Ecco alcune ricette casalinghe utili per fare un anticalcare naturale: il vostro portafoglio e l’ambiente ringrazieranno, ma, attenzione, verifichiamo innanzitutto i casi in cui può essere utile realizzarlo.
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Un anticalcare naturale rappresenta una soluzione eco-friendly a un problema comune. Il problema del calcare nelle nostre abitazioni è infatti molto sentito perché le acque dell’acquedotto municipale, pur se costantemente controllate e sicure dal punto di vista strettamente microbiologico, spesso sono molto dure, hanno cioè un’alta presenza di carbonato di calcio (comunemente detto calcare).
Il deposito di calcare comporta danni non da poco ai nostri costosi elettrodomestici, causandone con il tempo la rottura. Se siamo fortunati e viviamo in una zona in cui l’acqua è dolce, non si avvertirà l’esigenza ma se l’acqua che esce dai nostri rubinetti è dura e non siamo dotati di un decalcificatore collegato all’impianto idrico, il calcare arriva nella lavatrice e nei tubi di scarico.
Da un articolo di Altroconsumo (Prodotti anticalcare per lavatrice) e relativi test di laboratorio, appare evidente che i prodotti decalcificanti sono superflui se in lavatrice si usano detersivi chimici o bio di nuova generazione. Infatti i detersivi chimici ed ecologici per lavatrice in commercio oggi contengono già sostanze (dette complessanti) che impediscono la formazione di calcare (zeoliti, citrati, pocarbossilati, silici lamellari).
Di conseguenza l’utilizzo degli anticalcari appare del tutto superfluo. Aggiungere un prodotto anticalcare a un detersivo normalmente in commercio non serve, se non in casi di acqua estremamente dura.
I moderni detersivi già contengono ingredienti atti a ridurre la durezza dell’acqua.
Come ci dobbiamo allora comportare? I casi sono tre:
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Un’altra soluzione – nei casi in cui l’acqua è specialmente “dura” – potrebbe essere invece quella di utilizzare un anticalcare naturale fatto in casa. I prodotti naturali maggiormente usati nella produzione di un anticalcare sono il bicarbonato, il sale e l’aceto.
Preferibile ai tre è l’aceto, così come anche il limone.
Il modo più semplice di decalcificare la lavatrice è lanciare un programma lungo con temperatura alta, 60°, versando nel cestello vuoto un litro di aceto.
Utilizzando una dose di aceto da 100 ml o anche meno nella vaschetta dell’ammorbidente, questo funziona sia come ammorbidente che come anticalcare.
Così facendo la funzione anticalcare avviene dopo il lavaggio, nella fase di risciacquo.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare l’acido citrico.
Insomma, i modi per decalcificare la nostra lavatrice sono tanti e tutti molto ecologici.
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