Salute

Ernia ombelicale: quali sono i suoi sintomi, le sue cause e quando operarla

Ernia ombelicale: sintomi e rimedi per curare in maniera naturale questo disturbo molto doloroso che interessa bambini e adulti. I casi in cui l’intervento chirurgico è indispensabile e cosa fare quando non è consigliato effettuarlo.

Ernia ombelicale: quali sono i suoi sintomi, le sue cause e quando operarla

L’ernia ombelicale non è altro che il rigonfiamento intorno all’ombelico, determinato dalla fuoriuscita di intestino e peritoneo dall’ombelico stesso.

Colpisce indistintamente adulti e bambini, così come uomini e donne, seppur per cause differenti. La sua origine è di tipo meccanica, dovuta cioè ad uno spostamento di parti interne. Per tale ragione, non vi sono trattamenti farmacologici che possano risolvere la problematica.

Ernia ombelicale nel neonato

L’ernia ombelicale nel neonato è un fenomeno abbastanza frequente che si verifica quando la parete dell’addome non si chiude in maniera idonea dopo la caduta del cordone ombelicale.

Tuttavia questo di per sé non deve allarmare i genitori, in quanto nella maggioranza dei casi tende a risolversi in maniera spontanea entro 1 anno, massimo 18 mesi di vita. A volte il pediatra suggerisce l’utilizzo di bendaggi contenitivi per accelerare lo sgonfiamento.

Generalmente l’ernia procura un rigonfiamento visibile durante il pianto, quando il bambino tossisce o compie degli sforzi. Normalmente non procura fastidi, ma se dovessero verificarsi conati di vomito, indolenzimento o modifiche di dimensione e colore è bene rivolgersi immediatamente al pediatra.

Ernia ombelicale nell’adulto

Al contrario dei neonati, l’ernia ombelicale nell’adulto necessita spesso di un intervento chirurgico, in quanto legata a diverse condizioni patologiche.

Il problema è da rintracciarsi nella debolezza dei muscoli addominali. Le cause possono essere varie. Sforzi ripetuti, tumore a livello addominale, cirrosi, obesità, ascite, gravidanze multiple.

Un’ernia trascurata può produrre serie complicazioni e nello specifico possono verificarsi:

  • ernia strozzata: l’intestino non riceve il giusto afflusso di sangue e questo può portare ad un blocco intestinale con successiva necrosi dei tessuti.
  • Ernia incarcerata: i tessuti ostacolano il rientro dell’ernia.
ernia ombelicale e gravidanza
L’ernia ombelicale può essere causata anche dalla gravidanza

Ernia ombelicale sintomi

I sintomi tipici di un’ernia ombelicale sono:

  • dolore
  • bruciore
  • rigonfiamento della zona (da 1 a 5 cm)
  • colorito rossastro o bluastro intorno all’ombelico
  • disturbi intestinali

Spesso un semplice sollevamento di pesi o uno starnuto possono acutizzare il dolore. Se la persona è sdraiata e l’ernia è molto piccola, non è visibile, mentre risulta ben evidente in posizione eretta.

La diagnosi viene effettuata dal medico mediante semplice palpazione, a cui a volte si affianca anche un’ecografia per escludere eventuali problematiche.

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Intervento per l’ernia ombelicale

L’intervento viene eseguito in anestesia totale o locale, questo dipende da numerosi fattori, tra cui le stesse dimensioni dell’ernia.

Lo scopo dell’operazione chirurgica è riportare la porzione di intestino nelle sua giusta collocazione, ricostruire l’ombelico e suturare la zona muscolare indebolita.

In alcuni casi vengono inserite delle reti apposite per contenere la zona ed evitare così le recidive. Oggi, con l’evoluzione delle moderne tecniche operatorie, l’intervento viene eseguito spesso in laparoscopia.

Normalmente il rientro a casa avviene in giornata, essendo un intervento davvero semplice. Nel post-operatorio sarà cura del paziente evitare qualsiasi sforzo fisico o piegamento.

Ernia ombelicale cura senza operazione

In realtà l’unico trattamento efficace per l’ernia ombelicale rimane solo l’intervento chirurgico. Gli unici casi in cui non è consigliata l’operazione sono:

  • eccesso di obesità
  • gravi patologie cardiache
  • ernie recidive
  • pazienti di età superiore a 70 anni.

In questi casi si procede con l’impiego di un apparecchio di contenimento chiamato cinto erniario.

Sono assolutamente sconsigliati rimedi della nonna e soluzioni fai da te. Al contrario, potrebbero avere l’effetto di peggiorare la situazione. Si può invece regolare la propria alimentazione, riducendo il consumo di legumi e cibi che favoriscono la fermentazione, di modo da evitare un eccesso di pressione sull’addome.

Al contrario andrebbero privilegiate tisane con finocchio o allo zenzero, dal potere antinfiammatorio. In ogni caso, è sempre bene rivolgersi al proprio medico e seguire scrupolosamente le sue indicazioni.

Ernia ombelicale in gravidanza

A volte, nel corso di una gravidanza, l’aumento del peso favorisce lo sviluppo di un’ernia ombelicale. In molti casi questa si risolve spontaneamente dopo il parto.

La debolezza dei muscoli addominali è determinata dalla diastasi dei muscoli retti, ovvero l’aumento di distanza tra i muscoli della parete addominale.

In forma preventiva, si consiglia l’utilizzo di guaine contenitive e la prescrizione di una dieta bilanciata che consenta di tenere sotto controllo il peso. Qualora l’ernia dovesse perdurare anche dopo la nascita del bambino, anche in questo caso si rende necessario l’intervento a livello chirurgico.

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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