cimici

Tipi di cimici

Ci sono due tipi principali di cimici, tra le tante, che troviamo facilmente alle nostre latitudini. La cimice verde e quella asiatica.

Cimici asiatiche o cimici cinesi

Chiamata cimice cinese (Nezara virudula) è di solito di color marrone e, dopo aver distrutto innumerevoli colture di soia e riso in Asia, sta migrando in Europa a causa del riscaldamento globale, causando gravi danni ai produttori di frutta e verdura e agli orti.

Si nutre infatti di tutto, per questo è detta polifaga. Ama soprattutto mele, pere e pesche. È presente in un’ampia varietà di specie coltivate e spontanee, come appunto soia e mais. Ma, a differenza delle cimici verdi europee,  danneggiare i vostri fiori, frutti o ortaggi.

Non c’è modo di confonderla con quella verde, perché è di color grigio o marrone e ha dei disegni chiari sui bordi delle elitre, le ali cornee tipiche dei coleotteri. Inoltre, è molto più grande della specie autoctona. Da adulta arriva a 1,7 cm di lunghezza e vola molto facilmente.

Nella parte finale del corpo ha un triangolo di colore più scuro nettamente distinguibile. In comune con la ‘cugina’ verde, ha il fatto che è solita raggrupparsi in sciami.

Niente paura, però, è innocua per gli esseri umani. Non punge, né trasmette agenti patogeni. Tuttavia, si può sviluppare allergia quando ce ne sono gruppi numerosi, il che accade spesso, trattandosi di un insetto sociale.

Sono considerati uno dei peggiori parassiti della soia e del riso, specialmente nelle regioni più calde.

Oggi l’area di distribuzione di questo insetto sta espandendo sempre più a nord a causa del riscaldamento globale. Dagli anni ’90 le cimici sono diventato un problema serio anche per i coltivatori e per i giardinieri americani e dai primia anni 2000 anche per l’Europa del Sud. Negli USA, dove è stato portato dalla Cina ben prima che in Europa, sono stati messi a punto dei piani di controllo nazionale.

Questo insetto infatti necrotizza l’ortaggio o il fiore che punge per succhiarne la linfa. Attacca le estremità della pianta o la base dei boccioli dei fiori, causano il loro rapido essiccamento e portando ad una riduzione significativa del raccolto.

Attacca anche cetrioli fagioli, sui quali causa deformazioni. Sulle crucifere, soprattutto il cavolo, le cimici possono anche far appassire le foglie e limitare la crescita.

cimici

Cimici verdi

In Europa e negli Stati Uniti le cimici verdi sono specie autoctone. Sono principalmente la cimice verde del legno (Palomena prasina) e la cimice grigia (Rhaphigaster nebulosa), entrambe caratterizzate dal colore verde brillante, ma da non confondere con la cimice dei letti.

Si tratta di insetti fitofagi, cioè che si nutrono di frutta e verdura, foglie e piante, senza però danneggiare le piante.

Quest’insetto verde è interessato soprattutto a melanzane, peperoni e pomodori.

Gli esemplari adulti raggiungono 1-1,5 centimetri di lunghezza e cambiano colore a seconda della stagione: verde in primavera ed estate, marrone tendente al viola in autunno-inverno. Esiste una sottospecie con una fascia bianca sul petto.

La loro testa è sormontata da due lunghe antenne e d è dotata di una specie di rostro con cui prima punge e poi succhia.

Si fa vedere in giardino ai primi caldi primaverili, in aprile-maggio, proveniente da vari rifugi in cui è rimasta per proteggersi dal freddo invernale che non sopporta.

Dopo l’accoppiamento la femmina depone da 20 a 80 uova, di solito sul lato inferiore delle foglie.

cimici

Caratteristiche

Cimici puzza

La cimice usa le sue ghiandole secretive come meccanismo di difesa. Secerne infatti un odore fastidioso che serve  a salvarle la vita.

Hanno delle ghiandole odorifere che producono una sostanza puzzolente, con proprietà repellenti per gli animali, che si attivano quando l’insetto si sente minacciato e in caso sia schiacciato.

Cimici punture

Sia gli insetti adulti che le larve per nutrirsi pungono e succhiano la linfa di cui si nutrono attraverso un rostro che gli permette di perforare la pianta e raccogliere la linfa.

Le sue punture non sono però pericolose per l’uomo e non trasmettono batteri e infezioni come invece avviene per altri insetti come ad esempio le zecche con il morbo di Lyme.

Cimici: come debellarle

L’insetto può essere preso in mano o su di un supporto per essere buttato fuori casa, dal momento che se viene schiacciato sprigiona un cattivo odore che è la sua estrema arma di difesa. In caso di ‘invasione’, è ovviamente possibile ricorrere agli insetticidi, sebbene abbiano effetti nocivi anche sulla salute umana e sull’ambiente.

Negli Stati Uniti sono state sviluppate trappole a feromoni, che al momento non sono ancora disponibili in Europa.

In assenza di prodotti chimici attualmente registrati per il controllo di questo insetto e con l’aumento dei danni agli orticoltori, la ricerca sta iniziando a concentrarsi su insetti antagonisti o parassiti naturali.

Diversi parassiti specifici sono stati identificati in tutto il mondo. In particolare una piccola vespa che depone talvolta uova in quelle della cimice. Ma la sua efficacia è stata deludente durante le prime emissioni sperimentali in colture protette.

Eliminare le cimici asiatiche

Le cimici marroni sono nuove e le persone si trovano anche in difficoltà per liberarsene. Alcuni chiamano i vigili del fuoco, che comunque non possono intervenire, non trattandosi di tutela di pubblica incolumità, come quando si tratta di vespe e calabroni.

In effetti, la cimice non è pericolosa per l’essere umano. Gli unici problemi sono il senso di disgusto nel vederne in tante insieme. Oltre al cattivo odore che sprigionano quando se ne schiaccia qualcuna.

Ma come possiamo allontanare le cimici asiatiche? Gli esperti suggeriscono di dotarsi di scopa e paletta e di depositarle in un secchio colmo d’acqua preventivamente cosparso di detersivo per piatti.

In questo modo, si riesce a sciogliere le squame – di cui la corazza è disseminata – privando loro della difesa e destinandole a morte per asfissia. La loro proliferazione è anche molto elevata, dato che generano 300-400 esemplari due volte l’anno.

Ma tutto ciò non fermerà l’invasione delle cimici cinesi. Impossibile, per ora, far arrivare dall’Asia un parassita che possa tenergli testa. La normativa vigente, risalente al 1997, vieta l’importazione di specie alloctone. Ma anche se si potesse fare, bisognerebbe conoscere bene il potenziale suo predatore. Per evitare che in futuro dia problemi a sua volta.

Ma, concretamente, dobbiamo solo confidare nel freddo invernale che le uccide.

Cimici asiatiche invasione

I cinesi ci stanno invadendo, ma non solo dal punto di vista economico e numerico. Nel Nord stiamo assistendo a un’autentica invasione di cimici asiatiche. Il primo esemplare fu avvistato quattro anni fa a Modena e oggi possiamo parlare di invasione.

Ad essere invase innanzitutto le coltivazioni, tanto che la Coldiretti già parla di danni ingenti per i frutteti, perché tali cimici distruggono la pianta di cui si nutre e interrompe perfino il suo ciclo vitale. Ma anche le abitazioni, con le persone che si ritrovano centinaia di cimici su pareti e finestre.

In Friuli Venezia Giulia, ma anche in Veneto, nel bergamasco e nel cuneese è già scattato l’allarme-cimice, con numerosissime segnalazioni. Tante le segnalazioni anche da diverse provincie lombarde.

Si tratta di una “globalizzazione degli insetti”. A favorirne la proliferazione, il clima caldo e umido. Sarà solo l’inverno, al momento, ad eliminarle, perché non si sono trovate alternative valide.

Leggi anche:

Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

Articoli correlati

Un commento

  1. Sono stato punto proprio questa sera da una di queste cimici grigio scuro grandi, di quelle che schiacciandole puzzano di brutto.
    Non sò come o dove ma si è intrufolata nei miei pantaloni del pigiama, che quando sono in casa indosso sempre.
    Mi ha morso proprio lì, nel fondoschiena, all’altezza dell’osso sacro o poco più giù. Dopo qualche minuto ha iniziato a farsi sentire (solo il morso, ma la cimite era già passata ad un’altra esistenza) e me ne sono accordo appunto dal fastidio, mai pensando cosa fosse a provocarlo. Gli ho fatto anche una foto, ma non saprei come postarla.
    Ho messo una crema cortisonica che ho in casa e che all’occorrenza mi è utile. Si è affievolito ora, ma dopo oltre mezz’ora la puntura si fà ancora sentire
    Carlo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Sullo stesso argomento
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio