Cani

Quello che c’è da sapere per insegnare al cane a fare i bisogni fuori

Le tecniche da mettere in pratica e come comportarsi in caso di “incidenti” di percorso

Adottare un cane è sicuramente un impegno. La nostra vita e la nostra routine giornaliera vengono in qualche modo sconvolte. Occorre imparare convivere con il nuovo arrivato ed adattare le nostre abitudini con le sue. Inoltre, è fondamentale fin da subito educare il cucciolo. Una delle primissime cose da insegnare al cucciolo è quella di non sporcare in giro per casa ma di abituarsi a fare i propri bisogni durante le uscite.
Il processo educativo di un cane richiede impegno, costanza e tanta pazienza. Ma poi, l’impegno di entrambe le parti (padrone ed animale) viene ripagato con risultati soddisfacenti che migliorano la convivenza.
Vediamo allora come insegnare al cane a fare i bisogni fuori.

Quello che c’è da sapere per insegnare al cane a fare i bisogni fuori

Come insegnare al cane a fare i bisogni fuori già da cucciolo

Per qualsiasi tipo di insegnamento ad un cane, è importante cominciare ad istruirlo quando è cucciolo. Per prima cosa, è bene precisare che l’apprendimento si può ottenere con costanza, pazienza e in maniera graduale.

Vediamo quindi i passaggi da mettere in atto per insegnare al cane a fare i bisogni fuori fin da quando è un cucciolo.

  • Portarlo fuori appena si sveglia ed anche dopo che ha mangiato e/o bevuto. Durante le uscite per i bisognini, optare per passeggiate rilassanti. Niente giochi con salti e corse né attività fisica intensa in genere
  • Dargli più possibilità di uscire durante il giorno. L’ideale sarebbe ogni 3 ore per i cuccioli. Quando il cane diventa adulto, il numero di uscite potrà essere programmato in maniera più dilatata nel tempo
  • Scegliere “un’area toilette” fissa, che il cucciolo riuscirà a trovare e riconoscere, possibilmente in una zona tranquilla, con poco traffico di auto ed anche di persone. In genere, i cani tendono a sporcare nel luogo dove riconoscono il loro odore. Ciò li fa sentire a loro agio e al sicuro. RIcordate che per proteggere i pavimenti di casa (specialmente il parquet) esistono tappetini assorbenti appositi.
  • Fare soste di alcuni minuti senza mettere fretta al cane
  • Dopo che il cane ha fatto i suoi bisogni fuori, premiarlo con delle coccole, dei complimenti oppure con un croccantino o un biscottino

Come insegnare al cane a fare i bisogni fuori da adulto

Non soltanto i cuccioli vanno abituati a fare i loro bisognini fuori. Si può accogliere in casa anche un cane già adulto. In questo caso, anche questi dovrà ricevere una adeguata educazione in tal senso.

La tecnica è la medesima prima descritta per i cuccioli, e quindi:

  • portar fuori il cane sempre negli stessi orari, così da stabilire una certa routine giornaliera, e, possibilmente, dopo i pasti
  • Concedergli varie possibilità di uscire durante la giornata
  • Scegliere un posto “toilette” fisso, in una zona tranquilla, dove il cane si trovi a suo agio e che sappia riconoscere
  • non essere frettolosi ma fare delle soste di qualche minuto
  • una volta che il cane ha espletato i suoi bisogni fuori casa, premiarlo con coccole ed elogi oppure offrendogli un piccolo snack goloso, come un biscotto o un croccantino.
come insegnare al cane a fare i bisogni fuori casa
Il pavimento di casa si può proteggere con appositi tappetini.

Come insegnare al cane a fare i bisogni fuori: quanto tempo serve

Come detto fin dall’inizio, per addestrare un cane ci vuol tempo e pazienza. Non bisogna scoraggiarsi. Per insegnare al cane a fare i suoi bisogni fuori servono, di media, dai 4 ai 6 mesi. Tuttavia, si tratta di un’indicazione puramente generica. Molto, poi, infatti, dipende anche da altri fattori, come il soggetto stesso e le sue capacità di apprendimento. Alcuni cani imparano velocemente, mentre altri, invece, hanno bisogno di più tempo, magari anche fino a 1 anno.

Quante volte al giorno bisogna portare fuori il cane a fare i bisogni

In fatto di bisognini, un cucciolo è più esigente rispetto ad un cane adulto. Basti pensare alle dimensioni della sua vescica, che sono ovviamente ben più piccole rispetto ad un esemplare canino adulto, magari di taglia medio-grande.

Cuccioli

Di media, un cucciolo necessita di fare la pipì anche ogni 1-2 ore. A mano a mano che il cucciolo cresce, aumenterà la sua capacità di autonomia e le uscite potranno quindi essere più distanziate fra loro, fino ad arrivare ad intervalli di 3-4 ore. In ogni caso, quando si decide di portare a casa un cucciolo di cane, è fondamentale organizzarsi per garantirgli più uscite durante il giorno, ad intervalli specifici e, quanto più regolari possibili.

Cani adulti

In fatto di uscite, i cani adulti sono invece molto meno esigenti. Mediamente, sono sufficienti 3 uscite al giorno. Inoltre, l’altra buona notizia, è che di solito i cani adulti riescono a trattenere i bisogni durante la notte. Pertanto, l’ideale è programmare l’ultima uscita dopo cena, e comunque dopo l’ultimo pasto del cane.

Regolarità

In linea generale, le uscite dei cani per fare i bisognini devono essere il più regolari possibili, così da creare una certa “routine”, comoda per il padrone e che crei sicurezza al cane stesso.

Consigliato ad esempio portar fuori il cane per fare i bisogni dopo ogni pasto, dopo il riposino oppure dopo un’attività di svago e gioco.

Urgenze

Nonostante si sia stabilita una regolare routine per le uscite con il cane, può capitare che ci siano esigenze “extra” di carattere emergenziale. Esattamente come accade per noi umani quando ad esempio abbiamo bevuto più del solito oppure se abbiamo mangiato qualcosa che ci ha fatto male. In casi di urgenza, il nostro amico a quattro zampe farà di tutto per attirare la nostra attenzione. Prestare quindi molta attenzione ad eventuali segnali di irrequietezza. In tal caso, portar subito fuori il cane.

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Urgenze? Una passeggiata veloce risolve tutto!

Come insegnare al cane a fare i bisogni fuori: creare una zona toilette

All’inizio abbiamo visto i vari punti per insegnare al cane a fare i bisogni fuori. Fra questi, abbiamo indicato l’importanza di individuare e stabilire una “zona toilette”.

Che sia nel giardino di casa o in un parco pubblico, il nostro cane deve poter riconoscere la sua “toilette privata”. In pratica, bisogna quindi fargli capire la differenza tra la zona dove si gioca e quella in cui, invece, può fare i bisognini.

Nel proprio giardino, l’area toilette va ben distinta dal resto del giardino. Si può ad esempio limitare l’area adibita ai bisogni con una sorta di recinto oppure ricoprire l’area stessa con scaglie di corteccia.

In un parco, o per strada, una volta capito che una certa zona è di particolare gradimento al nostro cane, è bene stabilire una routine. Portare quindi il cucciolo o il cane sempre in quel determinato luogo. E fare delle soste frequenti fino a quando non avrà espletato i suoi bisogni.

In ogni caso, la cosa più importante è mantenere pulita l’area “toilette” prescelta, raccogliendo i bisognini del cane, sia per un senso di educazione civica, così come anche per incoraggiare il nostro amico a 4 zampe a tornare sempre nel medesimo posto. Sporco e residui lasciati nella “sua” zona, lo potrebbero infatti disturbare, inducendolo a cercare un nuovo posto.

Come insegnare al cane a fare i bisogni fuori: la notte

La notte è lunga. Specie per i cuccioli, può essere un po’ problema trattenere i loro bisogni per 7-8 consecutive. In genere, invece, per i cani adulti, questo problema non si pone.

Se si ha un cucciolo in casa, una soluzione può essere quella di puntare la sveglia nel bel mezzo della notte e accompagnare il nostro cagnolino fuori per una rapida passeggiata. Una volta terminate le operazioni di primaria necessità, rientrare subito e premiarlo solo con una carezza o un piccolo snack. Non dilunghiamoci troppo nelle ricompense. In questo modo, il cane comprenderà la differenza tra giorno e notte.

L’alternativa un po’ meno traumatica alla sveglia è quella di far dormire il cane in una gabbia da tenere accanto al letto. Al bisogno, il nostro amico saprà farsi sentire per essere accompagnato fuori per una breve uscita di primaria necessità.

Sicuramente, la passeggiata notturna è piuttosto impegnativa. Tuttavia, ricordiamo che è una necessità nei primi mesi di vita del cucciolo. Più il cane crescerà, e più aumenterà anche la sua capacità di trattenersi fino l’indomani mattina.

In ogni caso, per evitare di trovare spiacevoli sorprese sparse sul pavimento la mattina, è importante togliere la ciotola dell’acqua durante le ore notturne e assicurarsi che il cane faccia tutti i suoi bisogni durante l’ultima uscita del giorno. In altre parole, assicurarsi che si addormenti dopo aver espletato tutte le sue esigenze fisiologiche.

Perché il cane continua a fare la pipì in casa

Avete fatto un ottimo lavoro e, ormai, il vostro cane fa i suoi bisogni fuori, durante le vostre uscite giornaliere programmate. A un certo punto, però, il cane ricomincia a fare i bisogni in casa. Non si tratta di una eventualità rara. In questo caso, è segno che il cane ha qualcosa che non va. Riprendere a fare i bisogni in casa può essere sintomo di problemi di salute: patologie fisiologiche o problemi di carattere psichico.

Ipotetiche patologie

Un cane adulto può ricominciare a fare i propri bisogni in casa nei seguenti casi:

  • diabete. L’esagerato consumo di acqua che questa patologia provoca aumenta la produzione di urina
  • intolleranze, allergie, malassorbimento o malattie dell’intestino che, in genere, portano diarrea e stati di incontinenza
  • alimentazione troppo ricca di fibre, rispetto a proteine e grassi
  • quantità di cibo somministrato esagerata
  • infiammazioni della vescica
  • incontinenza fisiologica a causa del normale invecchiamento del cane stesso. Situazione patologica ricorrente anche nelle femmine sterilizzate

Cause di ordine psicologico

Situazioni di stress, punizioni e traumi subiti possono impedire al cane di rilassarsi quando è fuori casa.

Quando è a casa da solo, poi, il cane può sentirsi abbandonato e non essere in grado di controllare le sue emozioni.

Talvolta, poi, fare i bisogni in casa può anche essere un modo “volontario” dell’animale per manifestare al proprio padrone il suo senso di disagio.

Passate in rassegna le varie probabili cause per cui un cane riprende a fare pipì in casa, di fronte a comportamenti anomali del nostro peloso, è fortemente consigliato rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per approfondire la situazione.

Come comportarsi se il cane ha fatto i bisogni in casa

Soprattutto all’inizio del nostro addestramento, gli incidenti sono da mettere in conto. Può quindi capitare che, per qualsiasi motivo, il nostro cane faccia i suoi bisogni in casa.

Vediamo allora come comportarsi in caso di “incidente di percorso”.

  • Non urlare né rimproverare il cane
  • Non farsi prendere dal panico o dallo scoramento
  • Pulire la zona sporcata, possibilmente senza la presenza del cane che ci osserva, utilizzando un prodotto neutralizzante in modo che non permanga alcuna traccia di odore in quella determinata area della casa
  • Aumentare il numero di uscite fuori

Se si lascia il cane da solo per molto tempo, il rischio che questo sporchi in casa è molto probabile. Il rischio delle probabilità si alza tanto più il cane è piccolo. Un cane adulto, infatti, può riuscire a resistere fino a 8 ore senza fare i suoi bisogni. I cuccioli, invece, hanno un livello di autonomia molto più limitata.

Se per svariate ragioni siete costretti a lasciare il cane da solo in casa per molte ore consecutive o una giornata intera, è consigliato sistemare nelle sue zone “preferite” una traversina per evitare di trovare spiacevoli sorprese.

Qualora cogliate il vostro cane in flagrante, ammonitelo con secco “No”, evitando di urlare e sgridarlo, e portatelo subito nella sua “zona toilette” in modo che possa portare a termine le sue esigenze. Al termine, premiatelo con coccole o snack. In ogni caso, evitate di sgridarlo e non mettetegli ansia o fretta.

Gli errori da non fare

In generale, durante ogni tipo di addestramento, gli atteggiamenti troppo aggressivi non sono mai proficui ma, anzi, possono causare traumi e sortire addirittura l’effetto contrario rispetto a quello desiderato.

Per insegnare a un cane, cucciolo o esemplare adulto che sia, che deve fare i suoi bisogni all’aperto, ecco gli atteggiamenti sbagliati assolutamente da non mettere in pratica. Molti degli errori che stiamo per vedere sono invece prassi comune.

Per insegnare al cane a fare i bisogni non in casa, NON si deve:

  • spingergli il muso dentro il bisognino. Questo gesto, che per noi umani dovrebbe essere inteso come una punizione, agli occhi del cane è invece una sorta di premio. I cani, infatti, non provano ribrezzo di fronte all’odore delle proprie deiezioni: spingerlo ad annusarle, quindi, equivale a dirgli che ha fatto la cosa giusta
  • rimproverarlo e/o sculacciarlo. Il cane non riesce a comprendere il vero motivo delle percorsse e, quindi, può arrivare ad associare la punizione al semplice fatto di aver urinato o defecato. In tal caso, l’animale potrebbe divenire così tanto insicuro e timoroso da nascondere al proprietario le proprie deiezioni, facendo i bisogni solo quando il padrone non è presente o, nei casi più estremi, ingoiando le proprie feci
  • Pulire in sua presenza: il cane interpreta questo gesto come un invito a giocare e non capirà, quindi di aver fatto una cosa sbagliata, ma anzi, al contrario, penserà di aver creato un nuovo gioco
  • Usare prodotti contenenti ammoniaca. La pipì contiene ammoniaca e quindi, pulendo la superficie sporcata con questo prodotto, si rischia di lasciare una traccia olfattiva che invoglierebbe il cane a tornare a fare la pipì proprio lì

Come si fa a capire quando il cane ha bisogno di uscire per fare i bisogni

Nonostante una routine rodata per cane e padrone, può succedere che a Fido scappi un bisognino al di fuori dei consueti orari a cui è abituato. Sicuramente cercherà di farvelo capire. Ecco quindi i segnali per capire quando il cane deve uscire per fare pipì o pupù.

  • Appare agitato ed irrequieto
  • Continua ad andare verso la porta
  • Gira su sé stesso

Altre guide sui cani

Ecco anche altre utili informazioni sui cani:

Valerio Guiggi

Classe 1988. Laureato in Veterinaria e abilitato alla professione, si è sempre interessato alla branca della veterinaria che si occupa di Sicurezza Alimentare e Ispezione degli Alimenti, discipline per le quali a fine 2016 diventa specialista. Nella vita si occupa di consulenza sanitaria e normativa ad aziende che producono alimenti. Da sempre appassionato di scrittura, diventa articolista parlando di tematiche tecnologiche nel 2011 per unire la sua passione alla sua professione dopo la laurea. Scrive su Tuttogreen da giugno 2015, occupandosi di tematiche inerenti la sicurezza e la qualità alimentare.

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